AGENZIA INVESTIGATIVA CARLO LORENZINI stagione 1

12 Apr 2016

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AGENZIA INVESTIGATIVA CARLO LORENZINI: UN PARTICOLARE INVESTIGATORE…

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Nel leggere il titolo del fumetto di Manfont Agenzia Investigativa Carlo Lorenzini ho avuto un flash, uno dei quei lampi che arrivano direttamente dall’infanzia, ma di cui ti ricordi vagamente; quel nome non mi era nuovo, mi rimbalzava in testa ma non riuscivo a capirne l’origine. Incuriosito dal fumetto, ho tralasciato il misterioso ricordo per gustarmi il nuovo titolo di Manfont, colpito soprattutto dai disegni che a una rapida sfogliata di pagine risaltavano in maniera strepitosa!

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TRASFORMARE PERSONAGGI DELLA LETTERATURA IN ESSERI REALI, CON PROBLEMI E DIFFICOLTÀ COMUNI È LA TROVATA GENIALE DI UN TEAM CREATIVO CHE STA REGALANDO AI LETTORI DELLE STORIE STUPENDE!

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AGENZIA INVESTIGATIVA CARLO LORENZINIPerchè Agenzia Investigativa Carlo Lorenzini viene disegnato con un tratto che è impressionante. Non è un semplice fumetto, i diversi disegnatori che si alternano alle matite riescono a creare delle tavole che meriterebbero di figurare come illustrazioni in edizioni da collezione delle storie da cui la serie trae origine.

Non stupitevi, anche io ho dovuto leggere il primo racconto per capire bene quel Carlo Lorenzini da dove arrivi, ma con il primo episodio, Carte d’identità, tutto ha iniziato a farsi più chiaro. L’investigatore protagonista si mette sulle tracce di un ladro di identità, il cui crimine viene svelato grazie a una casualità. Solitamente un simile reato spetterebbe alla Polizia, ma esiste una agenzia superiore alla giustizia ordinaria, il Tribunale delle Storie, che incarica Lorenzini di risolvere il caso. Un’indagine che porta il nostro eroe a confrontarsi con un certo Mattia Pascal, un essere in grado di prendere il possesso di altrui identità; per evitare problemi, una volta rintracciato, Lorenzini si fa annunciare come l’addetto al ritiro di un libro, dal titolo Pinocchio.

In quel momento tutto si chiarisce, nella mia mente tutto prende finalmente senso. Che geni, alla Manfont! Per un appassionato lettore come me la prima tentazione è di raggiungere il trio di creatori del personaggio (Manfredi Toraldo, Laura Spianelli e Davide Amici) e stringere loro la mano. L’idea di identificare il personaggio di Pinocchio con il suo autore è geniale; Carlo Lorenzini è il vero nome di Carlo Collodi, il padre di Pinocchio! E chi meglio del burattino bugiardo potrebbe occuparsi di indagare su personaggi letterari sfuggiti al controllo del Tribunale delle Storie, mentre cercano di vivere come persone normali nel nostro mondo?

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Il capitano Nemo gestisce un pub per personaggi letterari, Orlando vuole essere un personal trainer e il buon vecchio Lucignolo continua a bazzicare giri poco raccomandabili; sembra incredibile che personaggi studiati a scuola o letti da ragazzini possano diventare così adulti e umani, mostrare un lato nascosto che nemmeno Verne o Tasso sono riusciti a conferire ai loro personaggi. Ma la migliore introspezione riguarda proprio Carlo, non più solo Pinocchio, divenuto una sorta di segugio del Tribunale delle Storie, un ruolo che sente comunque stretto; vedere come l’ex burattino sia ora un uomo alla prese con dilemmi morali, dovendo anche gestire conoscenze del suo passato.

Le trame di questa prima stagione di Agenzia Investigativa Carlo Lorenzini sono spettacolari, le brevi storie che compongono questo affresco riescono a concentrare in poche pagine una profondità estrema, creando un mosaico di racconti che ci presenta un Pinocchio senza precedenti!

Il merito del successo di Agenzia Investigativa Carlo Lorenzini è anche del team di disegnatori, che si alternano nelle tre parti che compongono questa prima stagione del fumetto. Nella prima parte della stagione (Dei delitti e delle pene) le matite le usa Laura Spianelli, che conferisce al mondo di Carlo una visione quasi realistica, ricca di dettagli e con inquadrature molto intime, sempre in linea col momento. A sostenerla ci sono i colori di Davide Amici, che crea una varietà cromatica strepitosa, in grado di creare atmosfere che mettono in risalto sia il momento narrativo che gli stupendi disegni; la migliore rappresentazione di questa sinergia è incarnata dalle tavole ambientate nel pub Gli Sconosciuti, gestito dal capitano Nemo, presente nel secondo episodio Dirò d’Orlando.

La seconda e terza parte (Senza un soldo a Granada e Londra e Una storia semplice) presentano un secondo tema che vede ai disegni Jacopo Tagliasacchi, affiancato da Virginia Chiabotti e Alessandro Alessi Anghini alle chine, con i colori di Giorgia Lanza; questo gruppetto di artisti riesce a dare al fumetto un’altra visione, sempre in linea con quanto visto nella prima parte, ma con un taglio più moderno e dinamico, con una svolta nella trama che ha un tema più serio e impegnativo, ma che viene reso vivo e affascinante dalla perfetta comunione d’intenti di tutto il cast creativo!

Agenzia Investigativa Carlo Lorenzini è un’opera che va oltre al concetto di fumetto. I personaggi, i temi affrontati e i riferimenti storici, la presenza di simboli della letteratura e la passione per la lettura che gli autori infondono in questo fumetto sono strabilianti, rendendo questa serie un perfetto esempio di come un “semplice” fumetto possa essere anche uno strumento di apprendimento e di cultura senza eguali!

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  • USCITA: 2015
  • SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Manfredi Toraldo
  • DISEGNI: Laura Spianelli, Jacopo Tagliasacchi
  • COPERTINA: Elena Casagrande, Giorgia Lanza
  • COLORI E CHINE: Davide Amici, Virginia Chiabotti, Alessandro Alessi Anghini, Giorgia Lanza
  • CASA EDITRICE: Manfont

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