Dark Night: recensione in anteprima

UNA NOTTE OSCURA

27 Feb 2018

Ritorna Tim Sutton dopo un primissimo Pavilion e un ancor più riuscito Memphis, sta volta con l’intenzione di trasportandoci in una pellicola emblematica del periodo storico che stiamo vivendo. Unica necessità: far vivere allo spettatore (in un’ottica del tutto propria del regista) gli avvenimenti collegati alla tragedia del Cinema Aurora, accaduti fra il 19 e il 20 Luglio del 2012. Noi di Nerdgate lo abbiamo visto in anteprima, e siamo orgogliosi di potervene parlare!

dark night 2

Prima di tutto è doveroso sottolineare come l’estetica di Sutton, fortemente influenzata da un carattere visivo proprio del Fashion Film, si fonda perfettamente con un’ottica prolungata ma allo stesso tempo ben congestionata, forse troppe volte confusa dal pubblico, idealizzata come un inaspettato viaggio documentaristico.
Il punto focale della regia è in fatti quello di onorare l’immagine, la visione di questi ambienti desolanti e spaziosi, vuoti, tipici della periferia americana, e unirli ad un ritmo assai quieto ma incalzante, che fa del POV (Point of view, tradotto: punto di vista) un elemento principale dell’intera struttura narrativa… e che struttura!L’itinerario narrativo si pone come obiettivo quello di raccontare tanti personaggi diversi, forse stereotipo di una società americana ormai alla deriva. Ogni personaggio è il riflesso di qualcosa che conosciamo però anche oltre oceano. Un esempio: la ragazza attraente, bellissima, che tenta di riscuotere quante più attenzioni possibili attraverso i social, segno evidente di disagi interni alla persona ben più grandi di quelli che si potrebbero supporre. Ogni carattere è quindi la controparte di un problema abbastanza importante, e questo meraviglioso e placido affresco gioca quasi con lo spettatore, portandolo a chiedersi “Chi sarà il killer? Chi, infine, attuerà il massacro?
Si raggiunge poi un altro fattore che non va assolutamente trascurato: la denuncia.


Dark Night vuole essere un manifesto quasi esplicito dello stato in cui versa l’America. Un posto dove se ti apri un conto in banca ricevi in omaggio un fucile o dove chiunque può reperire in maniera più che semplicistica varie tipologie di armi da fuoco.
Sutton elabora una sceneggiatura dove, grazie alla distensione e al prolungamento di alcune scene, l’atmosfera di bieco terrore fa da padrona. Un’agoscia silenziosa, quella stessa paura che tratterrà lo spettatore incollato alla sedia avvolto nel tipico silenzio di chi sa che da un momento all’altro succederà il pandemonio. Se vogliamo definirlo in tal senso, Dark Night è un film sulla suspense filtrata da un’ottica molto vicina a quella del mercato cinematografico indipendente, dove la dolcezza, l’innocenza ma anche la tragedia interne a delle vite comuni, contribuiranno a delineare un contorno narrativo che senza che ve ne accorgiate, sarà già arrivato dritto al punto.Infine sono evidenti alcuni riferimenti a film piuttosto noti nel settore, quali Last Days o ancor di più Elephant, entrambi dell’ormai noto Gus Van Sant. Lo sguardo delicato e poliedrico della quotidianità, che se messa in correlazione con il contesto narrativo in cui la storia si muove, non farà altro che suggerirvi fin da subito la meravigliosa atmosfera del film.

CONCLUSIONI: Il film detiene un ottimo comparto fotografico, registico e soprattutto sonoro, ma può non essere compreso pienamente per quanto concerne il lato scritturale, che spesso rischia di essere confuso con il documentario. Il che non è necessariamente un male, ma se messo di fronte ad un grande pubblico che desidera passare qualche ora senza impegno, è necessario riflettere sul fatto che forse il film può non avere l’effetto desiderato

VOTO FINALE: 6.5

SCHEDA FILM

  • USCITA: 01/03/2018
  • GENERE: Drammatico, Thriller
  • REGIA: Tim Sutton
  • DURATA: 85 minuti
  • SCENEGGIATURA: Tim Sutton
ULTIME NEWS






Tag: , , , , , , , , , , ,

Lascia un commento