UNTIL DAWN

12 Dic 2015

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UNTIL DAWN: A TE LA SCELTA

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Eccoci giunti finalmente a recensire un titolo di cui si è parlato moltissimo soprattutto per quanto riguarda la sua presentazione. Il gioco dei Supermassive Games si rivela essere da subito un azzardo: si tratta infatti quasi più di un film interattivo che di un videogioco. Come avveniva per Heavy Rain le sessioni “action” si riducono notevolmente lasciando spazio ad una trama costituita da scelte a bivio, che andranno ad influire sul finale, e degli ormai tanto amati/odiati quicktime events. Si capisce che non è un titolo per tutti da subito: il giocatore si troverà all’interno di uno psicothriller interattivo disseminato di cliché come gli onnipresenti “jumpscares” dove lo scopo non è esattamente far sopravvivere il personaggio principale ma cercare di salvare tutti o quanti più protagonisti della storia.

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Una delle tante scene da romanzo per teenager; il gioco ne è pieno almeno all’inizio
” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”11701″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]

Per quel che riguarda la trama, Supermassive non ha cercato esattamente di superarsi in quanto ad originalità. Gli eventi si svolgono a Blackwood Pines in una baita. Un gruppo di 8 giovani ha la brillante idea di riunirsi lì per commemorare la misteriosa scomparsa delle sorelle gemelle di uno dei protagonisti durante una tormenta di neve. Quale posto migliore di una baita in montagna raggiungibile solo tramite funivia e non coperta dal servizio di telefonia mobile che corrisponde anche al luogo della scomparsa? Ovunque verrebbe da pensare a me! Ma loro sono giovani e freschi e se ne fregano.

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DECIDERE DI NON FARE NULLA PUÒ ESSERE UNA SCELTA

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Ricapitolando abbiamo: 8 ragazzi del liceo, un luogo dimenticato da dio, la notte buia e fredda il tutto condito dal totale isolamento dal resto del mondo. Direi che abbiamo tutti gli ingredienti per un bel psicho horror adolescenziale stile The Ring.

Superata la prima fase in perfetto “Dawson Creek style” (lei sta con lui che prima stava con lei e l’altro ci rimane male perchè bla bla bla), troviamo gente che si stuzzica facendosi scherzetti spaventosi o altri che si appartano in luoghi decisamente sinistri… da qui inizierà il gioco vero e proprio in cui le nostre azioni e le nostre scelte potranno decidere chi vive e chi muore.

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”La storia nel suo insieme all’inizio ricorda molto da vicino Cabin Fever” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”11702″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]

Ora vista così la trama non è esattamente niente di che e non mi sento smentire questo pensiero. Ciò che comunque ci terrei a sottolineare è che, nonostante la scontatezza del plot che cade quasi nel trash dopo le scoperte fatte a metà del gioco (ma di questo parleremo dopo), il titolo mantiene chi gioca sempre in uno stato di perenne ansia. Le atmosfere sono decisamente tetre e convincenti. La sensazione di abbandono e il “vagare alla cieca” sono rese estremamente bene. Inoltre la presenza di innumerevoli finali contribuisce al fattore ri-giocabilità; infatti potremo trovarci di fronte ad un finale che non ci soddisfi pienamente e sarà nostra facoltà ricominciare a giocare nel tentavo di ottenere una conclusione a noi congeniale o semplicemente diversa.

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SI DICE CHE IL MINIMO BATTITO D’ALI DI UNA FARFALLA SIA IN GRADO DI PROVOCARE UN URAGANO DALL’ALTRA PARTE DEL MONDO

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Una delle innovazioni del gioco è rappresentato dal “butterfly effect”. Capiteranno situazioni in cui saremo chiamati a compiere delle scelte cruciali per lo svolgimento della storia e la sua “ramificazione”. Essendo una storia su binari e a bivi ed avendo molteplici finali differenti, Until Dawn metterà il giocatore di fronte a scelte che spesso genereranno l’effetto farfalla. Questo sarà segnalato al giocatore ma non saprete fino a che punto la vostra scelta peserà sul quadro globale. A volte le scelte influenzeranno la storia in modo molto marginale o addirittura impercettebile. Come da titolo persino evitare di agire nei quick time event può essere una scelta e può portare ad un “terzo binario” narrativo. Certo gli invasati come me del “fare la scelta giusta” si troveranno ad impazzire perchè non saprete mai quale sia la scelta giusta da fare o quale atteggiamento tenere con determinate persone. Sarete quindi “costretti” anche voi a rigiocare il titolo più volte per sapere “cosa sarebbe successo se…”.

Avrete capito anche voi che un gioco del genere non possa essere valutato con i soliti criteri riservati agli altri suoi colleghi; siamo di fronte ad un ottimo titolo ben sceneggiato e curato sia nella grafica che nelle atmosfere e nei suoni di sottofondo. Dando un giudizio alla trama, anche se inizialmente non troppo originale, questa sembra funzionare piuttosto bene tanto da coinvolgere chi sta seguendo le vicende dei protagonisti. La grafica è inoltre estremamente curata soprattutto nelle espressioni facciali dei protagonisti, forse l’aspetto più toccante di tutto il lavoro. Quello che (opinione puramente personale) stona è il cambio di passo che avviene dalla metà del gioco in poi.

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Sulla grafica nulla da dire: gli effetti di luce e la cura dei dettagli come il pulviscolo fanno la loro porca figura” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”11703″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]

Passiamo infatti dalla ricerca di un ipotetico assassino al trovarci di fronti elementi mistici facendo scadere un po’ il tutto ad una specie di Poltergeist 2.0… Per carità, il gioco resta comunque carico di suspance e di tutti i pregi che lo caratterizzano, ma perde quel fascino di “fa paura perché è quasi reale” e questo colpo di scena, se così possiamo definirlo’, dà l’idea di essere un tentativo mal riuscito di spiazzare chi si stava iniziando a costruire un idea del come e del perché determinate cose stessero succedendo.

Comunque, al di là di un doppiaggio non sempre all’altezza con l’aspetto grafico ultra dettagliato ed un lip sync, per quanto concerne la lingua italiana, non esattamente perfetto, Until Dawn ci dà l’illusione di trovarci davanti ad un film interattivo dove il destino di ogni individuo dipende dalle nostre scelte ma di contro può lasciarci disorientati in quanto ci è impossibile sapere quale sia la strada giusta da percorrere.

[/vc_column_text][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/6″][vc_icon icon_fontawesome=”fa fa-comments-o” color=”custom” size=”xl” align=”right” custom_color=”#dd3333″][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2/3″ css=”.vc_custom_1442608400482{margin: 30px !important;border-width: 30px !important;padding: 30px !important;background-color: #777777 !important;}”][vc_custom_heading text=”Se siete amanti delle avventure grafiche, vi piacciono gli Psicho triller, o Heavy Rain era uno dei vostri giochi preferiti questo titolo fa assolutamente per voi. Tutto sommato, nonostante non sia esente da difetti, Until Dawn rappresenta comunque una scommessa ed un gioco diverso e godibile come pochi se ne vedono nel panorama videoludico attuale. ” font_container=”tag:p|font_size:18|text_align:justify|color:%23ffffff” google_fonts=”font_family:Roboto%3A100%2C100italic%2C300%2C300italic%2Cregular%2Citalic%2C500%2C500italic%2C700%2C700italic%2C900%2C900italic|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1/6″][/vc_column_inner][/vc_row_inner][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_custom_heading text=”SCHEDA GIOCO” font_container=”tag:p|font_size:18|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Condensed%3A300%2C300italic%2Cregular%2Citalic%2C700%2C700italic|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal” css=”.vc_custom_1442605752114{padding-top: 0px !important;padding-right: 0px !important;padding-bottom: 0px !important;padding-left: 0px !important;}”][vc_column_text]


  • RILASCIATO: 26.8.2015
  • GENERE: Survival Horror
  • SVILUPPATORE: Supermassive Games
  • PUBLISHER: Scee

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