Davide Fia Videogames 16 Feb 2017
Eccoci qua con il nuovo capitolo della serie Sniper Elite, arrivato ora al suo quarto capitolo. Chi conosce la serie sa benissimo la storia “travagliata” che ha avuto nei confronti del mercato. Rebellion infatti quando fece uscire il primo capitolo, floppò parecchio: il gioco non era un granché e la critica lo stroncò subito a causa delle meccaniche di gioco molto povere e di altre caratteristiche mal congegnate. Successivamente al primo flop, annunciarono che avrebbero rivisitato il gameplay nel secondo capitolo: altro flop clamoroso. Sniper Elite 2 fu di nuovo una sconfitta per Rebellion che vide la sua creatura ancora una volta schiacciata dalla critica e dal poco impatto sul mercato videoludico. Il gioco, che è sempre voluto restare nella nicchia, trova la resurrezione con Sniper Elite 3 che, seppur mantenendo limitazioni meccaniche, riesce ad immergerci nella vita “reale” di un cecchino durante la Seconda Guerra Mondiale.
Sniper Elite 4 è il proseguimento naturale del terzo capitolo e rimane, infatti, sugli standard risollevati del suo predecessore. Un mix di stealth, sniping, sparatorie e combattimenti con i carri, dalle meccaniche sicuramente alla lunga ripetitive ma in un insieme molto più armonioso e interessante da giocare. Gli obbiettivi come sapete sono molto facili da trovare, ma molto difficili e impegnativi da eliminare. Apprezzabile l’impegno di Rebellion, che dopo due sconfitte non getta la spugna, alza la testa e porta a casa una vittoria con Sniper Elite 3, ma soprattutto siamo felici di constatare che una vittoria al team non è bastata, ma che abbia voluto spingersi oltre, continuando a migliorarsi per “regalarci” un titolo delizioso e vincente sotto molti punti di vista. Un esempio di tenacia sicuramente da imitare.
Estate 1943, il Commando Americano “Karl Fairburn”, si è diretto in Italia lasciandosi alle spalle il deserto tunisino, per preparare il terreno allo sbarco alleato. Ci troveremo di nuovo contro le truppe naziste, appoggiate dall’esercito italiano poiché, fino all’armistizio collaborava attivamente con le forze tedesco. Ad indicarci obbiettivi e fornirci supporto, ci saranno i partigiani italiani, dai quali potremo ricevere non solo le missioni principali, ma anche tutte quelle secondarie e facoltative. Le tipologie di missioni che ci possono essere assegnate sono sempre le stesse che troviamo anche nel capitolo precedente, questo bisogna ammetterlo, oltretutto si ripetono ciclicamente utilizzando meccaniche molto simili: arma silenziata con cui stealtare la zona, in alternativa ricerca di zona sopraelevata da cui sniperare, altrimenti parte la rissa ignorante in cui si scaricano chilotoni di colpi sperando di non morire. Non scordiamoci che mine, esplosivi, medikit, lanciarazzi ed equipaggiamenti in generale potranno sempre aiutarci.
Allora che dire? Nulla di nuovo sembrerebbe. Effettivamente è così la novità non c’è, ma perché non è propria del titolo, il gioco quello è e per forza di cose quello rimane. Diciamo che Sniper Elite 4 è decisamente molto più godibile del 3, l’ambientazione è molto più ampia, più varia e ricca di particolari che rendono meno piatto il tutto. Dimenticatevi rocce e sabbia o oasi e palme, l’Italia offre un panorama più vario (non solo nel gioco LOL). Pensate solo che i punti di vantaggio, da cui siamo abituati a cecchinare i malcapitati, potranno essere tetti resi raggiungibili da grondaie o ponteggi, le zone collinari offrono una ricca vegetazione e diversi punti strategici. Nota assolutamente ottima l’inclusione delle abitazioni, infatti in alcune potremo appostarci o in cui troveremo nazisti ad aspettarci, quindi attenzione. Migliorata decisamente sia l’esplorazione che il combat system. Il divertimento sarà 10 volte superiore se la campagna la faremo in coop.
Il singlepayer comunque si presenta con una campagna di circa 10 ore che è effettivamente inferiore a Sniper Elite 3, ma non preoccupatevi poiché il multiplayer, diviso tra: competive mode e coop ci viene in aiuto. La prima vede riproposte le modalità Deathmatch, Team Deathmatch e Distance King. Questa modalità per chi conosce il gioco sa che è quella meno pompata, poiché saremo comunque cecchini e gli scontri diventeranno di logoramento, quindi o ti piace oppure dopo 2/3 partite lo odi. La punta di diamante del gioco è senza dubbio la coop che ha 3 modalità cooperativi, che sono il vero perno del titolo. Potremo affrontare la campagna con un amico, quindi fare appostamenti, coprirsi a vicenda e sperimentare tattiche personalizzate e creative durante l’avanzamento della storia (molto più divertente da fare in due). Sopravvivenza ospita fino a 4 giocatori che dovranno resistere alle ondate progressive di nemici. Quella che brilla una spanna sopra le altre è senza dubbio Osservazione.
CONCLUSIONI: Sniper Elite 4, avanza a testa alta dopo aver fatto tesoro dei fallimenti precedenti. Ci presenta un gameplay molto specifico e forse riferito più ad una nicchia di cultori del genere. PROMOSSO!
VOTO FINALE: 7