BATMAN VS SUPERMAN

15 Ott 2015

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BATMAN VS SUPERMAN : ORIGINI E CITAZIONI

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Quando venne annunciato Batman vs Superman ero tra le file degli scettici, lo confesso; sapere che avrebbero portato sullo schermo uno degli scontri più acclamati e ammirati della storia dei fumetti sapeva di sfida impossibile, soprattutto dopo l’ottimo lavoro di Nolan e Bale sul Cavaliere Oscuro. Non è che non mi fidassi di Snyder (300, Watchmen e Man of Steel sono ottime referenze), solo che l’operazione sembrava una disperata rincorsa al successo del Marvel Cinematic Universe, e la scelta di usare Ben Affleck come Bruce Wayne mi sembrava azzardata.

Ma come è comparso il trailer del ComiCon mi sono dovuto ricredere su tutta la linea!

Primo fra tutti Ben Affleck, da sempre considerato un ottimo regista ma un mediocre attore, mi sembra possa finalmente dare una buona interpretazione, aiutato anche dal fatto che Bruce Wayne non è proprio famoso per la sua varietà di espressioni, specie quando veste i panni di Batman; è soprattutto quel poco di storia che trapela dal trailer a darmi il sentore di un potenziale capolavoro (ti prego Zack non smentirmi!), sapere che è anche l’inizio potenziale di un secondo universo fumettistico cinematografico ha una marcia in più.

Ho visto e rivisto non so quante volte il trailer, per trovare qualche piccolo indizio, qualcosa che mi desse qualche nozione in più di quello che vedremo il prossimo anno, ma in questa mia caccia al dettaglio ho trovato ben altro, qualcosa che per un appassionato di fumetto è come oro, un piccolo tesoro che ti fa sentire ancora più dentro la storia: ho trovato i riferimenti diretti al fumetto!!!

Per la precisione, i riferimenti sono a più fumetti, tra cui alcune vere e proprie pietre miliari nella storia dei due protagonisti, al punto che non citarli sarebbe stato un vero delitto.

Se avete la curiosità (e la pazienza) di seguirmi in questa caccia al tesoro, potreste scoprire qualche chicca imperdibile!

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Da SUPERMAN: RED SON (Millar, Johnson, Plumkett)

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Il primo riferimento è a una mini-saga di Superman che rientra nella categoria degli universi alternativi di casa DC, gli Elseworld., ovvero Superman: Red Son. In questa visione alternativa, la navetta che porta il piccolo Kal-El sulla Terra arriva con dodici ore di anticipo, e non si schianta vicino a Smalville, ma atterra nella Russia comunista di Stalin. Prendendo il via nei primi anni 50, vedremo un Superman che cresce all’ombra di Stalin (che, curiosamente, significa proprio “uomo di acciaio”, in inglese “man of steel”), a cui si contrappone in America il genio folle di Lex Luthor, mentre sul suolo russo la ribellione alla dittatura di Superman sarà organizzata dal Batman di questo universo, che odia il dominio alieno poiché causa della morte dei suoi genitori.

Il riferimento al fumetto nella futura pellicola si può notare in due aspetti, il primo potrebbe rispecchiarsi nella figura dei soldati che si inchinano a Superman, con il suo simbolo sulle loro divise, come fossero una sua personale milizia (proprio come accadeva nella seconda parte di Red Son, quando Kal ereditava il posto di Stalin); l’indizio, o meglio, l’omaggio più lampante mi sembra però nella divisa di Batman, che nel fumetto viene modificata per adattarla al rigido clima invernale russo, e che nel trailer fa la sua comparsa mentre mr. Wayne combatte con dei soldati. La citazione fa sicuramente piacere, come già detto, ma portare la bat-divisa “invernale” di Red Son in un contesto apparentemente desertico, non sarà un po’ troppo?

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Da BATMAN: THE DARK KNIGHT RETURNS (Miller, Janson, Varley)

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Credo sia superfluo evidenziare quanto questa opera abbia influenzato il lavoro di Snyder, sia nell’idea di far scontrare i due eroi che nell’outfit di Bats (si, noi amici del Pipistrello possiamo chiamarlo così, è un diritto che si acquisisce spendendo euri a bizzeffe per le sue storie!); è proprio quest’ultimo aspetto che risalta agli occhi nel trailer.

Prendere un attore per impersonare un Bruce Wayne avanti con gli anni è la prova che la storia di Miller ha influenzato molto il regista di Batman vs Superman, al punto che vedere Affleck con il volto solcato da anni e col fisico appesantito dall’inattività sembra preso dalle pagine della saga milleriana (certo, il Wayne disegnato aveva qualche altro annetto sulle spalle!). Sono però le due Bat-suit del film a ricordare pesantemente il Batman del futuro cupo immaginato dal disegnatore americano; la prima, quella più “quotidiana”, è praticamente identica, giriga e nera, molto tirata su un fisico non più slanciato come quello del Batman di Bale, ma che riveste un corpo massiccio, fatto di muscoli appesantiti dall’età e che danno un senso di granitica resistenza.” font_container=”tag:p|font_size:18|text_align:justify” google_fonts=”font_family:Roboto%20Condensed%3A300%2C300italic%2Cregular%2Citalic%2C700%2C700italic|font_style:300%20light%20regular%3A300%3Anormal”][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_column_text]

Nella saga milleriana il fulcro narrativo è nello scontro fra i due ex compagni della Justice League, mai così lontani nelle loro posizioni, e così decisi a scontrarsi per decidere chi finalmente abbia ragione. Come sempre, Batman sarà preparato conoscendo i punti deboli del nemico e decidendo il terreno di scontro (che abbia appreso finalmente gli insegnamenti di Lucard-Liam Neeson?), creando un’apposita Bat-Suit per affrontare il kryptoniano. La riproduzione nel film di questa particolare tuta è fedele e in certe inquadrature trapelate dal trailer sembra che Snyder abbia ripreso alla lettera, pardon al tratto, i disegni di Miller; siamo di fronte a una citazione che non è solo omaggio a un grande disegnatore, ma che diventa anche il cuore di un film che sarà (ehi Zack, leggi bene eh) un capolavoro.

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Da BATMAN : A DEATH IN THE FAMILY (Starlin, Aparo, Mignola)

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Probabilmente una delle storie più drammatiche e intense del Cavaliere Oscuro, Bruce Wayne sarà colpito molto più del suo alter ego. Il vero protagonista è il secondo Robin, Jason Todd, che dopo aver sgominato una rete di pedofili decide di cercare le sue vere origini; questa ricerca lo porterà in giro per il mondo fino al Medio Oriente, in quegli anni la poveriera mondiale (la storia è data 1988). un po’ spy story e un po’ action movie, la vicenda creata da Starlin ci porterà a un tragico epilogo, in cui il povero Jason perderà la vita per mano di un Joker che raramente è stato dipinto così follemente omicida e inquietante, grazie anche alla mano di un Jim Aparo davvero in forma.

È proprio questo il richiamo che vediamo nel trailer dove il messaggio irrisorio del Joker compare sulla divisa del secondo Robin, conservata come un triste monito da Wayne nel suo memoriale.

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Queste sono le citazioni che mi sembra di aver trovato nel trailer, ma ho anche una teoria che mi piacerebbe condividere, e che condivido con altri attenti osservatori.

Il Joker riesce non solo a introdursi nel sancta sanctorum di Batman per deridere il nostro eroe deturpando la divisa di Todd, ma riesce anche a recapitargli un foglio di giornale con un irrisorio messaggio riferito alla tragica morte di alcuni suoi dipendenti durante gli eventi di Man of Steel (probabilmente durante lo scontro tra Superman e Zod); sempre che il messaggio sia del Joker (dal trailer si potrebbe anche pensare ad una provocazione di Kal-el) , verrebbe da chiedersi come il folle clown possa aver fatto una simile beffa a Bruce Wayne, quasi sapesse chi si celi sotto la maschera di Batman. E se allora il nuovo Joker di Jared Leto fosse qualcuno che conosce il vero nome di Batman, qualcuno che sappia muoversi nella bat-caverna e sappia quali tasti premere per scatenare l’ira del Crociato di Gotham? Mi sono ricordato che in due diversi storie di Batman compare un nemico, a distanza di anni, e che viene impersonato da due personaggi molto vicini al Cavaliere Oscuro. In The Killing Joke Alan Moore ricorre al flashback per ricordare come il Joker iniziò la sua carriera di criminale: da cabarettista fallito e con famiglia a carico, venne arruolato dalla mal per impersonare un criminale, Capuccio Rosso (in originale Red Hood), durante un assalto ad una fabbrica di prodotti chimici; il colpo fallì grazie all’intervanto del nuovo protettore di Gotham, Batman,, e il futuro Joker finì a bagno tra solventi e rifiuti chimici, perdendo la ragione trasformandosi nel folle clown a cui siamo abituati. L’idea originale della genesi del Joker risale però al 1951, quando Bill Finger, Lew Sayre Schwrtz e Win Mortimer lo introdussero nel numero di 168 Detective Comics.

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Ma Cappuccio Rosso torna anni dopo nelle pagine di Batman, solo che appare conoscere moli dettagli segreti della vita segreta e pubblica di Bruce Wayne. Al termine di scontri e inseguimenti per tutta Gotham si scoprirà che sotto il nuovo Cappucio Rosso si nasconde….Jason Todd!

Nella saga di Sotto il cappuccio rosso (Under the Hood, di Judd Winick) scopriamo che il povero Jason venne resuscitato da Ras’al Ghul grazie ai Pozzi di Lazzaro, ma il processo ne causò la pazzia, portandolo a diventare un criminale, trasformandolo nel nuovo Cappuccio Rosso.

Ora visto che nei fumetti Jason Todd al suo ritorno in vita decise di emulare la carriera di Joker addirittura copiandone le origini, e visto la sua ovvia familiarità con i segreti della famiglia Wayne, possiamo escludere a priori che Zack Snyder non abbia deciso che il nuovo Joker sia il redivivo Jason Todd? Sarebbe davvero una bella sopresa, non trovate?

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In conclusione, lasciatemi solo precisare un dettaglio sui nuovi cinecomics. Come molti degli spettatori, sono cresciuto a pane burro e giornalini (come li si chiamava all’epoca), quindi andando al cinema mi piacerebbe rivedere una riproduzione fedele delle storie a cui le pellicole dichiarano di ispirarsi; anche se non posso celare una minima delusione nel vedere spesso le storie molto diverse, devo, anzi, dobbiamo, accettare che i nostri ricordi fumettistici non possano venire riprodotti fedelmente da un film. Sembra un’eresia lo so, ma dobbiamo accettare che concentrare in una pellicola di due ore una vita editoriale di svariati decenni non sia una impresa facile; certo in alcuni casi sono stati fatte delle solenni porcate ( come col Mandarino in Iron Man 3), ma il proporre in nuove ottiche storia già presentate negli albi deve esser considerato come un mondo a parte, uno di quegli Elseworld di cui abbiamo parlato prima. In fondo, anche noi appassionati non siamo contenti di andare al cinema e trovare qualche novità nelle nostre storie preferite? Almeno non rischiamo di spoilerare gli amici meno “fumettari”!

E adesso rigustatevi il fantastico trailer di Batman vs Superman

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