SUICIDE SQUAD: EASTER EGGS E MISTERI

20 Ago 2016

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SUICIDE SQUAD: TUTTO QUELLO CHE NON SAPETE!

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Suicide Squad è finalmente arrivato nelle sale, e dopo averlo visto (ne parliamo qui) e aver seguito la diatriba fra critica e pubblico, abbiamo voluto indagare un pò di più nel film, andando a caccia di segreti e piccoli riferimenti al mondo DC. Siete pronti per questo viaggio?

Iniziamo la nostra carrellata con qualche riferimento alla dottoressa Quinzel!

Nella scena in cui Harley sembra una signorina intenta a leggere nella sua cella, il volume che ha tra le mani è Between the sheets, di Molly O’keefe, dove un ragazzo dalla vita criminale plagia una ragazza perbene, introducendola alla malavita. Ehi, ma potrebbero essere Harley e il suo Pudding!

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Durante il flashback in cui vediamo Harley passare al lato malato della psiche per amore del Joker, ci sono due riferimenti alla sua carriera nel mondo di Batman. In una scena viene ritratta con il classico costume ideato da Paul Dini per la sua comparsa in Batman: the animated serie (1992), ma nella versione di Alex Ross per la copertina di Batman: Harley Quinn del 1999 (costume che ritroviamo anche nel baule delle sue proprietà durante la preparazione per la missione suicida)

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Sempre nel flashback, l’origine del suo pallore viene presentato come la sua scelta di tuffarsi in un bagno acido per amore del Joker. La scena viene ripresa dal ciclo dei New 52, anche se nel fumetto era il Joker stesso a spingerla nel bagno chimico.

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Durante la presentazione di Floyd Lawton, sentiamo il cecchino Deadshot parlare con un certo Angelo, che potrebbe essere Angelo Mirti, uno dei tirapiedi di Carmine Falcone, boss della malavita di Gotham che abbiamo già conosciuto sia nella trilogia di Nolan che nel serial Gotham. Potrebbe essere un legame che vedremo sfruttato in futuro con la serie Gotham in cui compare Mirti?

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La scena in cui Harley piange la presunta scomparsa di Joker e si lascia prendere in braccio da Deadshot, con tanto di sguardo tenero fra i due, potrebbe essere un riferimento alla loro love story fumettistica, avvenuta in seguito ad una prolungata assenza di Mr J.

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La Squadra Suicidi deve recuperare un importante personaggio all’interno di un edificio federale di Midway City, il John F. Ostrander Building. John F. Ostrander è uno degli autori che ha reso celebre la scalcagnata squadra di anti-eroi

[/vc_column_text][vc_single_image image=”19442″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_separator][vc_column_text]Appena giunti a Midway City per la loro missione, i membri del team iniziano subito a progettare la fuga. Captain Boomerang incita il povero Slipknot a cercare subito la libertà, causandone la morte. La scena viene presa direttamente dai fumetti, anche se Spliknot versione cartacea perde solo un braccio.[/vc_column_text][vc_single_image image=”19451″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_separator][vc_column_text]

La scena in cui compare il Flash di Ezra Miller che ferma Captain Boomerang è stata girata da nientemeno che Zack Snyder!

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Le origini di Captain Boomerang, al secolo George Digger Harkness, lo vogliono australiano. Nel suo arrivo alla formazione della squadra in Suicide Squad lo vediamo recapitato proprio dentro un sacco postale australiano!

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Anche se in tutto il film non viene mai espressamente nominato, il fratello di Incantatrice potrebbe essere il tremendo Incubus, che nella sua versione a fumetti ha una passione abbastanza strana per la sorella!

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Dopo i primi titoli di coda, Bruce Wayne ha un breve incontro con Amanda Waller, in cui i due si affrontano a viso aperto, con la Waller che lascia intendere di sapere del piccolo hobby notturno di mister Wayne. La scena è una citazione ad una tavola di un volume di Suicide Squad, il decimo, in cui la Waller minaccia Batman, sostenendo di conoscere la sua vera identità!

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Quando durante una seduta del consiglio di sicurezza viene accennato il fatto che Superman potrebbe entrare nella Casa Bianca e rapire il presidente, è inevitabile pensare alla scena del primo Superman di Richard Donner (1978), quando il Generale Zod (Terence Stamp) e i suoi scagnozzi rapiscono il presidente americano dalla Casa Bianca!

I denti finti del Joker potrebbero essere un omaggio alla scena del Batman di Tim Burton (1989) in cui il Cavaliere Oscuro colpisce il Joker e lui… perde una dentiera giocattolo!

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