NATHAN NEVER SPECIALE 27 “GLI SPIRITI DELLA TERRA” – Recensione

NEL NUOVO SPECIALE, NATHAN E LEGS DOVRANNO PROTEGGERE UN DIPLOMATICO, MA SOPRATTUTTO DIFENDERE LO SPIRITO DELL'AFRICA 

15 Dic 2016

Non è la prima volta che il nostro agente Alfa si avventura nel continente africano, o che l’aspetto mistico della natura si inserisce nelle trame delle storie di Nathan. L’ambiente e il suo rispetto sono parte del DNA di Nathan Never, retaggio di una cultura appresa da suo padre Alex, come ben sa chi segue la saga; in questo ventisettesimo speciale, il rapporto tra Nathan e la natura diventa un aspetto cruciale, quasi mistico, grazie ad una trama che riesce a conciliare l’anima futura della serie con l’attualità, con il fenomeno della caccia scriteriata che sta conducendo diversi animali verso l’estinzione, una pratica che si cerca di fermare anche tramite la distruzione di tonnellate di avorio in atti simbolici, come lo scorso aprile in  Kenya. Alessandro Russo crea una storia che parte proprio da questa condanna al mondo della caccia, arricchendola di una spiritualità che ben si richiama alla sfera africana.

In Gli spiriti della Terra, Nathan e Legs sono incaricati di proteggere un senatore della Federazione, Calthorpe, inviato in Washili per tentare di porre fine al massacro della popolazione, vittima di una guerra fra due diverse fazioni Banthoo, comandante dal Generale M’Gombo e dalla generalissima Emariabe. L’interesse della Federazione non è solo umanitario, ma ci sono grossi interessi dietro l’invio di Calthorpe; lo stesso senatore, riconosciuto come un abile diplomatico, è un personaggio deprecabile, altezzoso, uno dei quegli uomini bianchi che vede l’Africa come una riserva di caccia, in cui tutto il resto non ha altra funzione che servire la propria presunta superiorità.

Ovviamente il forte idealismo di Nathan e Legs mal si sposa con la visione cinica di Calthorpe, un modo di vedere il mondo che può anche trovare spazio all’interno di ambasciate e stanze della politica, ma che non può comandare nel mondo selvaggio della natura, come scopriranno tutti i protagonisti di questo stupendo albo.

Russo riesce a creare una trama che riesce a mettere a confronto i due mondi, quello selvaggio e quello cosiddetto civilizzato, mostrando la vera anima di entrambi. La spiritualità animista del personaggio del vecchio boschman, la sua presenza discreta e costante nelle pagine è il vero punto di forza dell’albo; è un dettaglio calzante, l’elemento che lega tutti i personaggi in modo sottile, quasi sia la voce narrante che ci racconta la vicenda. Gli spiriti della terra ha un tono che ricorda Esopo, quando associava difetti e pregi umani agli animali; Russo segue questa strada, tutto viene ricondotto alla vita animale, perfino i robot da guerra hanno fattezze animali. Il mito del Magmooth diventa l’incarnazione stessa dell’anima dell’Africa, selvaggia e indomita, che tenta di sopravvivere in un mondo ormai spietato, pronta a lottare da sola, ma che spera ancora di avere l’aiuto di spiriti affini, come quelli di Nathan e Legs.

Perfetta anche la caratterizzazione dei personaggi, sia i comprimari di questa storia, che i protagonisti della serie; Nathan mostra una stupenda profondità, il suo animo idealista (spesso ridicolizzato da Calthorpe) è in piena mostra, così come le fragilità di Legs non vengono nascoste ma esaltate, senza indebolire la collega di Nathan, ma anzi rendendola ancora più vera e, per assurdo, forte. Protagonista silenzioso e sempre presente è, però, l’Africa, non solo per la sua fauna vessata, ma per la sua umanità violenta, dove pochi assetati di potere guerreggiano sulla pelle di popolazioni inermi e viste come carne da macello per un grammo di potere in più.

I disegni sono opera di un trio composto dallo stesso Russo, da Riccardo Chiereghin e Francesca Palomba. Questo lavoro corale mostra un’Africa indomita, selvaggia, in cui i personaggi si muovono in modo perfetto; ottime le scelte delle inquadrature, a volte quasi dal taglio cinematografico e sempre comunque in grado di mostrare le emozioni dei personaggi tramite pose e primi piani intensi. Ottimo l’utilizzo del contrasto bianco/nero, specie nel ritrarre la natura e nelle tavole in cui si cerca di trasmettere l’elemento spirituale della storia.

La copertina ad opera di Roberto de Angelis racchiude in pieno il cuore della storia, sia mostrando la determinazione di Nathan nel salvare lo spirito dell’Africa, che l’emozionante schieramento di animali che si oppongono alla brutale violenza di chi non comprende il massacro che sta compiendo.

CONCLUSIONI: L'appuntamento con Nathan ora è per il 17 di questo mese, quando nuovamente accompagnato da Legs dovranno ritrovare dei giovani in pericolo nell'albo I figli della violenza.

VOTO FINALE: 7.5

SCHEDA FUMETTO

  • DATA RILASCIO: 15.12.2016
  • SOGGETTO: Alessandro Russo
  • SCENEGGIATURA: Alessandro Russo
  • DISEGNI: Alessandro Russo, Riccardo Chereghin, Francesca Palomba
  • COLORI:
  • CASA EDITRICE: Sergio Bonelli Editore
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