DIVINITY ORIGINAL SIN 2 INCOMING

7 Set 2016

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DIVINITY ORIGINAL SIN 2: IL RITORNO DEL GDR!

[/vc_column_text][vc_separator color=”custom” border_width=”4″ accent_color=”#dd3333″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”2/3″][vc_column_text]Uno dei migliori titoli GDR degli ultimi anni è sicuramente DIVINITY: ORIGINAL SIN , l’ottimo prodotto sfornato dal team Larian Studios, che dopo un crowfunding ottimamente riuscito sta per portare il secondo titolo di questa serie sui nostri monitor! Il 15 settembre entrerà nel programma Early Acces di Steam  Divinity: Original Sin 2, per la gioia di tutti gli appassionati di GDR.

La difficoltà di creare un capolavoro come il primo Divinity è che il pubblico si aspetta qualcosa di altrettante strabiliante per il seguito, spingendo gli studi di sviluppo ad alzare il livello qualitativo del proprio lavoro. È questa la sfida che lo studio belga ha dovuto affrontare, e le piccole indiscrezioni trapelate fin’ora sembrano andare verso la direzione di un nuovo ottimo gioco!


CHI VUOI ESSERE OGGI


Nel primo capitolo avevamo a disposizione solo due personaggi Roderick e Scarlett tra cui scegliere, e fin dall’inizio li potevamo giocare, creando un party-coppia che iniziava con noi la nostra avventura. Per il secondo capitolo, Larian ha pensato di cambiare le carte in tavola. Anzitutto potremo creare un solo personaggio iniziale, ma questo non significa che venga reso tutto più semplice, anzi! Finalmente sono introdotte, oltre alla razza umana, anche Elfi, Nani, Lucertole e Non-morti, ognuna con delle caratteristiche razziali specifiche, compresa una particolare reazione degli NPC alla nostra genia.

divinity original sin 2

Questa novità si accompagna alla presenza di uno strumento musicale che suona una melodia personalizzabile ogni volta che il nostro personaggio raggiunge un traguardo, piccola ma curiosa feature. Durante la creazione dovremo scegliere anche un’ Origine, ovvero il background del nostro alter ego. Questa selezione è fondamentale, perché deciderà non solo il nostro passato ma rientra nei parametri usati per stabilire il nostro percorso nella missione principale, oltre ad essere centrale nel nostro relazionarsi con gli NPC; ad integrare questo aspetto, sono state introdotte le Tags. Queste Tags servono per approfondire l’aspetto sociale del titolo; ad esempio, le tag naturali dipendono da razza e genere, e sono il parametro diretto con cui gli NPC reagiscono alla nostra presenza; le tag aspirazione sono due particolarità che scegliamo tra un campionario di dieci possibilità, e che indicano delle opzioni extra che possiamo usare durante i dialoghi. Se non vogliamo dilungarci troppo nella creazione, sono a disposizione dei personaggi già confezionati, completi in ogni aspetto; gli avventurieri preconfezionati non utilizzati torneranno comunque come NPC reclutabili durante la nostra avventura!


NON FIDARTI DI NESSUNO!


Una delle novità di Divintiy: Original Sin 2 è la co-op, che apre ad una più complessa gestione delle relazioni interne al party. Dimenticate il caro, vecchio sasso-carta-forbice; potendo avere un party composta anche 4 diversi player, il dialogo diventa fondamentale quando ogni giocatore ha diversi obiettivi, spesso contrastanti fra loro. Ma non sempre le parole funzionano, quindi Larian ha introdotto la chance di risolvere le divergenze anche in maniera violenta; nulla vieterà di uccidere un compagno di party, ma l’utilizzo di pergamene della resurrezione potrebbe limare questa pratica, comunque utile per compiere rapidamente un obiettivo precedentemente osteggiato. La resurrezione potrà venire effettuata o da un nostro personaggio sopravvissuto (in caso siamo in un party di due player) oppure possiamo convincere un altro player a riportarci nel mondo dei vivi!


OGNI VIAGGIO HA UN INIZIO!


I primi passi in un gdr sono solitamente la parte più pericolosa, con il gioco che tenta di pilotarci in una sorta di forzoso tutorial. Come nel primo capitolo, anche Divinity 2 lascia una certa libertà al giocatore, permettendo di girovagare ed esplorare, spingendolo a dialogare con quanti più NPC possibili in cerca di nuove quest! Il primo impatto con il gioco avverrà a Fort Joy, ridente isolotto che si rivela essere un campo di internamento per maghi, su cui, come nel capitolo precedente, approderemo come naufraghi con una sola missione: scappare! Naturalmente, questa nostra ricerca di una fuga ci porterà a conoscere altri internati, attivando quest secondarie che ci porteranno via parecchio tempo, grazie alla presenza di decine di NPC (anche guardie) che attraverso complesse conversazioni ci forniranno diversi incarichi.

divinity original sin 2

Ma anche esplorando potremmo attivare side quest! Pensate, una inizia quando un nostro personaggio scivola in una buca nel terreno, costringendo il resto del party a intraprendere una missione di salvataggio che scoprirà anche l’insabbiamento di un misterioso omicidio ad opera di alcune guardie. La zona iniziale offre una profondità e una complessità impressionante, riconferma dell’ottimo svolto da Larian! Anche il capire che siano buoni o cattivi in Fort Joy, o trovare gli NPC disposti a seguirci è una vera avventura, mancando una guida; il tono di sarcasmo tipico del primo capitolo torna ad accompagnarci, ma viene mitigato da un’atmosfera più aspra e violenta.


MOSTRAMI CHE SAI FARE!


L’impostazione dei combattimenti rimane, di base, quella di Original Sin, ovvero un combat system a turni. Se da un lato aiuta il giocatore a sentirsi a casa, dall’altro rischia di non offrire nulla di nuovo,, ma Larian non trascura nulla e anche il combat system ha la sua innovazione, sottoforma di cambiamenti.divinity original sin 2

Il primo è la memoria, ovvero la quantità di skill che il nostro personaggio può memorizzare e utilizzare negli scontri. Questo valore può sempre essere aumentato, più punti si mettono, più slot di memoria saranno disponibili e quindi maggior quantità di skills a nostro beneficio. Quando si hanno slot di memoria liberi, basta selezionare le skills desiderate dalla nostra libreria, e preparsi alla lotta! Questo sistema è interessante, ci mette nella situazione di dover scegliere quale abilità usare, in modo da orchestrare tattiche e combinazioni tra le nostre skills e quelle dei nostri compagni, in modo da essere flessibili e sempre in grado di affrontare ogni scontro, oltre a farci pensare bene a come sviluppare il nostro personaggio: aumento la memoria per avere più skill, o potenzio altri attributi, come l’agilità, per rendere più letali quelle già in mio possesso?

Altro grande cambiamento è la gestione delle armature. I personaggi sfoggeranno armature sia fisiche che magiche, rappresentate da una barra sotto quelle della salute; le armature incassano i colpi, ritardando l’abbassarsi della salute, funzionando come dei buff. Un personaggio privo di armatura potrebeb trapassare con un colpo ben assestato, mentre l’utilizzo di un’armatura consentirebbe di incassare il colpo e risentirne a malapena!

Sempre nei combattimenti, è stato migliorato l’uso di ambiente e elementi. Già ben sfruttato nel primo capitolo, con Divinity 2 il loro sfruttamento è stato ampliato, al punto che quasi ogni pericolo ambientale e incantesimo hanno una nuova e strabiliante interazione, e gran parte del divertimento in Divinity: Original Sin 2 deriva proprio dal loro uso combinato.


IL MONDO È MIO!


Se pensate che rispetto a Divinity: Original Sin ci siano grosse rivoluzioni su come viene gestito il mondo di gioco, potreste rimanere parzialmente delusi. La formula usata per il primo capitolo era già incredibilmente buona, e per Divinity 2 si è optato per mantenerla in pieno, ma rendendola più performante. La maggior parte dell’interazione col mondo avviene attraverso i dialoghi, per cui la scelta di tag, di razza e di quale pg del party inizia i dialoghi è fondamentale; stesso discorso vale per le zone esplorabili, visto che il gioco ci porterà ad usare approcci creativi, in modo da aggirare apparenti ostacoli che richiedono un’interazione tra ambiente e poteri a nostra disposizione.


TUTTI CONTRO TUTTI!


Discorso complicato, il mutiplayer in un GDR, eppure i Larian Studios hanno voluto inserire anche questa feature. Si tratta di una sorta di arena, in cui il PvP viene trattata come un mix di gioco hack&slash e tattico, pensate a X-com che incontra Grim Dawn.

Il concetto di base è semplice: un terreno scontro in un’arena a visuale isometrica, in cui si scontrano due giocatori con quattro eroi ciascuno. Si tratta di personaggi prestabiliti e scelti dalla schermata, e sono tutti eroi di alta fascia con pieni poteri a disposizione. In ogni arena ci saranno una varietà di ostacoli, che possono rendere vario e tattico il combattimento, e due pozze note come Source Points, entrando nelle quali i nostri personaggi otterranno un boost, potenziando le abilità più potenti, il che rende le due pozze degli obiettivi fondamentali. Ma non ottenere il controllo delle Source Points non vanifica la loro utilità, alcuni personaggi, ad esempio, possono rubare i punti dal nemico, o trafugarli dai cadaveri.

Dopo aver visto queste prime indicazioni su cosa ci attende in Divinity: Original Sin 2, l’attesa per il 15 settembre è vertiginosa. L’ottimo lavoro dei Larian Studios sul precedente capitolo e le premesse che lo studio belga ha fornito sono degli ottimi biglietti da visita per quello che si prospetta essere uno dei titoli più attesi nel campo GDR!

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  • GENERE: GDR
  • SVILUPPATORE: Larian studios
  • PUBLISHER: Larian studios

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