DAMPYR N.197 “LA VENDETTA DI SEVERA”

3 Ago 2016

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DAMPYR: LA VENDETTA DI SEVERA

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DAMPYR: LA VENDETTA DI SEVERABenvenuti, figli della notte!

Se siete arrivati su questa pagina, i casi sono due: o già conoscete Arlan Draka, oppure siete desiderosi di saperne di più! Prendendo per buono il secondo caso, lasciate che vi presentiamo il nostro Dampyr.

Nato intorno nel 1945 in un villaggio dei Balcani, Arlan rimane orfano alla nascita, visto che la madre muore dandolo alla luce e il padre non è presente; per i suoi concittadini è una specie di reietto, figlio di una strega, e il giovane Arlan decide di guadagnarsi da vivere girovagando per i paesi limitrofi spacciandosi per un Dampyr, figlio di una donna umana e un vampiro, improvvisandosi esorcista. La sua vita scorre tra un raggiro e un inganno fino a che non incontra Kurjak, un soldato che durante la guerra dei Balcani si ritrova a fronteggiare una schiera di vampiri nel villaggio di Yorvolak; convinto dai suoi uomoni, Kurjak ingaggia Arlan, che avrà modo di scoprire di essere realmente un Dampyr, trovando anche un’alleata in una vampira di nome Tesla.

Da questo primo numero di Dampyr (Il figlio del diavolo), inizia la saga di Arlan Draka, la sua battaglia contro i Maestri della Notte e le mille minacce che si muovono nell’ombra.

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DAL PASSATO DELLA FAMIGLIA DI ARLAN EMERGE UNA STORIA CHE CI RIPORTA AI TEMPI DEI BRITANNI E ALLA NASCITA DEL MITO DI RE ARTÙ


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La particolarità del personaggio creato da Mauro Boselli e Maurizio Colombo è la sua predestinazione. Arlan passa dal suo fingersi un Dampyr alla scoperta della propria natura, prendendo coscienza del proprio ruolo, che lo vincola a una battaglia contro le creature della notte, mettendolo anche in contrasto con il proprio padre. Spesso la posta in palio nelle sue vicissitudini è il proprio ruolo nel mondo, questo sua doppia natura che lo costringe a fronteggiare anche l’oscurità che si annida nel ramo paterno della sua famiglia.

La natura delle storie è di matrice horror, visto il tema, ma in più di un’occasione l’influenza delle leggende mitteleuropee è più che evidente; a rinsaldare questa percezione ci sono le ambientazioni, che spesso sono site in paesi dell’Est Europa come Praga. Il fascino di Dampyr risiede nel vedere una storia di fantasy/horror perfettamente inserita in un contesto moderno, come se fosse realmente possibile vivere le avventure di Arlan, Kurjak e Tesla; questa sensazione di realismo viene amplificata anche dalla perfetta sinergia di emozioni e sentimenti dei personaggi, nei loro tormenti interiori, una profondità psicologica che attira il lettore.

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Va notato che Dampyr rappresenta uno dei primi esempi di continuity all’interno del catalogo Bonelli, visto che la maggior parte dei numeri della serie risulta saldamente legata, con archi narrativi che hanno ritorni e influenze anche nelle vicende successive; non mancano albi apparentemente slegati dal contesto generale della trama, ma nelle intenzioni di Boselli e Colombo (anche se quest’ultimo per problemi personali ha abbandonato Dampyr) la continuity ha una grande importanza, tanto che nella serie assume una fondamentale importanza lo scorrere del tempo, grazie al quale un anno di storie corrisponde ad un anno di vita dei protagonisti!

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Ma ora è giunto il momento di tuffarci nella storia dell’albo 197 di Dampyr!

Con La vendetta di Severa abbandoniamo il presente per tornare all’epoca dei Britanni, il periodo storico in cui nacque la leggenda di re Artù. In questa storta, Boselli ci porta a vivere una vicenda che avrà ripercussioni che si propagano nella storia fino all’epoca di Arlan. Come spesso accade nelle vicende di Dampyr, vediamo che molti dei riferimenti usati da Boselli arrivano da testi realmente esistenti (come quello citato nelle prime tavole) o da cicli epici noti, e in questo caso Arlan viene riportato all’origine del mito di Artù.

Boselli riesce a creare una trama ricca di eventi, con continui colpi di scena, battaglie e tradimenti, il tutto scandito con un ottimo ritmo, con dialoghi che richiamo un linguaggio epico per i personaggi del passato, che crea un gradevole contrasto con i brevi commenti ironici di Arlan presenti ogni tanto.

Ad arricchire il lavoro di Boselli ci sono i disegni di Marcello Mangiantini, autore di tavole che sanno scatenare tutta la violenza e la dinamicità delle battaglie, o di mostrare l’emozione dei personaggi con espressioni e pose precise e puntuali, in linea con gli eventi. Un apprezzamento che va esteso anche alla copertina di Enea Riboldi, che realizza una tavola evocativa e ricca di dettagli!

Questo mese Dampyr ci ha regalato un’avventura stupenda ambientata nel passato, e il finale ci lascia presagire che questa storia non sia ancora giunta alla sua conclusione!

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  • RILASCIATO: 3.08.2016
  • SCENEGGIATURA: Mauro Boselli
  • DISEGNI: Marcello Mangiantini
  • COPERTINA: Enea Riboldi
  • EDITORE: Sergio Bonelli Editore

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