BATMAN ARKHAM KNIGHT

28 Set 2015

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BATMAN ARKHAM KNIGHT: LA LUNGA NOTTE DEL CAVALIERE OSCURO

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Noi videogiocatori seguiamo sempre con grande interesse gli annunci delle nuove uscite, e alcuni nomi ci creano sempre una discreta salivazione, ma con certi trailer e filmati di gioco iniziamo letteralmente a sbavare.

Capirete quindi come l’annuncio di Rocksteady che affermava di essere al lavoro sul capitolo finale della sua saga su Batman, Arkham Knight, abbia acceso l’entusiasmo di noi gamers, appassionati o meno delle vicende del Cavaliere Oscuro; nei mesi seguenti ci hanno offerto trailer cinematografici, notizie sempre più dettagliate, tutto per ingolosirci e mantenere alto un interesse già ben radicato. Ovviamente visto il lavoro eccelso svolto nei titoli precedenti nessuno ha mai dubitato della bontà del gioco in arrivo; insomma, siamo onesti, ci offrono  un titolo con Batman, il capitolo finale di una saga che ci ha fatto svolazzare come pazzi esaltati per i tetti di Gotham, ditemi quale giocatore potrebbe resistere ad una simile tentazione?

Data la premessa, è facile da intuire come il giorno del rilascio di cotanta epicità i negozi, fisici o digitali, siano stati presi d’assalto da centinaia di bat-fan, pronti a gustarsi un ultimo giro per Arkham. Peccato che tutto si sia rivelato un vero e proprio susseguirsi di delusioni, roba da finire ad Arkham davvero, ma nel celebre manicomio da cui la saga è iniziata!

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Il Cavaliere Oscuro è tornato!” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”8044″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]


DELUDERE I FAN DI UNA SAGA DI VIDEOGIOCHI AL DAY ONE DOVREBBE ESSERE UNA DI QUELLE COSE CHE ANDREBBE EVITATA A TUTTI COSTI, MA PARE CHE ROCKSTEADY E WARNER BROS LA PENSINO DIVERSAMENTE!


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Si inizia con il primo colpo basso: una versione limited , quella con il modellino della Batmobile, viene cancellata dalle vendite, apparentemente per la scarsa qualità del modello allegato. Ora, non per fare il puntiglioso (anzi, si, diamine, lo farò!), ma dopo mesi che programmi questa uscita, apri il pre-order per garantire a tutti una Batmobile per far rosicare gli amici, cara la mia Warner Bros, ti accorgi a due settimane dall’uscita che il modello non raggiunge i tuoi standard di qualità? E che cavolo, nemmeno il Joker avrebbe saputo organizzare uno scherzo così crudele!!

Ma va bene, un piccolo intoppo può capitare! Ci resta sempre la limited edition con la action figure del Cavaliere Oscuro, faremo rosicare gli amici nerd con quella! Come, cara Warner? La avrò ma con quindici giorni di ritardo? Roba che, quando mi arriva il gioco, su internet avranno già rivelato trama, dettagli, segreti e soluzioni di tutto il gioco, DLC compresi? La cosa inizia a farsi seria, e la delusione comincia a lasciare posto a una tenue incazz… ehm, arrabbiatura.

Insomma, se vogliamo giocare a Batman: Arkham Knight su PC dobbiamo rassegnarci a prendere una copia “semplice”, non che sia un dramma (stiamo sempre parlando di un videogame, sia chiaro), ma un minimo di indignazione è legittima.

Fatto sta che con la nostra confezione ( e una discreta dose di nervoso) arriviamo a casa, installiamo il gioco e siamo finalmente pronti a concludere la saga di Arkham.

Come sempre, uno dei punti forti di questa serie è il suo impianto narrativo; per chiarezza, nell’epica del Batman di Rocksteady non rientra il terzo capitolo, Arkham Origins, considerato un outsider, quindi la storia riparte dal finale esplosivo di Arkham City.

Gotham è ormai una città quasi priva di criminalità, la morte del Joker pare aver convinto i criminali ad abbassare la cresta, e Batman non è più così impegnato come ai tempi del perfido clown; in apertura del gioco seguiamo un poliziotto che, in pausa, si reca a fare uno spuntino nel suo ristorante preferito, come in qualsiasi giorno tranquillo. Purtroppo al nostro agente non viene dato nemmeno il tempo di addentare il suo bacon croccante che subito viene disturbato da un cliente, infastidito dal suo vicino di tavolo che appesta l’aria fumando: seguiamo il poliziotto beneficiando del suo punto di vista, scoprendo che il molesto fumatore in realtà è uno scagnozzo dello Spaventapasseri, in procinto di drogare tutti i presenti con il gas fobico del dottor Crane.

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”in alcuni frangenti potremmo contare su un aiuto nelle scene di lotta!” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”8049″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]


TORNARE A GOTHAM E VEDERLA PER UNA VOLTA CON GLI OCCHI DI UN POLIZIOTTO DI STRADA CI AIUTA A COMPRENDERE COME L’OPERA DI BATMAN ABBIA AVUTO UN CERTO IMPATTO SULLA VITA SOCIALE DELLA CITTA’


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La reazione è immediata e inquietante, il poliziotto crede di vedere mostri e apre il fuoco, sparando in realtà agli altri avventori, anch’essi soggetti agli effetti della terribile droga; questo massacro è solo l’inizio, come ci spiegherà lo stesso Crane in un videomessaggio tramesso a ogni schermo di Gotham, visto che la stessa droga verrà in rilasciata entro 24 ore sull’intera città. Ovviamente nel panico generale viene organizzata un’evacuazione di massa, permettendo ai criminali di Gotham di realizzare il loro piano: ottenere rapidamente il controllo di tutta Arkham.

A questo punto non resta che accendere il bat-segnale e chiamare in causa noi, i difensori di Gotham. Questo preambolo introduttivo serve a dare l’incipit della trama di questo capitolo, ma soprattutto consente al commissario Gordon, la voce narrante del gioco, di gettare una frase che potrebbe essere la giusta chiusura dell’intero ciclo, presentando questa avventura come “la notte in cui Batman morì”. Tutta la storia, infatti, ruota intorno al piano delle nemisi storiche del nostro Pipistrello per eliminarlo per sempre, ricorrendo all’aiuto del misterioso Cavaliere di Arkham, uno sconosciuto che mette al loro servizio un moderno esercito e soprattutto un’impressionante conoscenza di Bruce Wayne (oddio, vi ho mica spoilerato la vera identità di Batman?).

Bisogna riconoscere agli sviluppatori di aver nuovamente ideato una storia davvero articolata e di ampio respiro, con una profondità narrativa davvero coinvolgente e mai banale; in alcuni frangenti gli appassionati del fumetto ritroveranno richiami a opere fondamentali (magistrale la citazione a The Killing Joke, per raccontare come Barbara Gordon divenne Oracle). Come se non bastasse, a rendere il tutto più interessante in questo ultimo capitolo, Batman dovrà non solo affrontare i suoi soliti nemici, ma anche venire a patti coi sui demoni interiori; il perfido piano del Cavaliere Oscuro prevede infatti di costringere Batman a veder crollare il proprio mondo, portando i suoi stessi alleati a rivoltarsi contro di lui. Per la prima volta il nostro protagonista mostrerà delle debolezze, e verrà spinto al limite delle proprie capacità per salvare Arkham.

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”gireremo per Gotham a bordo della Batmobile!” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”8050″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]


LA TRAMA OFFRIRA’ UNA STORIA DEGNA DI UN FUMETTO DI BATMAN, OFFRENDOCI CITAZIONI DA NUMERI STORICI DELLA SAGA DEL CAVALIERE OSCURO, CREANDO UNA CONTINUITY CON L’UNIVERSO DC COMICS.


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Se l’apparato narrativo di Batman: Arkham Knight è di prim’ordine, bisogna riconoscere buona parte del merito anche alla città in cui si muove Batman, quella Gotham che fin dal primo titolo della serie è stata la fedele compagna del crociato notturno.

Il contesto urbano è stato ricreato con una cura maniacale, curando sia lo sviluppo orizzontale che quello verticale, fondamentale in un gioco in cui gran parte dell’azione si svolge volando da un tetto all’altro; avere un città dinamica e piena di luci è di sicuro un punto di forza, aiutando il giocatore a entrare in sintonia con le varie missioni, ma soprattutto diventa una componente essenziale in previsione della new entry del gioco, la Batmobile.

Mentre nei titoli precedenti Batman si muoveva solo tramite il suo fido rampino o la massimo sfruttando il Bat-Wing come taxi, in Arkham Knight ci permettono di vagare per Gotham a bordo della mitica Batmobile, per l’occasione più simile a un tank che ad una macchina; la fuoriserie di Mr Wayne ci permetterà sia di sfrecciare a folli velocità per le strade cittadine, sia di usarla come un piccolo carro armato, sfoderando un arsenale di tutto rispetto. La funzione della Batmobile non viene però circoscritta solo a questi due ruoli, ma sarà un vero supporto per raggiungere zone altrimenti irraggiungibili o potrà essere chiamata in causa durante alcuni combattimenti corpo a corpo per eseguire delle combo davvero molto coreografiche (e soprattutto letali). Inizialmente, la guida della Batmobile sarà piuttosto ostica, soprattutto quando si tratterà di effettuare manovre nello stretto, portandoci, quando possibile, a preferire la modalità d’assalto; avanzando nel gioco e guadagnando punti esperienza potrebbe essere una buona idea spendere qualche punto per migliorare la manovrabilità del mezzo, in modo da poter sfruttare appieno ogni sua potenzialità.

Dopo aver visto le eccezionali possibilità di questo titolo, possiamo quindi concludere che sia l’ennesimo successo di Rocksteady? La risposta è no.

Purtroppo Batman: Arkham Knight si presenta al day one con una serie di problemi da fare accapponare la pelle.

Il primo scoglio si trova già in fase di impostazione dei dettagli: possibile che il massimo livello di qualità delle texture sia normale? Chiariamo, il gioco gira comunque dignitosamente e presenta ugualmente un colpo d’occhio niente male, ma con le schede grafiche pompate che abbiamo a disposizione sembra un’eresia non poterle spremere a dovere. Nonostante le impostazioni non possano raggiungere i massimi livelli, il gioco rimane scattante in molti frangenti, rendendo l’azione frammentata e per niente godibile: in più di un’occasione, specialmente usando la Batmobile, mi sono ritrovato a dover compensare rallentamenti e un fastidioso stuttering, rendendo il già difficile controllo del mezzo quasi impossibile.

Il discorso è ancora più tragico in base a quale marca di scheda video montiamo; se la nostra GPU appartiene alla famiglia ATI, i problemi erano ancora di più, rendendo quasi odioso il giocare alla release del gioco, ma è stata messa una toppa con i successivi updates. Nel caso la vostra grafica sia mossa da un motore Nvidia, siete tra i fortunati che potrebbero avere  avuto meno problemi, ma le tanto decantate migliorie del PhysX in Arkham Knight erano talmente mal ottimizzate da risultare un fastidio (il fumo dei burnout della Batmobile diventava una macchia grigiastra orribile a vedersi). In seguito a questo non trascurabile fallimento, Rocksteady aveva deciso di ritirare dal commercio Arkham Knight, promettendo di rimetterlo in vendita non appena il problema fosse stato risolto; è di pochi giorni fa la notizia che le avventure di Batman torneranno in vendita nei primi giorni di ottobre, dando speranza ai possessori di schede grafiche Nvidia che i problemi vengano risolti proprio in concomitanza con il ritorno sugli scaffali!

Bisogna anche spezzare un lancia a favore del lavoro svolto dagli sviluppatori, che ci ha offerto un sistema di combattimento dinamico e variegato, con un buon campionario di combo e mosse finali; personalmente ho trovato geniale la possibilità, in determinate situazioni, di poter affrontare scontri contro numerosi nemici con al fianco degli alleati (come Catwoman, Robin o Nightwing), soprattutto quando ho scoperto che potevo cambiare personaggio con un semplice tasto, dando il via anche a una devastante combo di coppia, resa con animazioni fluide e perfette, delle vere scene da action movie di massimo rispetto. Anche le animazioni dei bat-gadget sono in linea con un prodotto di ottimo livello, ma va segnalato che la parte esplosiva del bat-gel non è resa al meglio, forse a causa dei problemi di cui parlavamo prima, il che può farci sperare in una futura miglioria.

Nonostante il fascino di Batman sia comunque una molla non da poco, e che nel complesso Arkham Knight sia un gioco di tutto rispetto, il lavoro di Rocksteady non è nemmeno lontanamente paragonabile al livello dei precedenti titoli; già che l’utente deve accettare di pagare un’altra trentina di euro per il Season Pass (la nuova moda del periodo, lo sfruttamento totale del gioco e del giocatore) per ottenere contenuti aggiuntivi che allungherebbero la vita del titolo, sarebbe quantomeno doveroso che il gioco “base” sia completo e perfettamente ottimizzato, in modo da rendere al giocatore il giusto rispetto.

Mi piace credere che Arkham Knight sia ancora un ottimo gioco, con una storia avvincente e una grafica che, nonostante ora sia un po’ zoppicante, può essere rimessa in pista con un minimo di lavoro per mostrare la sua vera natura. In fin dei conti, non stiamo forse parlando di Batman?

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  • RILASCIATO: 23 giugno 2015
  • GENERE: action
  • RATING: 18+
  • SVILUPPATORE: Rocksteady
  • PUBLISHER: Warner Bros

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