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CADILLACS AND DINOSAURS: MOTORI E LUCERTOLONI

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Nell’epoca d’oro dei videogames da sala giochi, i videogames a scorrimento orizzontale erano sempre presenti; intere file di cabinati erano dedicati solo a loro, e la concorrenza era spietata. Eppure nonostante questo sovraffollamento l’offerta per noi maniaci del joystick era sempre varia e mai ripetitiva, grazie ad un lavoro certosino svolto dai programmatori per dare ai propri titoli una nuova leva con cui farci spendere i nostri gettoni: l’ambientazione.

Potete quindi immaginare come l’uscita di un fumetto come Xenozoic Tales di Mark Schultz fosse un’occasione troppo ghiotta da non sfruttarla a dovere; nonostante il comic fosse uscito nei tardi anni’80, solo nel 1993 la Capcom (sempre lei!) decise di portare il contesto narrativo di Schultz in un cabinato, creando il mito di Cadillacs and Dinosaurs!

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DAL FUMETTO XENOZOIC TALES CAPCOM NEL 1993 TRAE ISPIRAZIONE PER UN CAPOLAVORO: CADILLACS AND DINOSAURS!

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Alla base della storia ideata da Schultz ci sono tematiche politiche ed ecologiste, ma nella trasposizione in pixel tutto questo viene tralasciato, preferendo concentrarsi sull’essenza del fumetto: nel futuro la natura impazzirà, distruggendo città e insediamenti umani, facendo ricomparire misteriosamente i dinosauri. In questa Terra selvaggia vive Jack Terenc, un ranger con la passione dei motori, tanto che il suo hobby è restaurare vecchie auto (specialmente Cadillacs), che usa spesso nelle sue avventure.

Cadillacs and Dinosaurs si limita ad usare questa breve trama per sviluppare il proprio gameplay, affidandosi alla rodata e sempre gradita dinamica dello scorrimento orizzontale; nel gioco potremo impersonare Jack o uno dei suoi amici, ognuno con caratteristiche particolari ma non così diverse tra loro. Il core del gioco è avanzare per i vari schemi e eliminare i nemici per arrivare al boss di fine livello, cosa che onestamente non pare così innovativa.

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Eppure Cadillacs and Dinosaurs riesce ad emergere dalla massa grazie alla trasposizione dell’ambientazione nel proprio gameplay. La presenza dei dinosauri non è solamente coreografica, in certi livelli i rettiloni preistorici saranno parte centrale del combattimento; se non faremo attenzione rischieremo di svegliare il dinosauro di turno, pacificamente addormentato, che inizierà a sbranare e mutilare chi gli capita a tiro! Dopo una serie di colpi, il lucertolone capirà che tira una brutta aria e se ne andrà pacifico per la sua strada; questa presenza squamosa viene utilizzata spesso dal gioco, che non ha problemi a fare svegliare i dinosauri dai nostri nemici o addirittura a far arrivare avversari con seguito di animali preistorici pronti a divorarci!

Fortunatamente i nostri alter ego pixelosi potranno contare sulle proprie doti di combattenti (pungo, calcio volante), ma soprattutto avranno a disposizione le armi che troveremo sul terreno di scontro! Questo consente al giocatore di poter affrontare la sfida quasi ad armi pari, anche se spesso le sole armi non saranno sufficienti, e sarà necessaria una grande agilità sui comandi (ed una massiccia dose di fortuna!).

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Il bello di Cadillacs and Dinosaurs è tutto l’insieme, la dinamica di gioco nota e collaudata, mescolata all’ambientazione estremamente intrigante e curiosa; nel livello che ci mette al volante di una della auto di Jack si vede la quintessenza del titolo e della serie di comics da cui trae ispirazione, realizzato con una fattura decisamente alta anche per gli standard del periodo! Il gioco ebbe anche una discreta fortuna grazie all’uscita quasi contemporanea del cartone animato omonimo, diviso in 13 episodi, e che in Italia giunse nel 1994.

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Cadillacs and Dinosaurs rimane un titolo che ancora oggi può offrire divertimento e appassionare anche il retrogamer più esigente, ma anche esser usato come ottimo biglietto da visita per incuriosire chi non ha dimestichezza col retrogaming!

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• RILASCIATO: Febbraio 1993
• GENERE: Picchiaduro (scorrimento)
• SVILUPPATORE: Capcom
• PUBLISHER: Capcom
• PIATTAFORMA: Arcade 

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