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RELIC: UN MANIPOLO DI EROI A PROTEZIONE DELL’IMPERIUM
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Relic è per Warhammer 40k quasi un ritorno alle origini; decenni fa l’universo di Games Workshop era approdato nel mondo dei board games con Space Quest, una chicca che ancora oggi avrebbe molto da dire!
Ritrovare quindi space marines e compagni in un board game come Relic è quindi una gioia; basandosi sul sistema di gioco di Talisman, alla FFG sono riusciti a trasportare le dinamiche dell’universo bellicoso di Warhammer 40k in un board game davvero divertente, esperimento già tentato e riuscito con titolo come Horus Heresy e Rogue Trader!
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COMBATTERE NEL 41ESIMO MILLENNIO CON SPACE MARINE, IMPERIAL GUARD, CORSARI… E DADI!
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Il primo passo in Relic è selezionare uno dei personaggi a nostra disposizione. La scelta è davvero ampia e vengono messi a nostra disposizione esponenti di ogni fazione dell’Imperium; si passa dallo Space Marine degli Ultramarine al Commissario della Guardia Imperiale, cui possiamo affiancare una Badessa delle Adeptas Sororitas o un forzuto Ogryn. Sono solo alcuni dei nostri possibili alter ego, un aspetto che rende Relic vario ed intrigante; se da un lato ci consente di prendere familiarità con un personaggio e usarlo sempre per essere forti, dall’altro ci mette anche in condizione di variare per sperimentare nuove tattiche. Questo è possibile perchè ogni scheda personaggio presenta delle particolari opzioni, dei tratti caratteristici che sono i punti di forza del nostro eroe; se tutti hanno come parametri Forza, Volontà, Astuzia, Vita, ognuno avrà un valore prestabilito che viene equilibrato dalle proprie skills, sempre comunque in linea con i dettami dell’universo a cui appartiene Relic.
La peculiarità di saper riproporre su tavola gli aspetti che conosciamo dei vari personaggi è entusiasmante, specialmente per chi ha passione per l’universo di Warhammer 40K; personalmente ho adorato combattere con il Commissario e lo Space Marine, mentre il buon D-Legion si è rivelato un perfetto messo dell’Ordo Assassinorum!
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Una volta scelto il nostro personaggio non ci rimane che iniziare il nostro epico scontro.
Le nostre pedine saranno dei meravigliosi busti raffiguranti il nostro personaggio, e si muoveranno su un tabellone diviso in settori; non potete immaginare quanto sia bello il terreno di gioco, ogni casella riporta un disegno a tema realizzato alla perfezione, facendo respirare in pieno l’aria del 41esimo millennio.
Naturalmente dovremo esser pronti a confrontarci con nemici di tutto rispetto: Orki, Tiranidi e Eldar! La presenza di avversari viene realizzata tramite i mazzi delle carte minaccia, che sono tre (rosso, giallo e blu); ogni colore tende a presentare per lo più minacce legate al valore di riferimento (rosso forza, giallo astuzia e blu volontà), in modo da fare capire al giocatore quale tipo di scontro lo attende, e se il proprio personaggio avrà vita facile o meno. Classico esempio, l’Ultramarine tende a essere più portato per lo scontro fisico (forza), quindi tra una casella con minaccia rossa e una con carta gialla sarebbe più adatta la prima scelta!
Le battaglie avvengono coi dadi, con un tiro per il giocatore ed uno per l’avversario, i cui valori si sommano al numero iniziale dato dal valore della caratteristica della carte nemico; interessante l’introduzione del tiro esplosivo (il 6), che consente di tirare un altro dado e di sommare il valore ai propri punti di attacco. Il numero di tiri esplosivi non ha un limite, si può ritirare ogni volta che si realizza un 6 (per alcuni personaggi come Badessa o Cecchino Mezzuomo vale anche il 5); con questo sistema anche personaggi apparentemente deboli possono avere una minima chance di abbattere nemici di tutto rispetto! Quindi se lo Space Marine (5 forza) attacca un Orco il cui valore iniziale di forza è 4, l’Ultramarine e l’Orco aggiungeranno ai propri valori i risultati dei propri dadi; in caso di pareggio, tutto rimane invariato, se l’Orco vince lo Space Marine perde una vita, ma se a vincere è lo Space Marine l’orco sconfitto diventa un suo trofeo. I trofei sono i nostri punti esperienza; ogni qualvolta il valore delle carte trofeo in nostro possesso da come somma 6, abbiamo conquistato un livello, per un massimo di 12 livelli!
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Nel nostro peregrinare in Relic dovremo anche compiere delle missioni, che ci verranno assegnate durante il gioco e che sono da completare per ottenere delle reliquie; gli incarichi sono vari (dallo sterminio di un nemico alla vittoria contro una razza) e una volta completate sono usate dal giocatore per accumulare abbastanza credito per riscattare una reliquia, oggetto che da dei bonus e che spesso è la sola condizione per poter accedere al riquadro centrale, dove si completa la partita.
Nella nostra dura battaglia avremo anche a disposizione delle carte potere (attivabili secondo rigide regole, o che possiamo barattare come carte movimento all’occorrenza), delle carte risorse (come armi o armature che danno dei bonus); la varietà in Relic è una regola, le combinazioni possibili sono davvero tante e tutte ben strutturate, adattandosi alla perfezione al tipo di personaggio che stiamo interpretando.
Uno degli aspetti più intriganti di Relic è la presenza delle carte corruzione, un mazzo in cui vengono inseriti i Poteri Perniciosi, ovvero gli interventi (negativi) del Chaos; un numero elevato di carte corruzione può anche portare alla morte del nostro personaggio! Ma la morte non deve essere perenne; una volta esauriti i punti vinta, il giocatore può scegliere se ricomparire nella casella ospedale (con la perdita di ogni bene in proprio possesso) o se scegliere una nuova carta personaggio con cui rientrare in gioco!
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UN GIOCO INTENSO E RICCO DI OTTIMI SPUNTI, REALIZZATO ALLA PERFEZIONE SIA NELLA DOTAZIONE CHE NEL GAMEPLAY, MA CHE RICHIEDE UN PO’ TROPPO TEMPO PER UNA PARTITA
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Relic ha un grosso difetto: la lunghezza! In base a quale missione finale verrà selezionata, sarà necessario entrare nei giri più interni del tabellone di gioco con un personaggio bello massiccio, il che si traduce in molti combattimenti e quindi parecchio tempo passato nelle zone esterne della plancia di gioco.
Di sicuro per partire rapide non conviene affidarsi a Relic, gioco che richiede tempo (e spazio!) per essere apprezzato e goduto appieno. Il fattore livello è direttamente legato alla sfida, in quanto spesso già intorno al 6-7 livello si può iniziare a migrare verso il bersaglio centrale; la tentazione è però quella di far livellare il nostro personaggio il più possibile, allungando di parecchio i tempi di gioco.
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Relic rimane comunque un gioco ottimo, forse un po’ più indicato per chi ha già una minima dimestichezza con il mondo di Warhammer 40K; per i neofiti certi limiti di alcuni personaggi possono sembrare assurdi, specie se associati con il corpus delle regole, che ad una prima sessione di gioco possono sembrare piuttosto macchinose. In realtà dopo poche partite il gioco appare decisamente più rapido e divertente, anche se ha la piccola pecca di non offrire alcuna interazione fra i giocatori!
Nonostante il prezzo non proprio basso (ci aggiriamo sui 60 €), l’acquisto di Relic è comunque da prendere in considerazione (compresa l’espansione Nemesi), visto l’ottimo risultato in fase realizzativa, la disponibilità in lingua italiana e la coinvolgente giocabilità del titolo!
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