Space Opera: recensione del libro di Catherynne M. Valente

Space Opera: recensione

Space Opera è un romanzo uscito lo scorso 13 febbraio per l’emergente casa editrice 21 lettere. Libro scritto da Catherynne M. Valente che senza ombra di dubbio è tra le più importanti autrici di science fiction americane, ricordo anche che è stata vincitrice dei maggiori premi dedicati alla narrativa fantascientifica come il James Tiptree Award, l’Andre Norton Award e il Mythopoeic Fantasy Award.

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Space Opera è uscito negli USA nel 2018 e l’anno successivo è arrivato tra i 5 finalisti degli Hugo Award – uno dei premi più prestigiosi per i lavori fantasy e sci-fi, assegnati nel corso del tempo ad autori come Isaac Asimov, Ursula Le Guin e Neil Gaiman, solo per citarne alcuni. In questo romanzo l’umanità vive beatamente inconsapevole della vita aliena, finché non compaiono extraterrestri che li invitano in un’avanzata civiltà intergalattica. Ma c’è un problema: gli umani devono dimostrare la loro sensibilità in un talent show chiamato Megagalactic Grand Prix. Se la Terra arriverà per ultima, l’umanità verrà spazzata via. Una trama davvero curiosa ed interessante che si sviluppa molto bene e sopratutto regala al lettore diversi momenti assurdi e folli come è giusto che sia. Lo stile di Valente richiede un po’ di tempo per abituarsi, ma una volta preso il ritmo della sua scrittura tutto torna in posizione. Ognuna delle frasi potrebbe essere un’intera storia, e mi sono ritrovato assorto in ognuna di esse, visualizzando il suo universo caotico, bizzarro e delizioso. Questa bellissima scrittura viene aggiunta all’immancabile umorismo mentre racconta battaglie implausibili e fantastiche in frasi senza fiato di un paragrafo, tanto contorte quanto i conflitti che stanno descrivendo, o le band surreali del Grand Prix.

Il concorrente alieno, una creatura simile a un uccello con un nome impronunciabile (verrà chiamato “Esca”), suggerisce alcuni possibili contendenti umani – tra cui Yoko Ono, le Spice Girls, Skrillex, Kraftwerk e il cantante immaginario Brian Slade del film Velvet Goldmine. Ma alla fine, l’onore va a un gruppo rock glam defunto chiamato Decibel Jones e gli Absolute Zeros, che hanno realizzato un singolo album di successo chiamato Spacetrumpet a metà degli anni 2000. Decibel (vero nome Danesh Jalo) e il compagno di band Omar Çalışkan (aka Oort St. Ultraviolet) sono stati allontanati per anni, dopo la morte del loro terzo compagno di band Mira Wonderful Star, ma si riuniscono per salvare il pianeta lavorando attraverso le loro insicurezze mentre vengono lanciati per competere nel Grand Prix.

CONCLUSIONI: Per concludere, Space Opera è un libro davvero consigliato. Pagina dopo pagina accumula assurdità su assurdità, ma alla fine la usa come suo punto di forza e offre non poca speranza in ciò che il domani potrebbe portare.

VOTO FINALE: 8

SCHEDA LIBRO

  • USCITA: 13/02/2020
  • SOGGETTO: Catherynne M. Valente
  • GENERE: Fantascienza
  • AUTORE: Catherynne M. Valente
  • EDITORE: 21 lettere
  • ISBN: 9788831441032
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