DAREDEVIL L’UOMO SENZA PAURA

22 Mar 2016

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DAREDEVIL: L’UOMO SENZA PAURA

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Per anni in Italia Daredevil è stato chiamato Devil, in un’ottica quasi tradizionale in cui i nomi degli eroi americani all’inizio venivano adattati in italiano in maniera orrenda (Superman è stato Nembo Kid e Batman fu prima Ciclone e poi Ala d’Acciaio). Se in alcuni casi il cambio di nome non era così letale per la figura del protagonista, con Matt Murdock togliere quel “dare” dal suo nome aveva lo stesso peso di una mutilazione; il nome con cui il Cornetto di Hell’s Kitchen era conosciuto era proprio L’uomo senza paura, e quel “dare” era l’eco del nomignolo affibbiato a Murdock. Nonostante in Italia Daredevil venisse rappresentato con il suo costume con le due D, il nome venne comunque troncato; fortunatamente venne in seguito riproposto per intero, in modo da identificare alla perfezione il personaggio creato da Stan Lee, Bill Everett e Wally Wood.

Oggi però vogliamo farvi fare un viaggio nelle migliori storie di Daredevil, una sbirciatina alla sua vita che speriamo vi aiuti anche nella visione della nuova stagione del serial di Netflix, di cui abbiamo apprezzato moltissimo la prima stagione.

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DEVIL: GIALLO

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Quando la Marvel decise di dare il via ad una nuova miniserie che associasse un colore ad un personaggio, scelse Daredevil e il giallo, il colore del suo primo costume. Per battezzare questa collana vennero scelti Jeph Loebb e Tim Sale, la loro storia è intensa e ci riporta alle origini del Diavolo Custode. In seguito alla morte di Karen, Matt sembra non riuscire a rialzarsi dalla depressione e dal senso di impotenza, e vaga per il suo vecchio quartiere, finchè non accetta il consiglio di Foggy ed immagina di scrivere una lettera alla sua amata, un ultimo discorso; è il modo più suggestivo per riportarci all’inizio della vita di Daredevil, con lo studio Murdock e Nelson appena aperto e una giovane segretaria, Karen Page, che metterà in bilico l’amicizia tra i due avvocati. Ma ci sono anche i tentavi di Matt come vigilante, le sue prime battaglie. Dal punto di vista narrativo è una meravigliosa miniserie perchè presenta i primi passi di un eroe, quando ancora c’era Devil, e la paura non era ancora stata sconfitta; ma soprattutto Devil: Giallo è un indagine nel sentimento di Matt per Karen, il dolore per la perdita apre ai ricordi, alla figura del padre (Battling Jack Murdock), a quegli elementi che hanno portato alla nascita di Daredevil. Nella miniserie compaiono anche delle guest star non da poco: i Fantastici Quattro (i primi clienti dello studio Nelson e Murdock), il Gufo, Electro e Killgrave (che abbiamo conosciuto anche nella prima stagione di Jessica Jones)

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LA GESTIONE MILLER

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Negli anni ’80 venne affidato a Frank Miller la responsabilità di riportare in auge Daredevil. Miller non è certo che uno va per il sottile e il suo impegno lo porta a creare il Daredevil che conosciamo oggi, con i suoi profondi tormenti interiori e le sue angosce, soprattutto le cicatrici nell’anima che lo condizionano. É proprio Miller ad introdurre uno dei personaggi chiave di Daredevil: Elektra.

Elektra Nachios è una fiamma di Matt ai tempi del college, il suo primo vero amore, figlia di un diplomatico e che si allontana da lui alla fine del college; i due si rincontrano quando la donna torna a New York nelle vesti (poche) di una ninja assassina al soldo del Kingpin. Il vero tocco di genio è di rendere l’amata di Matt una figura avversa al suo alter ego, creando uno squilibrio tra le sue vite che è pura genialità.

Per raccontare la conoscenza tra Matt ed Elektra, Miller crea L’uomo senza paura (disegnata da Romita Jr e Al Williamson), un ciclo narrativo in cui vediamo le prime avventure di Matt Murdock nel ruolo di vigilante, dove la sua vita notturna si alterna a quella diurna di studente di legge; conosciamo l’origine della profonda amicizia con Foggy Nelson, la nascita dell’amore per Elektra. Questa miniserie è l’ispirazione per la serie Daredevil di Netflix, tanto nelle tematiche quanto nel costume nero con cui all’inizio Matt si confronta con la sua seconda natura.

Ma Miller, si sa, porta i propri personaggi al limite; sul finire della sua gestione di Daredevil, Miller consegna Elektra alle mani di Bullseye, l’assassino infallibile, che ferisce a morte la donna, seguendola fino a che non raggiunge Matt per morire ai suoi piedi. È il punto di rottura per Matt, che accecato dal dolore si accanisce su Bullseye riducendolo alla paralisi; ma Miller si spinge oltre, ed in Roulette fa si che Matt, al capezzale di Bullseye, inizi una roulette russa in cui i suoi pensieri più oscuri emergono, in cui l’eroe è pronto a spezzarsi, fino al momento della catarsi finale.

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DEVIL: DIAVOLO CUSTODE

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Forse la storia più intima su Matt, le sue radici e la sua profonda fede, un tema piuttosto spinoso e poco affrontato nei comics. Una donna misteriosa mette in braccio a Matt un bambino che sembra essere la reincarnazione di Cristo, ma che può anche votarsi al male e diventare l’opposto; come se non bastasse, Foggy viene ingiustamente accusato di omicidio, e Karen torna nella vita di Matt per comunicargli della sua morte incombente a causa dell’HIV. Quesada e Kevin Smith spingono Daredevil al limite, lo tormentano e lo mettono di fronte alle proprie paure e al senso di impotenza, portano Matt a confrontarsi con realtà in grado di schiacciarlo, orchestrate da una mente che non è il suo solito nemico, sorprendendo il lettore e accompagnandolo nel calvario di Matt, verso la sua redenzione finale; è una miniserie fatta di dolore, tensione e paura, ma anche di coraggio, fede e tenacia, che segna profondamente Daredevil e Matt, ma che dona loro nuova forza e coraggio!

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UNA BANDA DI IDIOTI

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Non è una storia su Daredevil, ma del Punitore durante la gestione di Garth Ennis. Figura tra la nostra lista di storie fondamentali per via del rapporto tra Matt Murdock e Frank Castle, entrambi figli di Hell’s Kitchen ma intenzionati a ripulirla, anche se in maniera diversa; in questa sua parte di comprimario Matt cercherà di impedire al Punitore di commettere i suoi omicidi contro la famiglia Gnucci, ma finirà per essere catturato da Castle, che lo costringerà a scegliere se sparare a lui per fermalo o se lasciarlo compiere il proprio compito. È il momento in cui Daredevil deve scegliere fin dove può spingersi per adempiere al proprio compito, se uccidere per fermare un folle può essere giusto; il dialogo tra Matt e Frank è duro, impietoso, colpisce nel profondo Matt che si trova di fronte ad una scelta epocale!

Queste sono solo alcune delle storie con protagonista Daredevil che meritano una certa considerazione (si potrebbe anche cercare nella gestione Bendis delle storie interessanti), tuttavia per me sono quelle che riescono maggiormente a indagare nell’animo di Matt e Daredevil, a mostrane la forza e la debolezza, le origini e i momenti di svolta (specialmente psicologica) di uno dei personaggi più interessanti ed umani dell’intera produzione Marvel!

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