DAREDEVIL STAGIONE 2

24 Mar 2016

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DAREDEVIL:  CHE COSA SARESTE DISPOSTI A FARE PER SALVARE LA VOSTRA CITTÀ? MATT MURDOCK DAREBBE TUTTO!

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Lo abbiamo atteso, ne abbiamo tessuto le lodi per la prima stagione, e giusto ieri ci siamo lanciati in una lettura delle sue migliori storie. Oggi finalmente possiamo parlare della seconda stagione del serial Netflix Daredevil, dopo avervi lasciato qualche giorno per evitare di rovinarvi la visione; un piccolo disclaimer, nel testo a venire si farà riferimento a eventi specifici delle puntate di questa stagione, quindi, se volete evitare sorprese rovinate e non siete in pari, tornate dopo aver finito!

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TORNA L’EROE CIECO DI HELL’S KITCHEN, E QUESTA VOLTA LA SUA VITA PRIVATA VIENE SCONVOLTA IN MANIERA TOTALE!

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Al termine della prima stagione sembrava che il mondo di Matt Murdock fosse in procinto di essere più semplice; il Kingpin era in prigione, aveva salvato Hell’s Kitchen e il suo studio sembrava poter avviarsi verso un fulgida carriera. Ma si sa, se sei un supereroe non puoi vivere serenamente, se poi sei Daredevil la sofferenza è la tua migliore amica.

In questa seconda stagione, Matt deve affrontare un nemico che in realtà non è un avversario quanto la parte oscura di se, un giustiziere deciso a fare di tutto per fermare il crimine; il Cornetto dovrà prima cercare di fermarlo come giustiziere, poi difenderlo come avvocato. Il tutto cercando di mantenere in equilibrio anche la propria vita personale, con un avvicinamento a Karen che sembra promettere bene, almeno fino alla comparsa di una sua ex fidanzata; l’arrivo di Elektra riaprirà non solo vecchie ferite, ma riporterà Matt all’interno di quella Guerra che abbiamo conosciuto con l’arrivo di Sitck nella scorsa stagione.

Senza entrare nello specifico degli eventi e limitare al massimo gli spoiler, questa è la trama della nuova stagione di Daredevil. Il punto di forza di questi tredici episodi è la relazione che si cerca di creare fra i vari personaggi, tentando di orchestrare una serie di eventi che porti Matt al limite.

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Il primo antagonista che vediamo è Frank Castle, nome che per gli appassionati della Marvel è già un programma; Castle è diventato giustiziere in seguito allo sterminio della famiglia durante un regolarmente di conti fra bande, in cui lui stesso è stato ridotto quasi in fin di vita. Una volta ristabilito, ha deciso di mettere a buon uso il suo addestramento militare, ripulendo la città dai criminali in maniera definitiva. La sua brutale violenza lo mette nel mirino di Daredevil che vuole impedirgli di uccidere, mentre la stampa inizia a vederlo come un vendicatore senza scrupoli, affibbiandogli il nome di Punitore (Punisher).

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Il lavoro fatto su Castle è davvero notevole. La caratterizzazione del personaggio è abbastanza vicina all’originale cartaceo, si cerca di sondare all’interno della psiche di Castle per mostrare un suo lato umano, una traccia di umanità; durante il processo la sua intenzione di non dichiararsi pazzo sembra un gesto di nobiltà nei confronti dei reduci traumatizzati, ma in realtà Castle non esiste più, esiste solo il Punitore, come si vede bene nei fotogrammi finali della rissa in carcere. Castle oramai è un macchina per uccidere, ha un suo codice morale estremamente complesso e colpisce solo chi a suo avviso lo merita, ma non un metro di giudizio, ha una sola condanna: morte. È questo il nodo del contrasto con Matt, che, nonostante sia deciso a fermare il crimine, crede ancora nella giustizia, nella pena commisurata alla colpa; Daredevil e il Punisher sono due facce di una stessa medaglia, hanno una missione comune ma non condividono i mezzi. Il loro contrasto si focalizza nella scena del tetto, in cui un Daredevil incatenato e con una pistola legata alla mano deve scegliere: o sparare a un criminale o a Castle per impedirgli di fare giustizia. È un momento intenso, crudo e ispirato, ripropone una situazione presa da Una banda di idioti (storia di Garth Ennis durante la sua gestione del Punitore) e cerca di riproporne lo spirito, riuscendo a dare ai due personaggi una dimensione maggiormente tragica. Matt deve assistere a questa scena impotente, accumula una rabbia tale nel non avere saputo giudicare correttamente un criminale; è solo il primo punto di rottura a cui viene portato l’eroe, che come reazione si lascia andare alla sua punta di massima violenza in una scena d’azione intensa, in cui affronta un’intera banda di bikers in una lunga e adrenalinica scazzottata. Il fulcro di questa battaglia non è tanto l’azione quanto lo stata d’animo di Matt, l’inizio dei suoi dubbi sui suoi metodi, sulle sue intenzioni e la loro attuabilità. E se avesse ragione Castle, se servisse un intervento più deciso e radicale?

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A dare il colpo di grazie alle convinzioni di Matt interviene l’arrivo di Elektra Nachios, sua ex fidanzata ai tempi del college, ed assassina psicopatica. Con Elektra ci scostiamo parecchio dal personaggio dei comics, visto che in Daredevil appare come una killer spietata e priva di guida morale, plagiata fin dalla tenera età da Stick per essere uno strumento nella sua guerra. L’entrata in scena di Elektra cambia radicalmente la vita di Matt, la sconvolge in ogni suo aspetto; il processo di Castle potrebbe essere la svolta per lo studio Murdock & Nelson, ma il continuo dileguarsi di Matt per aiutare Elektra e Stick compromette non solo la difesa di Castle ma anche il rapporto con Foggy.

Nemmeno la relazione appena nata tra Matt e Karen è immune all’influenza negativa di Elektra; l’assassina è decisa a riprendersi Matt, e fa di tutto per avvicinarlo a se, convincendolo di essere più simile a lei di quanto voglia ammettere. Dopo i discorsi di Castle, le parole prima di Elektra e poi di Stick sembrano convincere Matt, che diventa oltremodo violento, si accanisce con un eccessiva forza contro i nemici e riesce a fermarsi solo al limite.

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La seconda stagione di Daredevil mette in campo alcune delle tematiche più importanti della vita del Cornetto, utilizzando i personaggi più vicini all’eroe cieco. La presenza del soprannaturale col ritorno di Nobu e la misteriosa setta della Mano è il contorno alla story-line di Elektra, un tema interessante e affrontato bene; finalmente viene approfondita questa fantomatica guerra che abbiamo sentito nominare fugacemente la scorsa stagione. La sensazione è che questa storia non sia chiusa, il che mi fa sperare che rivedremo anche in futuro Stick, personaggio curioso ed interessante, ottimamente interpretato da Scott Glenn. Bisogna riconoscere che ancor più della prima stagione in Daredevil si respira la visione di Frank Miller del personaggio. Bisogna però ammettere che pur rimanendo un ottimo serial questa seconda stagione è inferiore alla precedente, in alcuni momenti si perde il senso del ritmo; in alcune scene si eccede un po’ sfiorando il ridicolo (la scena del massacro degli irlandesi ha un alto tasso di violenza e stupidità!), ma in altre si mettono a nudo le anime dei personaggi, si indaga nella loro anima e si appassiona lo spettatore.

Bernthal sa adattare la propria recitazione ai diversi momenti in cui Castle è sotto i riflettori; le espressioni dure e da fuori di testa durante i combattimenti fanno da contrappunto agli sguardi quasi assenti e da ritardato durante il processo, come se non capisse cosa accade intorno a lui. Elektra è interpretata da Elodie Yung ed è la recitazione che mi ha convinto meno, frutto di una volontà di rendere psicopatica l’assassina forse troppo estrema, che dava l’impressione di un personaggio forzato e poco credibile. Complice di questo scarso appeal anche l’essersi discostati troppo dal personaggio, tanto che quando finalmente Elektra usa i sai nei combattimenti finali si è finalmente percepito lo spirito del personaggio creato da Miller.

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Il resto del cast conferma la sua buona prestazione della serie precedente, con una menzione d’onore per il crescente impegno e profondità che Deborha Ann Woll dona alla sua Karen Page,personaggio quanto mai focale nella vita di Daredevil. Unica pecca la confusione creata intorno al personaggio di Rosario Dawson, l’infermiera Claire Temple, che nel serial diventa un mix di vari personaggi e assume il ruolo che nell’universo Marvel ha l’Infermiera di notte, dimenticando che Claire Temple è in realtà maggiormente legata al personaggio di Luke Cage, il che fa sperare in un suo maggior utilizzo nella futura serie sul personaggio di colore.

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  • GENERE: Action/ Comic
  • CREATORE: Drew Goddard
  • NETWORK: Netflix

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