MANGA TOP5: LE 5 SIGLE ITALIANE PIÙ RIUSCITE

SIGLE EPICHE? ECCO LE MIEI 5 PREFERITE!

Davide Fia 22 Ott 2016

Sigle belle ce ne sono tantissime! Il mercato delle canzoni per bambini in passato era una forza straordinaria che ha sfornato dei veri capolavori. Cristina d’Avena, Vincenzo Draghi, Giorgio Vanni, Manga Boys, Marco Destro e tanti altri, in pochi minuti di sigla avevano il compito di farti entrare nel cuore e nella mente un cartone animato…e cavolo se ci riuscivano! Chi con melodie dolci e allegre, chi con basi elettroniche o dance, ognuno di questi artisti, con stili vocali e ritmici diversi, ci ha fatto appassionare. Le sigle erano la cosa che più aspettavi di un cartone, ti emozionavano, ti facevano cantare ed alcune ballare, infatti passano gli anni ma alcune sigle non passano mai di moda. Purtroppo questo mercato è stato stroncato, ritenendo che le sigle originali fossero migliori (e costassero meno per essere chiari), i fan del Sol Levante esplodettero in un esultanza folle per le sigle originali di Death Note o Naruto…mah…vorrei solo ricordare che il Giappone non è rinomato per la musica o il canto…ma vabbè i puristi degli anime sono così.
Una grossa perdita qualitativa! Non trovo altre parole per definire questa scelta, ad ogni modo io ne ho scelte 5 e sottolineo che queste 5 sono le MIE preferite. Volendo restare nel mondo delle “manga top” ho ristretto il campo a quei cartoni che guardavamo sulle nostre TV , con la restrizione che fossero anime tratti da manga. (altrimenti una top 50 non sarebbe bastata!)

Ecco a voi il risultato di questa selezione, nella mia top 5:

5 – “GURU GURU IL GIROTONDO DELLA MAGIA”

Anime che andava in onda su RAI 2, prevalentemente la mattina, era la trasposizione del manga “Mahōjin Guru Guru”. Shonen di nicchia, era una sorta di parodia dei giochi di ruolo con ambientazione fantasy, che erano un must per quegli anni (1993). La sigla è una bomba! Incarna lo spirito della serie: veloce, allegra, un pò folle, in questo mondo concitato tra level up dei personaggi, magie ed evocazioni con quella dose di “Aniparo” (non perdetevi, prossimamente, la seconda parte del “Fantastico Mondo dei Manga” per sapere cosa significa!) che strappa sempre una risata a chi guarda. Quando si cercava di centrare l’obbiettivo con una sigla, i Manga Boys non si tiravano indietro e infatti, grazie alla loro genialità e accuratezza nella composizione di questa sigla, a noi è rimasto un bel ricordo di una serie che non aveva grosse pretese se non quella di farti ridere e passare una ventina di minuti in spensieratezza.


4 – “I CAVALIERI DEL DRAGO”

4° posto per questa sigla dall’intensità incredibile, cantata dal grandissimo Giorgio Vanni. “Doragon Kuesuto: Dai no Daibōken” meglio conosciuto in Italia come “Dai: la grande avventura” o anche, grazie alla serie su Italia 1, “I Cavalieri del Drago”. Lo shonen di  Riku Sanjo e Yuji Horii, che merita assolutamente di essere almeno visto, ci faceva immergere nel mondo di “Dragon Quest” dal quale si ispirava. La narrazione della trama infatti era ambientata nello stesso Universo della famosa saga video-ludica e manteneva i criteri della stessa, ogni personaggio apparteneva ad una classe e poteva fare determinate cose. La sigla, con la sua base ritmata e il suo coretto iniziale, ci calava già in un mondo magico fatto di cavalieri e mostri strani. Il testo di Giorgio Vanni è semplice e preciso, dandoci già l’idea dell’avventura che stiamo per vedere e per vivere insieme al piccolo Dai (in italiano Tom…WTF???).


3 – “DRAGONBALL”

Era impossibile non inserirla! La prima sigla, del primo arco narrativo è quella che in assoluto mi è piaciuta di più. Il manga di Toriyama è sicuramente uno dei più conosciuti in assoluto e non ha bisogno di grandi presentazioni. Anche questa sigla è di Giorgio Vanni, la potenza di alcuni passaggi è fenomenale (…seeeeegui il tuo sentiero, sei un guerriero Dragonbaaaaaaalll…), impossibile mettersi seduti ad ascoltarla senza cantarla insieme all’autore. La prepotenza con cui ti entra nelle orecchie è data anche dalla scelta di Vanni, di mettere alcune parti in inglese che a mio avviso potenziano la profondità e l’intensità della sigla. Il beat di sottofondo è un classico alla Vanni, molto verso il genere dance di quegli anni con la cassa che “spinge” per tutta la durata della canzone. Sensazionale!


2 – “GALAXY 999″

Inutile! Gli Oliver Onions riuscivano a conciliare un bel testo, con dei vocalizzi veramente spettacolari. Sono loro infatti gli autori di questo capolavoro, ma non solo li ricordiamo per le canzoni di molti film della coppia Bud Spencer e Trence Hill come “Continuavano a Chiamarlo Trinità” o “Dune Buggy” o “Bulldozer”, ma anche per altre sigle di anime storici come “Rocky Joe” o “Ryu: il Ragazzo delle Caverne”. Insomma non proprio dei novellini! La sigla di Galaxy 999 è bellissima, il falsetto che ti fa venir voglia di provare a cantarla è coinvolgente, il testo che racconta in sunto quella che sarà la trama generale è geniale. Non potevano scegliere di meglio per questa trasposizione di “Ginga Tetsudō Surī Nain” conosciuto da noi come “Galaxy 999”. Essendo uno shonen drammatico, a mio parere, la scelta di queste musiche tranquille e calde, di questa voce melodiosa senza forzature è stata vincente. La sigla ti presenta il clima, triste e malinconico della trama senza essere una nenia fastidiosa. Un mix vincente per un manga che ha fatto storia!


1 – “UN’INCANTESIMO DISCHIUSO TRA I PETALI DEL TEMPO PER RINA”

Ok! Chiunque abbia optato per questo titolo ha dei seri problemi. “Sureiyāzu” meglio conosciuto come “The Slayers” è una serie di manga, light novel e anime data alla luce da  Hajime Kanzaka. La prima uscita non fu come manga, ma come light novel. Successivamente arrivò il manga e infine l’anime che tutti conosciamo (o quasi). Nonostante il ridicolo titolo italiano per cui siamo stati “perculeggiati” dal mondo, la sigla è maledettamente epica, la voce di Cristina D’Avena calda, melodica ed avvolgente viene enfatizzata da musiche grandiose, con tratti che ricordano qualche opera lirica famosa. Un incrocio tra una ballata medievale e un’opera teatrale, il coro di bambini alternato al coro maschile crea una profondità mai raggiunta da nessuna sigla, i suoni arpeggiati e flautati sul cantato della D’Avena si contrappongono a quelli più scanditi e ritmati del coro maschile, insomma epicità allo stato puro. Una prima posizione che non avrei potuto dare a nient’altro poiché è la sigla in assoluto che ho sempre preferito e che apriva il meraviglioso pomeriggio di Bim Bum Bam, che bei ricordi!

Questa Manga Top 5 non è stata facilissima, tante altre sigle di altrettanti anime tradotti erano bellissime ed epiche, come potete notare non sono andato a recuperare gli anime che davano su TV di nicchia, altrimenti diventava impossibile fare una Top 5, sono rimasto sulle reti nazionali (si anche Galaxy 999 ci è arrivato, seppur tardi, su RAI 2). Nella speranza di aver fatto riaffiorare bei ricordi o suscitato curiosità per manga/anime che non conoscevate, mi piacerebbe sapere quali sono le vostre sigle preferite. Quindi nei commenti fatemi sapere cosa ne pensate della mia e quali sono le vostre più belle sigle di sempre. #staytuned

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