TOM CLANCY’S RAINBOW SIX: SIEGE BETA

2 Ott 2015

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RAINBOW SIX SIEGE BETA: UN TITOLO HARDCORE PRETTAMENTE MULTIPLAYER, UN RITORNO ALLE ORIGINI O UNA CADUTA NEL BARATRO?

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Quando nell’E3 di Los Angels del 2014 la Ubisoft a sorpresa annunciò il nuovo capitolo del famoso brand del compianto Tom Clancy, il mio cuore saltò un paio di battiti. Dopo tanti anni finalmente vedevo un gioco capace di soddisfare le mie aspettative, un qualcosa di diverso dai soliti Call of Duty o Battlefield, un titolo che prediligesse tattica e lavoro di squadra piuttosto che riflessi e velocità di connessione.

Oggi ci è data la possibilità, previa prenotazione o grazie a promozioni varie sparse per la rete, di provare la beta di Tom Clancy’s Rainbow Six: Siege e molte delle aspettative che avevo nei confronti di questo titolo sono state soddisfatte: la “distruttibilità” ambientale può giocare a favore di chi attacca in modo quasi cruciale riducendo fino ad azzerare il vantaggio che hanno i difensori nel barricarsi, di tutte le partite effettuate non nessuna si è svolta con i medesimi schemi e, collaborando con gli altri, si possono effettuare azioni degne di un vero e proprio commando tattico d’assalto.

Ma veniamo ora al gioco vero e proprio. Dopo svariati tentativi eccoci dentro (dannato matchmaking!)

Ci verrà chiesto di scegliere un operatore di quelli da noi sbloccati o una recluta (una sorta di tuttofare, dotato solo di gadget base ma che potenzialmente può accedere a qualsiasi arma primaria in base alla nazionalità scelta). Noi avevamo sbloccato in precedenza, grazie ai punti del tutorial, il buon Termite ma, essendo amici di Sirio il Dragone (un personaggio molto fortunato) partiamo in difesa e non abbiamo la possibilità di selezionarlo. No problem! Prendiamo la nostra recluta con scudo portatile e filo spinato per prepararci alla difesa dell’area.

Il primo scontro è il caos; passo tutto il tempo dietro uno scudo controllando le telecamere a circuito chiuso dell’ambasciata ed inspiegabilmente vinciamo (non grazie a me, non ho sparato nemmeno un colpo!). Si invertono i ruoli, e a questo punto dico “Bella! Ora provo l’operatore Termite!”. Invece no. Sirio il dragone continua a sorriderci perché uno dei nostri compagni l’ha selezionato prima di noi.. ed ecco qui la prima chicca a mio avviso fantastica: ogni operatore, di attacco o di difesa che sia, è unico e di conseguenza potremo averne soltanto uno per squadra (fatta eccezione per la classe recluta come detto sopra). Questo rende tutto molto più divertente e realistico e mi ricorda da vicino lo stile di Team America dove gli slot erano quelli ed i più alti in grado sceglievano per primi (ricordo ancora le corse per recuperare il cecchino…).

Tornando al nostro bollettino di guerra, dallo scontro successivo la musica cambia, con il nostro operatore apriamo una breccia nel pavimento e soccorriamo un alleato “incapacitato” al piano sottostante per poi freddare un difensore che cercava di ucciderci entrambi (probabilmente l’alleato “incapacitato” era rimasto ferito dalla mia carica ma alla fine è il risultato che conta no?)

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”La squadra inglese del SAS (Special Air Service) al gran completo” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”8339″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]

Abbiamo provato anche la modalità Terrorhunt, un marchio di fabbrica del multiplayer di Tom Clancy’s Rainbow Six: Siege. La nostra squadra viene liberata in una delle 3 mappe disponibili con il compito di stanare ed uccidere un numero piuttosto corposo di terroristi della White Mask. Può sembrare semplice ma in modalità realistico rappresenta una vera sfida capace di mettere alla prova anche il giocatore più esperto.

Passiamo ora alle note dolenti. I server.

Se anche voi, come me, amate i titoli del mondo di Tom Clancy sicuramente vi sarete scontrati con questa durissima realtà della casa d’oltralpe. A mia memoria, non ricordo un loro titolo che non fosse ammorbato dal male dei “server di cioccolata”. Solo per citare gli ultimi: in Ghost Recon Future Soldier le migrazioni erano all’ordine del giorno e spesso e volentieri si trovavano stanze con lag più che esagerate; in Watch Dogs, i giorni subito successivi al lancio, funzionava, quando i server non erano down, giusto la modalità 1vs1 ed infine in Far Cry 4 la modalità PvP non sono mai riuscito a provarla. Non per questo quando si leggono nella stessa frase le parole “online” e “Ubisoft” devo ammettere che parto un po’ prevenuto.

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RESTA DA CAPIRE QUALI SARANNO LE ALTRE MODALITÀ MULTIPLAYER PREVISTE PER IL LANCIO DI TOM CLANCY’S RAINBOW SIX: SIEGE


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Anche qui, come nei giochi sopracitati, la musica non cambia molto. Siamo davanti ad un matchmaking terribile, forse il peggiore che ho visto negli ultimi anni anche per una beta; spesso è necessario riavviare la ricerca e ricominciare da capo. Una volta dentro c’è sempre la possibilità di essere buttati fuori (seppur devo ammettere sia successo poche volte) ed infine basta un fenomeno con un ping sopra i 150 per compromettere la nostra esperienza (e via di effetto moonwalk!).

Se a questo aggiungiamo anche la notizia delle ultime ore dell’assenza della modalità campagna il quadro che ne viene fuori non è dei più rosei. D’accordo che Tom Clancy’s Rainbow Six: Siege è un gioco non per tutti, d’accordo che è di stampo competitivo hardcore, ma togliere la campagna ad una IP del genere e dare un sì magro supporto al multiplayer ha fatto storcere il naso un po’ a tutti. Molti, dopo questa news, hanno rivalutato il titolo mettendo in discussione il fatto che valesse la spesa del day One.

 Ricordiamo che Tom Clancy’s Rainbow Six: Siege uscirà per Pc, Ps4 ed Xbox One il 1 dicembre 2015 con 11 mappe. Inoltre Ubisoft ha dichiarato che le nuove location in uscita con i DLC saranno disponibili per tutti i giocatori gratuitamente.

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  • RILASCIATO: Uscita prevista 1 dicembre 2015
  • GENERE: Tactic FPS
  • RATING: PEGI 18
  • SVILUPPATORE: Ubisoft

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