HELLNOIR

18 Nov 2015

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HELLNOIR: LA NUOVA SCOMMESSA BONELLI SI PRESENTA IN GRANDE STILE!

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hellnoir sergio bonelli editorePer chi come noi si occupa di fumetti, la Bonelli in questi ultimi tempi è diventata una vera miniera di nuove uscite e nuovi, entusiasmanti personaggi. Questa invasione di testate e avventure ci costringe spesso a diluire i nostri articoli, e capita che una recensione venga presentata con qualche giorno di ritardo; questo piccolo preambolo è una sorta di mea culpa per non avervi presentato prima la nuova creatura di Pasquale Ruju e Giovanni Freghieri: Hellnoir.

Siamo di fronte ad una nuova miniserie, ormai una tradizione di casa Bonelli; in questo caso abbiamo una storia divisa in quattro capitoli, presentato nel classico fomato bonelliano di 98 pagine.

Il primo volume è uscito il 20 di ottobre (lo so, siamo in mostruoso ritardo!) col titolo Una città per cui morire; se è vero che “nomen omen”, questo titolo rappresenta appieno l’atmosfera che troviamo all’interno dell’albo!

Nelle prime tavole veniamo portati nella città di Hellnoir, una metropoli fatiscente e squassata da un terribile temporale, nelle cui strade si aggira Melvin Soul, investigatore privato; sia lo stile narrativo simile ad un romanzo di Chandler che il ritratto impietoso della città hanno un sapore da storia hard boiled, quell’atmosfera retrò che si accompagna sempre bene a racconti gialli. Ma il nostro Melvin ha un piccolo difetto, che lo rende ancora più interessante: è morto!

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UNA STORIA HARD BOILED CON UN PICCOLO ELEMENTO PARANORMALE, LA NUOVA MINISERIE BONELLI STUZZICA LA NOSTRA CURIOSITÀ !

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Avete letto bene, Melvin è deceduto, ma non è un problema perchè Hellnoir non è una città qualsiasi, ma il capolinea per le anime trapassate per morte violenta; anche il nostro investigatore privato ha avuto questa sfortuna, rischio del mestiere quando sei un poliziotto. La circostanza della morte del protagonista è il fulcro della vicenda: ucciso di fronte alla figlioletta, Cassie; e come da tradizione, il mestiere del padre è diventato quella della figlia, che ormai cresciuta è un detective della polizia di Chicago. La tragica morte del padre ha però legato i due Soul, che riescono a comunicare fra loro, in una loro personale versione di una seduta spiritica; questa capacità torna utile proprio a Cassie, che è impegnata in uno spinoso caso di omicidio, una di quelle grane che possono far decollare una carriera o affossarla per sempre. E in una situazione del genere, chi meglio di un genitore, per giunta ottimo investigatore, può essere più adatto ad aiutarci?

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L’idea alla base del fumetto è intrigante, fresca, ha la capacità di offrire al lettore componenti prese da vari generi letterari senza però venire catalogato in una categoria fissa; se si può definire Hellnoir una detective story, dobbiamo anche riconoscere una componente “magica”, dato lo sviluppo della trama anche su piani paralleli di esistenza.

Tutto nel volume viene presentato come una sorta di parallelismo tra vita e morte; se il tratto di Freghieri è luminoso nelle parti che raccontano le vicende di Cassie, quando entra in scena Melvin il gioco di chiaroscuro diventa massiccio, quasi a voler rappresentare un mondo in perenne ombra. L’oscurità di Hellnoir non è solo una componente urbana, è lo specchio anche di chi vive nella città dei morti, una popolazione disperata, una caricatura di una città in cui tutti cercano di ricostruire un mondo simile a quello dei vivi, ma che si dimostra una scadente copia. Alcuni individui cercano di mantenere un minimo di umanità e si aggrappano disperati a principi di onestà e rettitudine, mala maggior parte dei residenti si lascia andare al peggio del campionario umano. Perfino le presunte guardie di questo purgatorio urbano, i Daem, non sono immuni alla corruzione che alberga nell’animo umano; secondo le parole di Melvin, i Daem dovrebbero essere i guardiani di Hellnoir, occupandone i punti di comando come burocrati o pattugliando le strade per mantenere una parvenza di ordine come poliziotti. Eppure coloro che sarebbero deputati a governare in modo retto sono diventati il simbolo della decadenza di Hellnoir, contagiati dall’umana cupidigia e dall’avidità più sfrenata.

Tutta questa struttura narrativa è merito di un ispirato Pasquale Ruju, un autore che ha sempre dimostrato di saper offrire al lettore storie appassionanti e coinvolgenti; anche in Hellnoir si nota il tocco del maestro, il ritmo ben studiato con cui raccontare una storia, i dettagli messi apparentemente senza sforzo, ma che denotano la cura che si nasconde dietro un lavoro simile.

[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Anche i Daem ormai sono corrotti come gli umani che dovrebbero guidare” font_container=”tag:p|font_size:14|text_align:center|color:%23dd3333″ google_fonts=”font_family:Roboto%20Slab%3A100%2C300%2Cregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_single_image image=”10880″ img_size=”full” alignment=”center” onclick=”link_image”][vc_column_text]

Un simile impianto narrativo deve però esser supportato da un disegno ricco e profondo, in grado anche di caratterizzare due mondi diversi e al contempo simili; questo compito è caduto sulle spalle di Giovanni Freghieri, che ha saputo dare a Hellnoir un comparto visivo di prim’ordine. Il suo tratto è sempre impeccabile, inteso e duro, ma il meglio viene dato nelle tavole con protagonista Melvin, in cui il gioco di ombre è alla base di tutto. A molti potrebbe ricordare il lavoro di Frank Miller con Sin City o rivedere in alcune tavole l’ambientazione di The Spirit del grande Will Eisner, ma la creatura di Ruju e Freghieri è nuova, non deve niente a nessuno, basti pensare che lo stesso Freghieri già disegnava in questo modo anni prima che Miller creasse la sua Sin City.

Hellnoir è sicuramente una nuova proposta molto interessante, l’ennesima produzione Bonelli, ormai trasformata in una vera fucina di idee; anche la scelta di presentare queste miniserie è vincente, permette al lettore di variare tra diverse storie, pur continuando anche a leggere gli eroi più “classici” della casa editrice milanese.

Il mio consiglio è di recuperare il primo numero di Hellnoir e di non perdervi il secondo episodio, Cherchez la femme, in edicola dal 26 novembre!

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  • USCITA: 26.10.2015
  • SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Pasquale Ruju
  • DISEGNI: Giovanni Freghieri
  • COPERTINA: Davide Furnò
  • GENERE: Giallo
  • CASA EDITRICE: Sergio Bonelli Editore

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