INSIDE OUT – Recensione

10 Ott 2015

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INSIDE OUT: COSA SUCCEDE QUANDO CI ARRABBIAMO O SIAMO FELICI? ECCO LA VERSIONE DEGLI IDEATORI DI INSIDE OUT

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Come funziona la mente umana? Cosa scatena le nostre emozioni? Il creatore di Toy Story, Pete Docter, cerca di darci una spiegazione tutta sua con un film d’animazione senza precedenti.

Tutto gira intorno alla piccola Riley, figlia unica di una giovane coppia. In effetti sarebbe più corretto che tutto gira al suo interno, in quanto la vera storia e le vere decisioni vengono prese dalle personficazioni delle sue emozioni base all’interno della testa.

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UNA VISIONE SCANZONATA MA AL CONTEMPO PROFONDA DEI NOSTRI PROCESSI MENTALI

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Qui c’è una vera e propria torre di controllo che monitora tutto quello che succede a Riley. Al suo interno vi sono le personificazioni di gioia, tristezza, disgusto, paura e rabbia che, tramite l’utilizzo di una console di comando, decidono come meglio affrontare le giornate in compagnia della “loro bambina”. Lo stesso sistema viene applicato anche a mamma e papà con le versioni adulte delle loro emozioni; spesso le conversazioni all’interno della testa dei protagonisti generano parecchia ilarità.

Il film Disney vuole affrontare il tema dell’evoluzione dei sentimenti, del cambio di visione della vita che si viene a creare in ognuno di noi con il passare degli anni. Il concetto secondo cui “ognuno di noi è il frutto dei propri ricordi ed esperienze” è come se venisse gridato e ribadito durante tutta la proiezione. Ci rendiamo inoltre conto di quanto semplice ma anche fragile sia la serenità di un bambino e di quanto poco ci voglia a comprometterla minando così i capisaldi del suo equilibro.

Vedremo così la visione di una Riley da piccolina, con la prevalenza di ricordi dominati dalla gioia, lasciare spazio ad una ragazzina di dodici anni con ricordi dominati dal disgusto e dalla rabbia per poi scoprire dei nuovi sentimenti che sono il prodotto di due emozioni base combinate insieme.

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”La console di comando di Riley” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”8691″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]

Come abbiamo già detto, per tutto il film l’azione si estenderà anche ai piccoli abitanti nella mente dei protagonisti che non mancheranno di strapparci più di un sorriso (i miei preferiti restano gli “inquilini” della testa del papà). Ci sarà la piccola gioia, sempre positiva, cercare di farsi in quattro per riuscire a tirare su il morale della piccola Riley nonostante il trasferimento non del tutto digerito dalla bambina. E qui assistiamo ad un altra perla: durante l’avventura gioia e tristezza vengono catapultate fuori dalla torre di controllo per errore ed ecco comparire una Riley apatica che non prova più nè gioia né tristezza ma solo rabbia, disgusto e paura. La cosa fantastica è che il tutto è orchestrato alla perfezione tanto da quasi farcelo sembrare plausibile!

Forse, come accade spesso in molti “cartoni di ultima generazione”, i più piccoli non riusciranno a cogliere proprio tutte le sfumature del caso ma ciò non toglie che risulterà per loro divertente vedere i buffi esserini nella testa delle persone azzuffarsi tra loro per difendere i diversi punti di vista.

Ovviamente, senza dovervi “spoilerare” poi troppo immaginerete che, trattandosi di un film Disney, il tutto non possa che risolversi al meglio per la nostra protagonista che imparerà, assieme ad i suoi piccoli “manovratori”, a dominare emozioni nuove e mai incontrate prima e che, a volte, un bel pianto liberatorio non può che fare bene.

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INSIDE OUT NON MANCHERÀ DI EMOZIONARE ANCHE I PIÙ GRANDI RENDENDOLO UN TITOLO ADATTO A TUTTA LA FAMIGLIA

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Inside Out sembra quasi una sorta di spiegazione per grandi e piccini di quello che scatta nella mente delle persone quando sono indecisi o non sanno cosa fare. Rabbia altro non è che la nostra parte impulsiva ad esempio, reagisce in modo impetuoso ad ogni stimolo e sarebbe facile capire cosa accadrebbe se tutte le persone fossero dominate da quel sentimento. È inoltre interessante notare come la mamma venga abbia al “comando della squadra” la tristezza al posto della rabbia, come quasi a voler dimostrare che, se ben somatizzata, può essere una fonte di saggezza. Lo stesso dicasi per il papà dove, quasi come il comandante di una fregata, troviamo la personificazione di rabbia impartire ordini all’equipaggio.

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Da sinistra Tess Masazza e Lodovica Comello al Giffoni Film Festival di quest’anno” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”8693″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]

Una cosa da sottolineare è la presenza di alcuni doppiatori d’eccezione. Sono stati scritturati infatti, per la versione italiana, noti Youtubers come Tess Masazza nei panni di Disgusto, Frank Matano (a cui ormai il ruolo di youtuber va un po’ stretto) nei panni di rabbia, Diana del Bufalo nei panni di tristezza ed infine Dexter nei panni di paura. Gioia, la coprotagonista assieme a Riley, ha invece la voce di una star italiana molto amata dai bimbi di tutto il mondo, ovvero Lodovica Comello conosciuta dai più piccoli come Francesca, personaggio della nota serie argentina Violetta, sempre prodotta da mamma Disney.

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  • RILASCIATO: 2015
  • GENERE: Animazione
  • DURATA: 94 Minuti
  • REGIA: Peter Docter, Ronnie del Carmen
  • SCRITTO DA: Peter Docter, Ronnie del Carmen
  • PRODOTTO: Disney Pixar Animation Studios

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