LA TRILOGIA DEL RADCH ANCILLARY JUSTICE, LA VENDETTA DI BREQ

18 Apr 2016

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ANCILLARY JUSTICE: LA VENDETTA DI BREQ

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Nella fantascienza ci sono alcuni capisaldi, delle idee che sono subito sinonimo di avventure future: astronavi, intelligenze artificiali e robot sono sicuramente le prime di queste tematiche. Dopo tanti anni di letture, ho ormai letto diverse variazioni sul tema, alcune intriganti ed altre un po’ troppo prevedibili; quando mi hanno consigliato il romanzo di esordio di Ann Leckie, Ancillary Justice, ho dato una rapida scorsa alla breve sinossi sul retro copertina.

La vendetta di Breq vede come protagonista una nave spaziale dotata di intelligenza artificiale, paragonabile ad un individuo; l’idea non è certo innovativa (si è già vista anche in serial recenti), ma è lo sviluppo della storia che rende questo libro (il primo di una trilogia) una lettura interessante!

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NEL RADCH SI STANNO MANIFESTANDO STRANI EVENTI CHE MINACCIANO LA STABILITÀ DELL’IMPERO, E LA MISTERIOSA BREQ SEMBRA ESSERE AL CENTRO DI QUESTO INTRICATO GIOCO

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Ancillary JusticeL’astronave protagonista è la Justice of Toren, un trasporto truppe del Radch, un impero stellare che fa della propria espansione un motivo di vita; il Radch non solo conquista, ma assimila intere culture, sottomettendole e integrandole nella propria società tramite un controllo capillare e oppressivo. In alcuni casi le razze sottomesse possono mantenere una cera libertà, specie sotto l’aspetto religioso, ma ogni tratto tipico deve essere asservito al bene del Radch.

A capo del Radch c’è Anaander Mianaai, la massima espressione del potere imperiale; Mianaai è in grado di raggiungere ogni parte del Radch, grazie alla possibilità di riversare la propria coscienza all’interno di diversi cloni. Questo stesso principio di ubiquità è ciò che consente alla Justice of Toren di poter riversare la propria coscienza all’interno della ancelle, corpi umani che ospitano la coscienza della nave. Queste ancelle sono costantemente collegate con l’intelligenza artificiale della nave cui appartengono, aiutando il computer centrale a tenere sempre sotto controllo il proprio equipaggio, sai all’interno dello scafo che sui pianeti su cui i soldati sbarcano.

La Leckie immagina che una delle ancelle di Justice of Toren, che si fa chiamare Breq, sopravviva alla distruzione della nave madre, sparizione che avviene per motivi che non vi svelo, per evitare di rivelare troppo della intricata ed appassionante trama di Ancillary Justice; l’intreccio di questo volume è inizialmente complesso, frutto di due diverse linee temporali in cui si dipanano gli eventi, e che inizialmente sembra raccontare due diverse storie. Ben presto a Breq si unisce un secondo personaggio fondamentale, Seivarden, un alto ufficiale del Radch che sembrava sparito da secoli, ma che ricompare su uno sperduto pianeta e che potrebbe fare la differenza all’interno delle alte sfere dell’impero.

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La storia è intrigante, riesce a tenere il lettore incollato alle pagine grazie ad un’alternanza di personaggi e tematiche ben scandite; al centro di tutto abbiamo la tenace determinazione di Breq ad ottenere la propria vendetta, ma nel suo percorso l’ancella della Justice of Toren ha anche modo di affrontare discorsi che spaziano dall’eccessivo potere di controllo di un regime totalitario al rapporto con la fede. È incredibilmente appassionante vedere come un’intelligenza artificiale abituata a fare parte di una complessa rete di individui quasi onnipresente si ritrovi prigioniera di un corpo solo e dotato di capacità nettamente inferiori; anche la iniziale incapacità di determinare il sesso dei propri interlocutori è fonte di un’iniziale confusione per il lettore, ma dopo qualche pagina si inizia a entrare nell’ottica di Breq, e anche questo scoglio viene superato.

Ad aiutarci c’è la scrittura agile e precisa della Leckie, che riesce a dare ai propri personaggi una dimensione reale, attribuendo loro pregi e difetti che li rendono umani e aiutano il lettore ad entrare in sintonia con la loro visione del Radch. È la trama ricca di spunti e di colpi di scena a rendere Ancillary Justice in un libro da leggere assolutamente, con una profondità che spesso abbandona la semplice dimensione di sci-fi per diventare una severa critica ai regimi totalitari. Bisogna riconoscere ad Ann Leckie che esordire nella sci-fi letteraria con un romanzo come questo è un traguardo davvero notevole, che mi fa sperare che la trilogia a cui appartiene Ancillary Justice possa diventare uno dei capisaldi della fantascienza.

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” font_container=”tag:p|font_size:18|text_align:justify|color:%23ffffff” google_fonts=”font_family:Roboto%3A100%2C100italic%2C300%2C300italic%2Cregular%2Citalic%2C500%2C500italic%2C700%2C700italic%2C900%2C900italic|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1/6″][/vc_column_inner][/vc_row_inner][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_custom_heading text=”SCHEDA LIBRO” font_container=”tag:p|font_size:18|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Condensed%3A300%2C300italic%2Cregular%2Citalic%2C700%2C700italic|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal” css=”.vc_custom_1443736578876{padding-top: 0px !important;padding-right: 0px !important;padding-bottom: 0px !important;padding-left: 0px !important;}”][vc_column_text]


    • USCITA: 2014
    • GENERE: Fantascienza
    • AUTORI: Ann Leckie
    • EDITORE ITALIANO: Fanucci
    • TRADUZIONE: Matteo Diari

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