DIVINITY ORIGINAL SIN

1 Ott 2015

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DIVINITY ORIGINAL SIN: IL GDR OLD SCHOOL È TORNATO SUI NOSTRI MONITOR!

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Recensire un titolo RPG non è mai facile come ci si potrebbe aspettare, molti di noi hanno qualche anno alle spalle, quindi sono cresciuti nel periodo d’oro di questo genere, quando i primi titoli cercavano di portare dalla versione cartacea al mondo in pixel le avventure di elfi, nani e orchi; il target erano ovviamente i giocatori di Dungeons & Dragons e giochi simili, già abituati a muoversi in quel contesto.

Erano gli anni di Baldur’s Gate e Icewind Tales, la Costa della Spada era ripresa magnificamente nella trama dei due Neverwinter’s Nights; nonostante la grafica non fosse ancora ai livelli attuali, erano giochi, per l’epoca, davvero notevoli sotto il profilo visivo, ma noi giocatori badavamo più ad altri due aspetti: la trama e la gestione dei personaggi, il vero fulcro di qualunque incarnazione di RPG!

Col passare degli anni siamo arrivati a grafiche sempre più strabilianti, arrivando a devi veri film interattivi come Knights of the Old Republic , Mass Effect oDragon Age (casualmente tutti di mamma Bioware!), ma strada facendo abbiamo perso quella sensazione di onnipotenza nel poter gestire il nostro protagonista sotto ogni aspetto. Certo, qualche MMORPG ci da ancora l’illusione di poter affrontare queste scelte, ma in realtà ci si muove comunque su dei binari ben delineati.

La fortuna ha voluto che anche tra i programmatori ci siano dei nostalgici come noi, che hanno pensato bene di sfruttare una piattaforma come Kickstarter (in questi ultimi periodi la mia salvezza!!) per creare degli RPG che riportino il genere ai fasti di un tempo; recentemente abbiamo goduto della serie diShadowrun e dell’ottimo Wasteland 2, ma non c’è anche qualcosa di fantasy?

Dalla forgia di idee del crowfunding spunta il nome di Divinity: Original Sin, un rpg old school che ci regalerà un tuffo nel passato e tante ore di sano divertimento!

Divinity: Original Sin è un gioco di ruolo fantasy, creato dai Larian Studios. Questo team di sviluppo ha voluto ambientare il proprio gioco in un mondo completamente nuovo, dando un taglio deciso ai canoni del fantasy classico; niente più Costa della Spada, si abbandona il Faerun di Dungeons & Dragons che tanto ha dato al genere RPG per trasportare il giocatore in una nuova ambientazione!

Nel mondo in cui vivremo le nostre avventure la magia è un’arte pericolosa, vista con sospetto e spesso bandita; questo astio nasce dalla corruzione della Sorgente, la fonte di ogni potere magico, che conduce quasi tutti i detentori di poteri magici alla pazzia e alla pratica di arti magiche oscure. Non tutti i maghi cadono vittima della corruzione della Sorgente, ma la paura presso il popolo fa si che chiunque abbia anche una sola scintilla di potere sia automaticamente un pericolo vagante; per contrastare i maghi decaduti viene creato il corpo dei Cacciatori della Sorgente, un manipolo di eroici avventurieri che itinera per il mondo cercando e sopprimendo chi pratichi la magia con fini malvagi.

Naturalmente, noi saremo parte di questa speciale organizzazione, e durante i nostri viaggi ci troveremo a rispondere alla chiamata di uno dei pochi maghi ancora sani di mente, che ci chiede di intervenire nel suo villaggio, Cyseal, per aiutarlo ad indagare su un misterioso omicidio; la vittima è un noto mercante del luogo, con parecchi scheletri nell’armadio e qualche problemuccio famigliare, ma la nostra indagine svelerà qualcosa di più sottile e pericoloso che si annida nel tranquillo villaggio. Senza spoilerare la trama e farmi odiare a vita, aggiungo che nulla in Cyseal è come sembra, quindi, miei cari avventurieri, fate molta attenzione e soprattutto non fidatevi di nessuno!

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”la personalizzazione dei nostri personaggi sarà totale!” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”8302″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]


DOVER CREARE INIZIALMENTE BEN DUE PERSONAGGI CI CONSENTE DI BILANCIARE IL PARTY FIN DALL’INIZIO


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È superfluo dire che il nostro primo impatto con Divinity: Original Sin sia la creazione del personaggio, eppure preparatevi ad una gradita sorpresa!

Larian Studios ha deciso che spesso un protagonista non basta, quindi all’inizio dovremo creare ben due personaggi; confesso che inizialmente la scelta stilistica dei programmatori mi ha stupito, abituato a RPG in cui il nostro party inizia col nostro alter ego per poi eventualmente ingrandirsi.

Oltretutto, se la mia indecisione nel creare un personaggio mi ha sempre fatto perdere tempo prima ancora di iniziare l’avventura, potete immaginare il dramma di questa doppia scelta?

Superato la gradita sorpresa, mi sono dedicato alla creazione del mio primo alter ego; tralascio la parte sull’aspetto fisico e sul sesso, svelandovi che saremo obbligatoriamente umani. Il divertimento nel dare forma al nostro protagonista è la scelta della classe con cui affronteremo l’avventura; la varietà di classi è impressionante, ed affianco a quelle più classiche (come il chierico e il ranger), compaiono alcune nuove idee davvero interessanti. Ogni classe avrà la propria serie di skills e abilità, anche se alcune classi miste potranno beneficiare di un pool di abilità che daranno un senso di multiclasse molto gradevole; fate molta attenzione durante la vostra scelta, perchè durante il gioco sarà difficile poter cambiare l’approccio all’avventura del proprio personaggio, e anche facendolo dovremmo rinunciare a far salire ad alti livelli le nostre abilità!

Avendo la fortuna, in questo caso, di creare già dall’inizio il nostro primo compagno di party, dovremmo tentare di formare un duo complementare, in grado di affrontare la prima mezz’ora di gioco senza altri aiuti. Proprio all’inizio di Divinity: Original Sin affronteremo un primo scontro (onestamente facile) che ci aiuterà a comprendere le dinamiche a turno delle battaglie; subito dopo potremo decidere se proseguire verso la cittadina o indagare sui misteriosi assalitori e entrare in un misterioso dungeon: entrate nel dungeon! Questo labirinto è in realtà il tutorial, inserito come zona giocabile in cui ci verranno impartite delle piccole e divertenti lezioni sul gameplay; sarà in queste grotte che impareremo come aggirare alcune trappole, ci sarà spiegato interagire con l’ambiente circostante e soprattutto come poter gestire in maniera indipendente i nostri personaggi!

Affrontando questa prima esperienza di gioco si denota subito che Divinity: Original Sin è un gioco con una curva di difficoltà piuttosto marcata. Non siamo di fronte a delle sfide insormontabili, ma la nostra pazienza sarà messa a dura prova; le nuove generazioni di gamers abituate a sfide meno impegnative potrebbero arrendersi piuttosto facilmente, ma chi è cresciuto a pane burro e RPG potrebbe finalmente riassaporare il gusto delle avventure di un tempo.

La vera anima del gioco è l’interazione, sotto ogni aspetto. Il gioco non ci metterà mai frecce per indicare dove andare, non avremo mai situazioni dove la X sulla mappa indica dove scavare (nemmeno nelle chiese) e quindi gli indizi e le indicazioni necessarie dovremo cercarli alla vecchia maniera: parlando con tutti! Se ad alcuni può sembrare dispersivo, personalmente trovo che sia un’ottima scelta, in grado di donare al gioco un senso di reale, portandoci a conoscere a fondo il mondo in cui ci muoveremo e i suoi abitanti; questo sistema serve anche a farci scoprire nuove quest, incontrare nuovi potenziali compagni di viaggio e soprattutto a scoprire moltissimo sulla storia dei nostri due protagonisti!

L’interazione non si limita soltanto agli npc, ma si estende anche agli oggetti visibili. In più di un’occasione uno scontro potrà essere risolto lanciando una palla di fuoco verso un barile esplosivo, oppure un vento magico potrà disperdere una nube velenosa; anche le azioni combinate del nostro party (composto da altri due soci) potranno essere pianificate in modo da poter mettere in difficoltà i nostri nemici.

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”La cura dei dettagli dei nostri personaggi è impressionante!” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”8303″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]


IN DIVINITY: ORIGINAL SIN POTREMO INTERAGIRE DAVVERO CON TUTTO CIO’ CHE CI CIRCONDA!


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In un gioco come Divinity: Original Sin l’aspetto più interessante sono però i dialoghi. Recentemente tradotti completamente in italiano, i discorsi che vedremo a monitor sono scritti con profondità e generano nello spettatore una sintonia con i personaggi; anche all’interno del nostro party avremo spesso dei battibecchi, magari quando si tratta di decidere le sorti di un nemico, che potranno essere risolti attraverso una divertente sfida di morra cinese. In base alla vittoria e all’oggetto del contenzioso potremo ottenere o perdere punti di apprezzamento nei confronti dei nostri compagni; la stessa dinamica avviene anche parlando con semplici cittadini o alcuni nemici, quando la nostra vittoria nel mini gioco potrebbe consentirci di godere di uno sconto presso un mercante oppure di evitare uno scontro altrimenti sanguinoso.

Questo aspetto sociale è uno dei tratti più riusciti del gioco, ed è giusto e doveroso dedicare molto del nostro tempo a parlare con quanta più gente possibile. Il rovescio della medaglia è che qualcuno potrebbe lamentare un eccessivo rallentamento nell’avanzare dell’avventura, cosa che potrebbe spingere a saltare dei dialoghi che potrebbero rivelarsi in un secondo momento fondamentali.

Tenete sempre presente che Divinity: Original Sin è un gioco dal ritmo abbastanza lento, molto riflessivo e discorsivo, ma che non vi farà avanzare di livello con frequenza; nella mia prima run del gioco, facendo tutte le quest disponibili nella prima parte di Cyseal, ho giocato per circa due ore e a malapena ho fatto due livelli, e non con tutti i personaggi (ogni avventuriero avrà un proprio avanzamento di livello, infatti); se da un lato la cosa non preoccupa, dall’altro diventa snervante perchè potremmo ritrovarci ad usare per ore sempre le stesse tre combinazioni di abilità! Oltretutto le nuove abilità non si impareranno automaticamente all’avanzamento del livello, ma solo tramite lo studio di appositi libri che si trovano o come loot oppure in vendita presso determinati mercanti, che si faranno pagare profumatamente; è un sistema abbastanza insolito, non spiacevole, ma che costringe il giocatore a fare scelte ponderate, visto che il numero di abilità che possiamo imparare è legato al livello di specializzazione cui fa riferimento l’abilità. Se abbiamo un livello 4 di Geomanzia (magia della terra) possiamo imparare al massimo quattro magie di Geomanzia, il che ci porta a cercare di investire i rari punti abilità che acquisiremo in quel ramo di abilità; da questo potete capire come il creare un multiclasse non sia esattamente la scelta migliore, per quanto possibile.

La parte più classica di Divinity: Original Sin resta il comparto combattimenti. Visuale come da tradizione rigorosamente ortogonale, con il party, i nemici e il terreno di scontro bene in vista, in modo da poter avere comodamente sott’occhio ogni aspetto della battaglia; i combattimenti sono a turni, e in base al valore dell’iniziativa si decide l’ordine di attacco (anche le creature evocate saranno soggette a questo sistema). Studiare il terreno di scontro è fondamentale, data la possibilità di sfruttare l’ambiente a proprio favore; la stessa possibilità viene offerta anche ai nostri avversari, dotati di un IA davvero notevole, anche ai livelli di difficoltà più bassi.

Saper combinare le doti di combattenti dei nostri avventurieri è il segreto del successo, tanto che spesso potrebbe essere preferibile non spendere tutti i punti azione di un personaggio per poterli investire meglio nel turno successivo (magari per usare una skill devastante ma con un alto valore in PA). Bisogna segnalare che nei combattimenti spesso avremo un piccolo difetto, ovvero gli oggetti sul terreno e i contendenti che costringono i nostri personaggi a muoversi in modi suggeriti dal PC in maniera totalmente insensata; questa imprecisione costringe il giocatore a muovere un personaggio a tappe, magari perdendo del tempo prezioso che avremo potuto usare per eliminare dei nemici! Nonostante questo piccolo difetto, mi sento di promuovere a pieni voti il combat system di Divinity: Original Sin, che offre un’esperienza impegnativa ma soddisfacente, anche se spesso gli scontri non ci concluderanno come previsto (e quindi, salvate spesso!).

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”I combattimenti sono vivaci e offrono delle belle animazioni!” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”8304″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]


DIVINITY E’ UN GIOCO DIFFICILE E IMPEGNATIVO, MA SA RICOMPENSARE DEGNAMENTE I GIOCATORI!


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La difficoltà del gioco ha però un suo lato positivo: dei loot meravigliosi! Dopo uno scontro particolarmente impegnativo, alla fine di una quest lunghe ed estenuante ci sarà sempre un bel premio che ci ripaga degli sforzi fatti; Divinity: Original Sin in questo senso accontenta le nostre preghiere dandoci dei premi sia in denaro che in equipaggiamento, in modo da poter rendere sempre più letali i nostri personaggi.

L’inghippo, perchè altrimenti sarebbe troppo facile, è che l’inventario si riempe con una rapidità impressionante , al punto che spesso dovremmo decidere di abbandonare qualche oggetto in favore di qualche altro item più interessante; il consiglio che vi do è di usare spesso il comando per organizzare l’inventario, in modo da avere sempre vicino gli oggetti della stessa categoria (armi, armature, skill e oggetti vari). All’inizio della nostra storia, gran parte degli oggetti trovati saranno fuffa assortita e oggetti molto interessanti ma che useremo dopo qualche livello; nonostante la gioia di avere armature con gli attributi, avremo la rabbia di doverle conservare a lungo prima di usarle e soprattutto dovremo sacrificare qualcosa per conservarle. Per ovviare a questa problematica vi consiglio di portare con voi un compagno con un alto livello di forza, che potrà quindi menare come un fabbro all’occorrenza e passare il tempo libero a farvi da bestia da soma: due utilizzi al prezzo di uno, non è il vostro compagno ideale?

La varietà di loot è una caratteristica del gioco che non scema all’avanzare dell’avventura, ma anzi ci accompagna per tutta la durata del gioco, raggiungendo in alcuni punti dei livelli da sagra paesana che ci faranno impazzire per non abbandonare nulla! Questa ricchezza di contenuti non è una prerogativa dei loot, ma anche delle quest che sono davvero un’infinità, visto che oltre alla principale e alle sue piccole diramazioni, potremo trovarne continuamente di nuove, anche solo parlando con un npc anonimo o esplorando senza meta il vastissimo mondo di gioco.

Ma in un gioco così old style, la grafica è in linea con i nuovi requisiti dei giocatori?

Larian Studios ha lavorato molto sul comparto grafico del suo Divinity: Original Sin, e il risultato è eccelso!

L’interfaccia di gioco è pratica e funzionale, con la barra delle abilità sempre in bella vista e i ritratti dei nostri protagonisti a lato, con la loro salute sempre sotto controllo; anche nei combattimenti la posizione di questi elementi è funzionale, e ci aiuta a gestire sempre con un semplice d’occhio la situazione del nostro party.

La grafica vera e propria è decisamente accattivante; i dettagli sui nostri personaggi sono fenomenali, e la stessa cura è stata estesa anche a tutti gli np che incontreremo sul nostro cammino. Le strutture dei villaggi sono realizzate con attenzione ad ogni particolare, creando dei paesini degni di una cartolina; le foreste, in cui passeremo molto tempo, sono incredibilmente vitali e piene di dettagli, una vera gioia per gli occhi!

I ragazzi di Larian hanno saputo dotare il loro RPG di una vitalità incredibile, investendo non solo nell’aspetto più importante (la storia) ma anche offrendo una piacevole esperienza visiva! Ecco come si deve fare un gioco degno di tal nome, diamine! Dalla giocabilità al comparto audio di grandissimo impatto, sfoderando una longevità incredibile grazie alla lunga trama e ai mods che gli appassionati offrono per aumentare ulteriormente l’alto tasso di contenuti della creature dei Larian Stuodis, Divinity: Original Sin si presenta come un gioco di altissimo livello, ancora una volta un successo nato dal crowfundind e che a breve , dopo esser stato portato nel mondo delle consolle, approderà nuovamente sui nostri monitor con un secondo episodio!

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  • RILASCIATO: 30 Giugno 2014
  • GENERE: GDR
  • RATING: +16
  • SVILUPPATORE: Larian studios
  • PUBLISHER: Larian studios

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