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UT: LE VIE DEI MESTIERI

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Fin dal primo numero di UT ho notato una componente che credo dovrebbe essere il punto di contatto tra creatore e lettore, ovvero il dialogo; iniziare un albo e venire accolti dalle parole e dai sentimenti di chi ha ideato e realizzato la storia è il miglior viatico per intraprendere un viaggio in un mondo che vogliamo conoscere.

Ed è quello che succede anche con il secondo albo di Ut, Le vie dei mestieri, dove Roi e Barbato hanno la gentilezza di farci entrare per un secondo nelle loro vite, nei loro pensieri, spiegandoci la simbologia che si cela dietro uno dei protagonisti di questo secondo volume: un cancello.

Ma non si tratta di un cancello comune, bensì di un’opera artistica inquietante che si pone sulla strada di Iranon e Ut nella loro ricerca del passato del misterioso uomo.

Tutto inizia con una cerimonia, dove Iranon e Ut conoscono Labieno, uno scultore che si occupa di creare opere che fondono materia inorganica a materia vivente; lo scultore avvicina Iranon confessando di conoscere i motivi della sua ricerca, ma si offre di aiutarlo solo a condizione che farmi un folle che si aggira intorno alle sue opere per distruggerle.

Da questo spunto prende il via una serie di eventi che metteranno Ut e Iranon inizialmente al fianco di due diversi contendenti, finchè non emergeranno verità antiche che legano Labieno e il distruttivo Scotti.

Quello che più mi ha colpito è però il modo in cui la trama di questo numero consente sia di presentare un nuovo aspetto del mondo in cui si muove UT, sia il riuscire a dare una maggior profondità ai personaggi. La caratterizzazione di Ut è particolarmente riuscita; il suo esser così particolare, con anche un linguaggio che ricorda molto la parlantina infantile, che rende il guardiano estremamente affascinante, nonchè l’elemento comico della storia. Stesso discorso vale per Iranon, che pur essendo in cerca della propria identità, manifesta comunque un proprio carattere, una certa volontà che lo anima a perseguire il proprio fine senza mezzi termini.

Da ammirare l’amicizia tra Ut e la piccola conosciuta nel precedente albo, strana e tenera al contempo.

UN INQUIETANTE ARTISTA, UN VANDALO DISPERATO E LA RICERCA DEL PASSATO DI IRANON ANIMANO IL SECONDO EPISODIO DELLA SERIE DI UT

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Se la linee della trama imbastite da Paola Barbato sono appassionanti, non da meno è il tratto di Corrado Roi. I disegni sono in grado di stimolare ogni emozione, angosciandoci o intenerendoci a seconda della necessità, giocando sapientemente con il chiaroscuro che non sempre è impresa da poco in un fumetto in bianco e nero. Alcuni primi piani sui volti dei protagonisti sono di un’intensità incredibile, sono lo specchio dei tormenti interiori senza filtri, il lettore legge non solo un albo a fumetti ma l’anima dei protagonisti, ne diventa partecipe.

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Il lavoro di Roi e Barbato è spettacolare, nonostante la storia e l’ambientazione non siano subito di facile accesso, il fascino e la profondità dei personaggi sono magnetici per i lettori, che non faticheranno ad appassionarsi a questo nuova serie!

Ut e Iranon torneranno in edicola con il terzo volume, Le vie dei pensieri, il 25 maggio. Siete pronti a seguirli nella loro ricerca?

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• USCITA: 28,04,2016
• SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Corrado Roi, Paola Barbato
• DISEGNI: Corrado Roi
• COPERTINA: Corrado Roi
• CASA EDITRICE: Sergio Bonelli Editore

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