NATHAN NEVER N.303 “I SIGNORI DELL’ETERNITÀ”

GIUNGE ALLA CONCLUSIONE LA SAGA DI OMEGA

19 Ago 2016

Certi fumetti si possono inquadrare già dal titolo. A volte ci creiamo un’idea, stregati dalle parole che ci accolgono in copertina, con la speranza di non rimanere delusi, anche se capita che le premesse d’apertura vengano disattese.

Potete immaginare quindi con che spirito abbia iniziato a leggere il Nathan Never n 303, albo dall’impegnativo titolo I signori dell’eternità. E lasciatemelo dire, ma le pagine che ho letto mantengono in pieno quanto promesso; questo numero conclusivo della saga di Omega è spettacolare, chiude i conti non solo con il perfido robot, ma anche con uno dei personaggi che ho più adorato nella lunga vita di Nathan: l’Uomo Quantico.


GIUNGE ALLA CONCLUSIONE LA SAGA DI OMEGA, CON UN FINALE EMOZIONANTE CHE SI UNISCE AL SALUTO DI ANTONIO SERRA


nn 3030 mini

Nella recensione dello scorso numero, Vite sconosciute, abbiamo ritrovato questo personaggio, che pare in questa miniserie avere finalmente l’occasione di mostrare tutto il suo reale potere.

Il destino di ben due mondi si base sull’azione di William Campbell, ironicamente destinato a salvare l’umanità , la stessa razza da cui ormai si sente così lontano da soffrire il distacco. Il vero protagonista di questo albo è lui, la sua scelta di essere l’ago della bilancia in questa guerra tra Agenzia Alfa e Omega, tra umanità e robot.

I signori dell’eternità pone fine a questa saga con un terzo capitolo intenso, vivo e drammatico. Le pagine che leggiamo ci mostrano la fine di un mondo, un momento in cui anche i personaggi più remissivi e soffocati tendono ad emergere e cercare una tardiva vendetta, ai danni di chi per anni hanno fedelmente seguito, spesso girando altrove la testa e dovendo ora patire la conseguenza della loro vigliaccheria.

[SPOILER ALERT]

Nel mondo sacrificato, Janine, resa una delle vittime di Omega, decide di presentare il conto al “suo” Darver, uomo corrotto e machiavellico in ogno mondo parrebbe; la scena cui assistiamo è tragica e catartica, con Janine che diventa giudice e boia del proprio capo, condannandolo a patire la stessa sorte di coloro che sono stati sacrificati per le proprie macchinazioni.

Ma in questo orrore c’è spazio anche per l’eroismo, per il sacrificio, come fa Mac che sceglie di dare una chance al piccolo Matthew Elmore di salvarsi, immolandosi combattendo proprio i suoi simili. Negli ultimi mesi, il droide amico di Nathan è diventato finalmente uno dei personaggi di punta nella vita dell’agente Alfa.

In tutto questo, si inserisce l’Uomo Quantico, il deus ex machina di un piano per salvare almeno una Terra dalla distruzione perpetrata da Omega.

E qui il duo Serra- Giardo si supera.

La presenza del Tribunale Cosmico è un’invenzione che eleva questo il numero all’Olimpo del fumetto; l’ispirazione “americana” di questo collegio di giudici è marcata, ma rimane comunque nel limite dell’omaggio, che Giardo arricchisce con uno dei giudici che non faticheremmo ad attribuire a Jack Kirby, segno che il disegnatore non deve temere alcun confronto. Anche questo dettaglio segna il ritorno del Nathan Never alla dimesione di fumetto di alta caratura, con una ripresa nel tenore di storie e disegni che si accompagna perfettamente con il festeggiamento dei 25 anni di vita.

Ma la storia, la trama di questo albo sono orchestrati alla perfezione da Serra, che sceglie di rendere l’Uomo Quantico il più possibile umano.

[SPOILER ALERT]

Pur di attuare il piano, Campbell non esita a rinunciare a ciò che lo ha reso un dio, realizzando finalmente il proprio desiderio, tornare un umano, mortale ma in grado di potersi sentire parte di un tutto con i suo simili. La scelta dell’uomo è quella di andare incontro ad una morte sicura, ma farlo in nome di un bene superiore, consolato dal potere finalmente amare liberamente David, fedele compagno di una vita che solo all’ultimo può percepire tutto l’amore inespresso per anni.

La morte di Campbell è la morte di un uomo che è stato un dio, e che come tale, prima di morire, assolve gli agenti Alfa per aver sacrificato un mondo per salvare il proprio. È l’atto di misericordia di un essere onnipotente che rinuncia a tutto, ma ha la forza incredibilmente umana di farsi carico di un simile peso, preferendo liberare le coscienze dei sopravvissuti.

Ma Serra non si arresta di fronte a nulla, vuole davvero farci commuovere ed emozionare. Il Nathan del mondo morente sceglie di passare i suoi ultimi istanti a El Teely, un luogo storico per i lettori della serie, vivendo un ricordo che lo lega alla madre; Serra decide di far morire il suo eroe nel luogo dove è stato concepito, il cerchio della vita che si chiude esattamente dove è iniziato.

Abbiamo atteso che questa miniserie fosse terminata per dare un giudizio complessivo su questi tre numeri così decisivi. L’idea alla base di tutto è fantascienza, pura e semplice, come ci si aspetta da un fumetto di genere; ma la mano di Serra arricchisce il tutto con un occhio attento alle emozioni, alla psiche degli attori di questo dramma, ne mostra due diverse versioni così simili che fino all’ultimo rimane il dubbio su chi sia il “nostro” Nathan, lasciando scegliere a noi come più vogliamo. Il finale di questo albo è un messaggio di speranza, di ottimismo, una voglia di lasciare che per quanto sia dura la strada, alla fine la vita trovi sempre la sua via! Abbiamo visto sacrificio, amore, rassegnazione e speranza, tutta la gamma delle emozioni umane è stata impiegata in questa miniserie, rendendola una lettura coinvolgente, intensa e spettacolare!

Come dice giustamente l’autore, questa trama così profonda, a volte macchinosa, ma sempre coinvolgente ha avuto la fortuna di giovare del lettering di Alessandra Belletti, che riesce non solo a caratterizzare la “voce” dei protagonisti graficamente, ma dota ogni personaggio di una propria coerenza lessicale in base alla personalità e alle emozioni.  In una storia simile, questo è uno degli elementi essenziali, e la Belletti compie un lavoro pulito e ad hoc.

Non so più che dire di Sergio Giardo, davvero. Ho sempre apprezzato le sue copertine, più vicine a dei manifesti cinematografici che non a tavole d’apertura di un fumetto, ma il lavoro fatto in questi numeri è superlativo. Il suo tratto è una continua meraviglia, si stende su inquadrature strepitose e le rende vive, sia nelle espressioni dei protagonisti che nelle ambientazioni; il suo omaggio al disegno di Kirby, le tavole emozionanti della “morte” di Nathan e la nascita di un nuovo mondo sono innegabili segni di stile degni dei migliori disegnatori.

All’interno della storia, ricompare la navetta di Gregory Hunter, ma ho il dubbio che il salvataggio del giovane Matthew sia una citazione (involontaria?) del salvataggio di Peter Bishop bambino in Fringe; prendete la cosa come un mio sentore, ma la somiglianza è forte!

A proposito dello sceneggiatore, nell’Alfacom troviamo una lettera di commiato di Serra, che non sceneggerà più Nathan Never. Il papà del nostro Agente speciale ringrazia tutti coloro che hanno collaborato in questi anni, ma il vero ringraziamento è quello che noi lettori dobbiamo tributare a chi per anni ha reso le nostre letture un momento di fuga dalla quotidianità, a chi ci ha regalato emozioni e ci ha presentato un amico che da 25 anni ci accompagna fedele ogni mese.

Per cui, grazie Antonio Serra!

CONCLUSIONI: L'appuntamento con Nathan è fra pochi giorni per la miniserie Annozero, scritta da un altro papà del nostro eroe, Bepi Vigna, e che arriva in edicola il 26 agosto con il quarto numero, Agenti Alfa. La serie regolare torna il 17 settembre con il numero 304, Dove muoiono le stelle, un albo che, seguendo i festeggiamenti, sarà completamente a colori!

VOTO FINALE: 7

SCHEDA FUMETTO

  • DATA RILASCIO: 18.08.2016
  • SOGGETTO: Antonio Serra
  • SCENEGGIATURA: Antonio Serra
  • DISEGNI: Sergio Giardo
  • COLORI:
  • CASA EDITRICE: Sergio Bonelli Editore
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