QUATTRO PAROLE CON LUIGI BIGIO CECCHI – Intervista

28 Set 2015

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VI PRESENTIAMO IL PAPÁ DI DRIZZIT: LUIGI BIGIO CECCHI

[/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_separator color=”custom” border_width=”4″ accent_color=”#dd3333″][vc_custom_heading text=”Partecipare ad una fiera di fumetti e giochi è il massimo per un nerd, non neghiamolo!
Poter assistere ad eventi, camminare in mezzo a chi condivide le nostre stesse passioni è una sensazione unica, ci permette di godere della nostra passione senza temere il giudizio di chi ci giudica “strani” o “fissati”.
Se poi riusciamo a partecipare ad una manifestazione che muove i suoi primi passi, è ancora meglio; a noi di Nerdgate è successo lo scorso week end, quando siamo riusciti a girare per lo splendido cento storico di Albenga, invaso per tre giorni da Albenga Dreams, la nuova convention dedicata a fumetti e cosplay che ha animato la cittadina ligure.
Durante il nostro girovagare per i caruggi, tra un dolce e un apprezzamento per un cosplay ben fatto, abbiamo avuto modo di incontrare uno dei disegnatori più noti del panorama italiano, Luigi Cecchi, meglio noto come Bigio.” font_container=”tag:p|font_size:18|text_align:justify|color:%23777777″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Condensed%3A300%2C300italic%2Cregular%2Citalic%2C700%2C700italic|font_style:300%20light%20regular%3A300%3Anormal” css=”.vc_custom_1443451667285{margin-bottom: 25px !important;}”][vc_single_image image=”8117″ img_size=”full” alignment=”center” style=”vc_box_outline” onclick=”img_link_large”][vc_column_text]Per i pochi che non conoscono l’arte di Bigio, stiamo parlando dell’autore di Drizzit, il fumetto comico che narra le storie dell’elfo oscuro Drizzit e dei suoi compagni, in un mix di ironia e avventura; ma Bigio, prolifico come pochi, ha regalato ai suoi fan anche lo splendido The Author, in cui mostra il rapporto tra un autore di fumetti in crisi e la sua musa ispiratrice.
Le strisce disegnate da Bigio sono disponibili giornalmente su Facebook alla pagina di Drizzit, mentre per The Author dobbiamo aspettare la domenica (Bigio nemmeno si riposa il week end!).

Incontriamo Bigio nell’area game allestita all’interno di Albenga Dreams dalla fumetteria Lo Stregatto di Imperia, accompagnato da Andrea Chiarvesio (co-autore del gioco di carte di Drizzit); sarò onesto, intervistare qualcuno è sempre una scommessa, non sai mai come iniziare il discorso e speri sempre di non fare qualche domanda fuori luogo.
Con Bigio, invece, è stato subito un divertimento; dall’intervista si è passati ad una chiaccherata piacevole, resa semplice anche dalla sua simpatia e dalla sua ironia.[/vc_column_text][vc_single_image image=”8084″ img_size=”full” alignment=”center” style=”vc_box_outline” onclick=”img_link_large”][vc_custom_heading text=”D: LA PRIMA DOMANDA, CHE TI FARANNO TUTTI: COME E’ NATA L’IDEA DI DRIZZIT?
B: Ma dai davvero mi fai questa domanda? (risata) Allora la prima cosa da dire è che Drizzit non è la parodia dei libri di Salvatore! Molti dei lettori che si accostano a Drizzit tramite la pagina Facebook dell’amico credono sia così, alimentando un nutrito malinteso; quando ho ideato il party iniziale di Drizzit ogni personaggio era la presa in giro di un personaggio fantasy, Katy era la parodia del ladro, Dotto era preso dai nani di Biancaneve…e Drizzit in effetti arriva dalla lettura di Salvatore, ed essendo il protagonista ha dato il nome al fumetto, e da lì nasce il malinteso! In realtà mi ispiro a diversi elementi del fantasy e li inserisco nel fumetto e li parodizzo; l’unica vera citazione di Salvatore è nel passato di Drizzit (e in qualche personaggio inserito qua e là), anche perchè venendo da un passato di scrittore preferisco parodiare i personaggi ma usare storie mie!

D: L’IDEA DI PUBBLICARE UNA STRISCIA QUOTIDIANA SU FACEBOOK E’ INNOVATIVA, COME HAI MATURATO QUESTA SCELTA?
B: All’inizio Drizzit nasce un po’ per noia, in un periodo in cui appena terminata l’università avevo un negozio di fumetti, in cui non mi piaceva stare e per vincere la noia avevo comprato una tavoletta grafica e avevo iniziato a disegnare. Al momento ho pensato che un modo per fare un fumetto non troppo impegnativo è la striscia, che nasce per essere pubblicata quotidianamente e l’autore ha quindi a che fare con esigenze di sintesi grafica; ho scelto di farmi le ossa su questo tipo di fumetto, contando che i primi tempi mi dicevo “cavolo per questa striscia ci ho messo un’ora “ e facevano pure schifo, mentre ora impiego lo stesso tempo ma sono leggermente migliori di quelle di un tempo! Considera che mi son andato a informare su come produrre in poco tempo una striscia, come usare il copia e incolla ad esempio, come dare la possibilità di leggere ogni episodio autonomamente senza necessità di conoscere le strisce precedenti per capire la singola uscita.

D: HO NOTATO CHE HAI UN RAPPORTO MOLTO STRETTO CON I TUOI FAN, INTERAGISCI MOLTO CON LORO SIA SULLA PAGINA DI DRIZZIT CHE SU QUELLA DI THE AUTHOR, MANTENENDO UNA CERTA CALMA ANCHE CON CERTI PERSONAGGI OSTILI. COME CI RIESCI?
B: In realtà mi son imposto fin dall’inizio di disegnare come lavoro, e mi sono detto che una parte fondamentale del mio quotidiano dovesse essere interagire con la gente su Facebook, altrimenti non si va da nessuna parte; considera che non avevo studiato come emergere, non c’era nessuno esperto di marketing che mi consigliava, mettevo i miei disegni su internet, vedevo il lettore che commentava e lì per lì ho ritenuto giusto rispondere. In molti mi dicono “ma chi te lo fa fare, lascia perdere”, però me lo son dato come obiettivo, mi son detto che se voglio fare un fumetto di questo tipo devo passare almeno due ore su Facebook per leggere e rispondere ai feedback; ad esempio ora ho aperto un profilo anche su Ask per rispondere alle domande dei curiosi, accidenti ora forse mi ha preso un po’ troppo la mano! Pensa che molti sono sorpresi che io risponda, alcuni commentano ferocemente convinti che non avranno una risposta, e invece io son lì in mezzo!

D: VISTO CHE DISEGNI THE AUTHOR, MI PARE OBBLIGATORIO CHIEDERTI COME VIVI L’ISPIRAZIONE!
B: The Author nasce più che altro per parlare delle Muse, anche perchè ho scoperto che nessun autore ha mai usato le Muse come protagoniste, ma solo come comparse, come ha fatto Neil Gaiman; io non ho problemi di ispirazione come il personaggio, ma anzi lo ho creato perchè avesse dei differenti problemi rispetto a me. Pensa che io soffro di logorrea creativa, mi devo imporre degli orari o rischio di andare ad oltranza, ma lo facevo anche da bambino coi Lego; non mi è mai successo di vagare per la stanza o per un bosco, se mi dicono “dai, fammi un nuovo fumetto” io sono capace di ripensare ad un’idea che avevo accantonato in precedenza e svilupparla!

D: ORA UNA DOMANDA SERIA…HAI RECENTEMENTE PARTECIPATO ALLA SFIDA DELLA 24 ORE, DISEGNANDO “SECONDO NATURA”,UN FUMETTO DI 24 TAVOLE CHE AFFRONTA TEMI ABBASTANZA SERI. E’ STATA UNA SCELTA CORAGGIOSA, TI HA ANCHE ATTIRATO ALCUNE CRITICHE, MA COME E’ NATA QUESTA SCELTA?
B: Qui ci sono due precisazioni! In realtà non ho fatto un fumetto che parla dei temi che compaiono nel fumetto; più che altro tema viene usato per dare una caratterizzazione al personaggio, il tema vero del fumetto è un altro, che in pochi hanno colto, e che molti hanno perso! Il vero tema compare nella tavola del paramecio, quando viene spiegato che solo l’uomo nel mondo animale ha la possibilità di definire la propria esistenza: ecco il senso di “Secondo Natura”! Devi trovare un modo per realizzare te stesso! Visto che l’uomo può dare un senso alla propria vita, perchè non farlo? Attenzione, io di solito parlo di questi temi ma non nei miei fumetti, nelle mie cose personali, anche perchè la gente nei fumetti perde certi aspetti; se leggerai la mia raccolta di racconti in uscita, edita da Del Vecchio, vedrai che invece lì affronto certi temi con più decisione

D: IL NOSTRO PORTALE SI CHIAMA NERDGATE, SEI APPASSIONATO DI ZELDA E UN FAN TI HA APPENA REGALATO UN’OCARINA, A QUESTO PUNTO MI DEVI DARE UNA TUA DEFINIZIONE DI ESSERE NERD!
B: Gestisco con degli amici una ludoteca a Bracciano, e ho discusso spesso sul significato di Nerd. In Italia ha una sua dignità diversa dalla sua origine; essere nerd esprime una passione, un interesse! Esprimere un interesse da segno di vitalità, secondo me il 50% della popolazione non ha interessi o passioni, vive meccanicamente, si butta da un giorno all’altra. Hai mai incontrato una persona che si alza, va al lavoro, torna a casa, va a dormire e si risveglia la mattina? Gente che ti dice “nella vita trovato ho una famiglia, ho fatto dei figli…“ ma lo fa anche l’orango! (anche se Andrea Chiarvesio ha obiettato che l’orango è un passo avanti perchè non deve lavorare!) Il nerd ha una marcia in più, ha una passione, esprime una certa cultura!

Aver parlato con Bigio è stato divertente, ci son stati due o tre episodi esilaranti durante la nostra chiaccherata che hanno aiutato anche il sottoscritto a lasciarsi un po’ andare; Andrea Chiarvesio ci ha allietato con la sua disquisizione sul valore del caffè e la sua nobiltà, ma soprattutto ha realizzato una caricatura di Bigio, in cui l’autore di Drizzit sembra il gemello di Will Weathon!

Se vi siete incuriositi al lavoro di Bigio, vi consiglio di cercarlo subito su Facebook, sia alla sua pagina personale che a quella di Drizzit e The Author; non dimenticate di dare un’occhiata anche al divertente gioco di carte di Drizzit e al gioco di ruolo tratto dal fumetto (di cui parleremo presto!).” font_container=”tag:p|font_size:18|text_align:justify|color:%23606060″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Condensed%3A300%2C300italic%2Cregular%2Citalic%2C700%2C700italic|font_style:300%20light%20regular%3A300%3Anormal” css=”.vc_custom_1443517426796{margin-bottom: 25px !important;}”][vc_single_image image=”8087″ img_size=”full” alignment=”center” style=”vc_box_outline” onclick=”img_link_large”][/vc_column][/vc_row]

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