BAY CITY

24 Feb 2016

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BAY CITY: LA NUOVA FRONTIERA DEL CYBERPUNK

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bay cityIl nome di Richard Morgan è già comparso sul nostro portale pochi giorni fa, quando vi abbiamo consigliato di leggere la trilogia che l’autore inglese ha dedicato al personaggio di Takeshi Kovacs.

Il nostro suggerimento è arrivato dopo che, quasi per caso, mi sono addentrato nel meraviglioso universo creato da Morgan; il primo volume della trilogia di Kovacs è Bay City, ma in questo frangente ho preferito mettermi alla prova e prendere la versione in lingua originale, pubblicato col titolo Altered Carbon. Per prima cosa dobbiamo assicurare che anche cimentandosi con la lettura in lingua originale non ci si trova di fronte a degli scogli, la scrittura di Morgan è molto scorrevole, coinvolgente e anche la parte di terminologia specifica diventa facilmente assimilabile nel giro di qualche pagina.

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MORGAN CREA UN UNIVERSO CYBERPUNK CHE SI LASCIA CONTAMINARE DA ATMOSFERE NOIR E HARD BOILED, DANDO VITA AD UN’ATMOSFERA UNICA IN CUI SI MUOVE L’INTRIGANTE TAKESHI KOVACS

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Ma Altered Carbon, di cosa tratta?

Morgan ambienta la sua storia 600 anni nel futuro, quando l’umanità (grazie a dei ritrovamenti su Marte, resti di un’antica civiltà) riesce a raggiungere un livello tecnologico tale da poter muoversi alla conquista dello spazio, colonizzando pianeti lontani. Il viaggio tra i diversi pianeti è estremamente lungo e le comunicazioni a lungo raggio sono l’unico contatto che lega i diversi pianeti; per spostarsi da un luogo all’altro si è creata una tecnologia che digitalizza la personalità, l’anima se vogliamo, che può essere spedita altrove e reinserita all’interno di un corpo sintetico o di un altro essere umano.

Questa invenzione è il fulcro di Altered Carbon, perchè una tale possibilità consente ai più facoltosi di vivere in eterno, spostando la propria coscienza da un corpo all’altro; è proprio uno di questi ricchi “immortali” (chiamati MAT, Matusalemme) che richiede l’aiuto di Kovacs. Il miliardario Bancroft, uno dei MAT più importanti della Terra, vuole che il protagonista indaghi su un suicidio che desta troppi sospetti, un caso su cui la polizia ha indagato in modo sbrigativo, e che per Bancroft ha una grande importanza: il presunto suicidio dello stesso Bancroft!

Da questo presupposto parte l’avventura di Takeshi, che dal lontano mondo di Harlan’s World viene spedito “digitalizzato” sulla vecchia Terra.

Altered Carbon offre tutti i dettami della sci-fi di stampo cyberpunk tanto cari ad autori del calibro di Gibson, ma unisce a questo un’atmosfera noir tramite la caratterizzazione del personaggio di Takeshi; Kovacs è il classico anti-eroe, lo conosciamo mentre viene arrestato per un colpo andato a male, e nel proseguimento del libro indaghiamo nel suo tragico passato, ci addentriamo nella sua anima tormentata tramite dei flashback appassionanti e sempre presenti al momento giusto.

Come in un perfetto libro noir non manca una femme fatale, impersonata dalla moglie di Bancroft, che si contrappone alla poliziotta incaricata del caso, che nonostante un’iniziale ritrosia ad aiutare Takeshi (lascio a voi scoprire il perchè) finisce per appassionarsi al caso, diventando una spalla fondamentale nella sua avventura.

Ma è soprattutto San Francisco (la Bay City del titolo italiano) a spiccare nel libro; Morgan riesce a creare una città del futuro come potremmo aspettarci, ricca dei tipici scorci alla Blade Runner, comprensiva di quartieri malfamati che si contrappongo alle zone più esclusive. L’autore inglese presenta una società frammentata, divisa per caste e che viene dominata da spietati ricchi, che usano la tecnologia della digitalizzazione come strumento di controllo sociale; non è un caso che al centro della vicenda ci sia anche una votazione sulla regolamentazione di tale tecnologia, con l’inserimento nel contesto sociale di ciò che rimane della Chiesa Cattolica, ostinata detrattrice della digitalizzazione. Anche questo aspetto è un dettaglio gradevole e realistico, che aggiunge spessore ad una storia entusiasmante.

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La nostra curiosità viene costantemente stuzzicata, ma dobbiamo anche essere bene attenti durante la lettura; come in un libro giallo che si rispetti, Morgan semina indizi nelle pagine, accompagnando Takeshi scopriremo dei dettagli che guidano anche noi verso la soluzione finale, un vero e proprio colpo di scena dietro l’altro. L’addestramento particolare di Kovacs è uno strumento di indagine davvero innovativo, intrigante, che fa subito breccia nel lettore; non è da meno la parte più “action”, che sfrutta in modo credibile anche gli elementi futuristici dell’ambientazione.

Il nostro coinvolgimento è totale, facilitato dalla scelta stilistica di Morgan di scrivere Altered Carbon in prima persona, lasciando che sia lo stesso Kovacs a descriverci coi suoi occhi e le sue sensazioni. È una scelta vincente, crea un legame empatico tra protagonista e lettore che ci spinge a divorare le pagine del libro.

Per darvi un’idea del livello narrativo di Altered Carbon (uscito nel 2002), vi basti sapere che nel 2003 ha vinto il prestigioso premio Philip K. Dick, e che i diritti per un’eventuale pellicola sono stati acquistati da Joel Silver (Matrix) per un cifra tale che Morgan ha potuto ritirarsi dall’insegnamento e diventare scrittore a tempo pieno! Recenti news danno per sicura una serie ispirata proprio a Bay City imminente su Netflix, ad opera dalla Skydance.

Questa suo cambio di stile vita ha concesso allo scrittore inglese di terminare la trilogia di Kovacs, con Angeli spezzati (Broken angels) e Il risveglio delle Furie (Woken Furies), le cui recensioni non mancheranno di comparire qui su Nerdgate!

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    • USCITA: 2002
    • GENERE: Sci-fi/cyberpunk
    • AUTORI: Richard Morgan
    • EDITORE ITALIANO: TEA
    • TRADUZIONE: V.Curtoni

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