20th CENTURY WOMEN – Recensione

UNA TONIFICANTE BOCCATA DI OSSIGENO CINEMATOGRAFICO

16 Gen 2017

In questa commedia drammatica ci troviamo a Santa Barbara, in California nel 1979 (la colonna sonora prende il via con il pezzo dei Talking Heads ‘”Don’t Worry About the Government“). Incontriamo i personaggi principali in successione vivace: Dorothea Fields (Annette Bening) è una donna divorziata di mezza età, madre single del quindicenne, Jamie (Lucas Jade Zumann). Si sente sempre più scollegata da lui, mentre si muove attraverso le sfide dell’adolescenza. In un impulso dettato dal panico, Dorothea pensa che una madre single potrebbe non essere “abbastanza” per guidare Jamie in questa nuova fase della sua vita. Così chiede agli altri inquilini della casa di aiutarla.

20th century women recensione

Dorothea e Jamie vivono in una grande casa mezza sgangherata insieme ad altre persone. Uno di loro è un tuttofare dal cuore caldo di nome William (un inestimabile Billy Crudup), che guadagna qualche soldo svolgendo interminabili lavori di ristrutturazione. Questo ex hippie e ceramista stupisce tutti con il suo stile rilassato e la sua filosofia di vita; si rivolge a Jamie, ma non svolge un ruolo importante nel progetto di Dorothea. L’altro affittuario è Abbie (Greta Gerwig, ancora più adorabile del solito), una ragazza di 24 anni aspirante fotografo che ha abbandonato la scuola d’arte dopo una diagnosi di cancro del collo dell’utero. Abbie è destinata a trasmettere a Jamie la passione per la vita, la danza e la musica. Inoltre ritiene che sia il movimento delle donne che il movimento culturale che ci sta dietro, potrebbero diventare un prezioso aiuto per Jamie, così gli dona una copia di Our Bodies, Ourselves e Sisterhood Is Powerful. Jaime trova tutto questo affascinante e avidamente condivide quello che impara dai libri con i compagni. Un ragazzo però lo riempie di botte dopo che espone argomentazioni sull’importanza dell’orgasmo clitorideo. Oltre a questi due personaggi troviamo un’altra presenza regolare nella casa, Julie una ragazza di 17 anni (Elle Fanning), la migliore amica di Jamie, a cui Dorothea affitta una camera nella casa. Ogni notte si insinua nella camera di Jamie attraverso la  finestra del secondo piano per scambiarsi affettuose coccole, ma rigorosamente senza sesso.


UN FILM INTROSPETTIVO DA TENERE STRETTO E PORTARE VIA


Il film non ha una vera trama, che è come dire la vita stessa. Il regista Mike Mills guida i suoi personaggi in quella che è essenzialmente una lunga serie di scene aneddotiche, mostrandoci le loro passioni e paure semi sepolte. Sorprendentemente, il suo script cela spesso un sottile senso dell’umorismo che rende tutto molto divertente.
Dorothea, ad esempio, è un ribelle naturale, nata prima del suo tempo. Di fronte a un preside di scuola superiore che le dice che il figlio non può continuare a saltare la scuola, risponde: “Perché no?” Ma è anche rattristata di sapere che Jamie si sta avviando verso l’età adulta.
Tutte e tre le donne, si occupano di diverse fasi della vita e Jamie ricopre il ruolo di empatica cassa di riosnanza. Julie, la cui esperienza in sesso-e-alcool supera di gran lunga la sua, parla con disinvoltura della sua vasta promiscuità: “La metà del tempo me ne pento“,dice. “Allora perché lo fai?” chiede Jamie, “Perché la metà del tempo non me ne pento” risponde Abbie.

In 20th Century Women nessuno reagisce nel modo che ci aspettiamo, in particolare la Bening. Lei è così vivida e reale. Spero che questa performance le faccia finalmente vincere l’Oscar che merita da così tanto tempo. È giunto il momento di Annette e non solo a causa della sua carriera stellare, ma sulla base di quello che penso sia il ruolo della sua vita. Il resto del cast è molto naturale e in sintonia con lo script. Per me, si tratta di un film molto personale, mi è piaciuto l’approccio delicato ma sicuro. Tutto si avvolge in una bella coda, piena di splendore resa benissimo dal direttore della fotografia Sean Porter, e un’immagine di Annette Bening che farà battere il vostro cuore.

CONCLUSIONI: 20th Century women dimostra che Mike Mills è un talento, e che la sua precedente storia di successo (Beginners) non è si è trattato di un colpo di fortuna, ma l'annuncio di un nuova voce emozionante per il cinema. PREZIOSO

VOTO FINALE: 7

SCHEDA FILM

  • USCITA: 2016
  • GENERE: Commedia/Drammatico
  • REGIA: Mike Mills
  • DURATA: 118 minuti
  • SCENEGGIATURA: Mike Mills
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