NIOH – Recensione

DEMONI, SANGUE ED EROI NELL'ERA SENGOKU

Non so in quanti possano ricordarselo, ma avete presente la serie Tv Shōgun, tratta dal romanzo omonimo di Clavell, che a sua volta si ispirava alla vita dell’avventuriero inglese William Adams? Bene, prendetelo, aggiungete una massiccia dose di esoterismo, mostri e cospirazioni demoniache, riversate il tutto in un action con forti richiami al genere Souls-Like e, signori miei, otterrete Nioh, l’ultima fatica del Team Ninja!

Nioh, infatti, ci trasporta in un Giappone dell’Era Sengoku estremamente ben realizzato e caratterizzato. Oltre alle ambientazioni, evocative e dettagliate, anche i nostri avversari soprannaturali, Yokai e Oni, saranno perfettamente in linea con la tradizione folklorica giapponese. Inoltre, durante la nostra avventura, incontreremo anche personaggi storici reali di un certo spessore, quali Oda Nobunaga e Tokugawa Ieasu. Quasi come un episodio di Assassin’s Creed. Ma coi mostri come Onimusha. Fico.

Ma non fatevi ingannare dalle bellissime e dettagliate cut scenes che introducono o accompagnano i personaggi. L’anima di Nioh è squisitamente action, e di qualità sopraffina! Ma di questo parleremo dettagliatamente più avanti. Dal punto di vista tecnico, il Team Ninja ha fatto davvero un lavoro eccellente. Come per un gioco da PC, potremo andare a selezionare tre diverse impostazioni grafiche: “Azione”, “Film” e un compromesso tra le due. In modalità “Azione”, il gioco gira liscio liscio a 60FPS sacrificando qualche piccolo dettaglio grafico, mentre la versione “Film” blocca le animazioni a 30FPS, consentendo quindi un maggior livello di dettaglio. Naturalmente, il tutto supporta anche il 4K, facendo così felici i possessori di PS4 Pro.


NIOH SI DIMOSTRA MOLTO PIÚ DI UN SEMPLICE DARK SOULS COI SAMURAI.


Veniamo ora al gameplay vero e proprio. Nelle anteprime, e anche nelle due versioni di prova rilasciate, Nioh veniva spesso considerato “Dark Souls coi Samurai”. Indubbiamente ci sono forti ispirazioni al genere inaugurato dai titoli From Software, ma giocando a fondo Nioh possiamo renderci conto che le cose non stanno proprio così. Innanzitutto, e la cosa li per li mi ha un po’ spiazzato, Nioh non è un gioco open world. Il gioco è diviso in veri e propri livelli, come i vecchi action puri e semplici quali God of War o, più attinente di sicuro, Ninja Gaiden. Intendiamoci, ogni livello è completamente esplorabile e non ci troveremo mai un “canalone guidato”. Fate conto di poter giocare i livelli di un Souls qualsiasi senza che questi sia collegato fisicamente con gli altri. Questo comporta una maggiore varietà di ambientazioni e situazioni (alcuni livelli distano centinaia di km dagli altri) e un approccio al gioco più, passatemi il termine, svelto. A Nioh si può decidere di fare solo una missione, perché magari si ha poco tempo. Finita quella, si può tranquillamente staccare, senza preoccuparsi di raggiungere un falò (magari che non avete neppure idea di dove si trovi) per salvare lontano millemila kilometri!

Ma la cosa che mi ha fatto amare di più Nioh, è il sistema di combattimento, che con i Souls condivide solamente l’utilizzo di una dose di resistenza ad ogni mossa. In Nioh l’approccio agli scontri è molto più complesso del solito parata/affondo/schivata. Ogni arma che possiamo utilizzare, e sono veramente tante e ben realizzate, può essere impugnata in tre modi diversi. La cosa è più che una finezza estetica, comunque con modelli curatissimi di come si impugnano realmente quei tipi di arma. Cambiando impugnatura, cambia moveset e danno di ogni arma, potendo così adattarsi a ogni fase dello scontro. E il bello è che il cambio di impugnatura può avvenire comodamente nel bel mezzo dell’azione! Cosa che, unita alla possibilità di passare velocemente anche alle armi da tiro durante gli scontri, da origine a delle sequenze devastanti di colpi. Già, ma la resistenza? Che se la finisco rimango li, sfiancato e il balia di ogni malintenzionato? Normalmente la nostra barra non ci consente lunghi combinazioni di attacchi prima di rimanere senza fiato ma, e qui sta il bello, possiamo contare sul “ritmo Ki” ovvero, con la tempestiva pressione di un tasto durante l’attacco, possiamo recuperare in toto la resistenza utilizzata. Basta un po’ di pratica e potremo dare il via a delle combo devastanti e pressoché infinite!

In Nioh avremo anche a disposizione gli Spiriti Guardiani, ovvero delle entità in forma animale che ci aiuteranno non poco nei furibondi scontri che dovremo affrontare. Anche il giusto equipaggiamento è fondamentale, e la ricerca dei migliori pezzi di armatura e armamenti si rivelerà una parte importantissima nella build del nostro personaggio, così come la ricerca dei Kodama, piccoli folletti che ci regaleranno delle utili perk, quali maggior percentuale di trovare attrezzatura di pregio etc.

Il comparto multiplayer invece è, per il momento, un’incognita. Punta molto sulla collaborazione tra i giocatori, permettendo anche l’affiliazione a veri e propri “clan”. Ma al momento è tutto piuttosto scarno dato che alcune funzioni devono ancora essere implementate.

La cosa che Nioh ha davvero in comune con i Souls, è l’elevata difficoltà, perlomeno iniziale. Gli scontri, anche i più infimi, non vanno presi alla leggera, perché una fine ingloriosa è sempre dietro l’angolo. No, secondo me Nioh non è un Soul like puro. E’ qualcosa di nuovo, più complesso, con alcune meccaniche differenti, altre simili e con una vera e propria storia, raccontata passo passo dalle avventure dei personaggi. E, al momento, uno dei migliori giochi action usciti per PS4!

Alla prossima, #StayTuned!

CONCLUSIONI: Nioh vale ogni singolo centesimo. Vuoi per la cura dei dettagli, sia di elementi reali che fantastici, vuoi per il combat system, preciso e completo o vuoi per la storia appassionante e ben realizzata, questo gioco merita alla grande!

VOTO FINALE: 7

SCHEDA GIOCO

  • DATA RILASCIO: 07/02/2017
  • GENERE: Action RPG
  • SVILUPPATORE: Ninja Studio
  • PUBLISHER: Sony - Koei Tecmo
  • PIATTAFORME: Playstation 4
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