CAPTAIN COMMANDO

16 Gen 2016

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CAPTAIN COMMANDO: IL COMMANDO TEAM ALLA RISCOSSA

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Le mie esperienze videoludiche sono legate inesorabilmente alle sale giochi e ai cabinati che all’epoca erano la fonte principale di videogames; i pomeriggi con gli amici prevedevano sempre una capatina in sala giochi per spendere maree di monetine nel videogame del momento, instaurando una competizione serrata su chi riuscisse ad arrivare più avanti nel gioco con la minor spesa possibile.

La scelta era vasta, ma c’era un titolo su cui tenevo testa a tutti, e che mi prendeva non poco: Captain Commando!

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CAPTAIN COMMANDO È STATO UNO DEI MIGLIORI PRODOTTI DI CASA CAPCOM

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Captain Commando era il classico gioco dell’epoca, un action game con protagonista un poliziotto del futuro, Captain Commando, e i suoi tre compagni d’avventura, Baby Commando (Hoover), Ninja Commando (Ginzu/Sho) e Mummy Commando (Jennety/Mack), meglio noti come la Commando Team, impegnati ad impedire al nemico di turno di distruggere la terra.

La trama è abbastanza semplice, ma in un gioco di questo tipo non è certo la trama che conta! Il fulcro di questo action game è sicuramente la sua ambientazione, in cui ci si ritrova a scontrarsi con ninja, mostri ed alieni, mettendoci in condizioni di poter usare una serie di mosse che, anche se non molto varie, sono sicuramente ben realizzate. Captain Commando permetteva di affrontare con un amico le varie missioni (come si diceva allora, si giocava “un doppio”), il che consentiva di sfruttare le peculiarità di ogni personaggio; se Captain Commando poteva sfoderare un attacco speciale elettrico o usare un lanciafiamme, Baby Commando era agilissimo e divertente, Ninja Commando era l’unico a poter usare le shuriken che si trovano nelle varie mappe mentre Mummy Commando era l’unico a combattere armato di due pugnali che scioglievano (letteralmente!) il cadavere dei nemici!

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Menare in gruppo è sempre divertente!!!
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Ma il gameplay di questo action game era la vera chicca! Se da un lato può sembrare che in relatà ci troviamo di fronte al classico “mena tutto e tira dritto”, la novità era l’introduzione della possibilità di poter pilotare dei robot da combattimento dopo aver eliminato i loro piloti (ed esserceli litigati col nostro compagno di avventure umano in caso di “doppio”!), o di poter raccogliere le armi lasciate dai nemici sconfitti; la varietà di armi e mech pilotabili rendeva il gioco una vera meraviglia, ed anche oggi , rigiocandolo grazie al MAME32, la sua natura non ha perso nulla del fascino di quegli anni (si parla del 1991!).

I livelli erano disegnati molto bene per quei tempi, con una limitata interazione da parte del giocatore, ma rappresentavano un ottimo contorno per le nostre avventure; il design dei personaggi e dei loro antagonisti era stupendo, con tocchi di ironica follia o di spregiudicata violenza. La versione arcade era pensata senza censure, in modo da garantire quanta più violenza possibile; vedremo personaggi bruciare fino a ridursi a scheletri, il nostro Ninja Commando tagliare in due i nemici (quando ridotti in fin di vita) e Boss di fine livello in grado di infierire dei colpi massacranti dagli effetti nefasti.

Non avete idea di quanto fosse impegnativo riuscire ad intuire in breve tempo (ovvero prima di perdere tutte le vite a disposizione!) il punto debole dei boss, che in più di un’occasione si rivelava essere una frazione di secondo in cui il bast…ehm, il cattivo di turno era vulnerabile; la mia personale nemesi era Genocide (o Scumocide), il maledettissimo boss finale che mi costò delle piccole fortune in crediti all’epoca.

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”ecco il nostro team di eroi” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”13539″ img_size=”full” alignment=”center” onclick=”img_link_large”][vc_column_text]

Captain Commando nel 1991 era pensato come il personaggio-immagine della Capcom, che aveva scelto quel nome proprio partendo da quello della software house ( ovvero CAPtain COMmando), ma il gioco (non chiedetemi perchè!) non ebbe il successo sperato, e il ruolo di mascotte della software house passò a Megaman. Tuttavia Captain Commando rimase nel cuore di molti giocatori e della stessa Capcom che ne realizzò una versione meno violenta e più adatta ad un pubblico giovane, rilasciandola per Super Nintendo, e inserì anche dei richiami a questo gioco nei suoi videogames più famosi (in Street Fighter Alpha nel livello di Ken si vedono sullo sfondo Captain Commando e Sho che flirtano con la ragazza di Ken, mentre in Marvel vs Capcom Captain Commando era un personaggio disponibile nel roster dei lottatori).

 

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  • RILASCIATO: 1991
  • GENERE: Picchiaduro (scorrimento)
  • SVILUPPATORE: CAPCOM
  • PUBLISHER: CAPCOM
  • PIATTAFORMA: Arcade e Super Nintendo

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