Spider-man: Il Bambino Dentro – Recensione

21 Giu 2017

L’Uomo Ragno, a differenza di Batman, non vanta una vasta libreria di storie autoconclusive o comunque fuori continuity, ma dal canto suo ha diversi archi narrativi spettacolari e riconosciuti come pietre miliari del fumetto. Uno di queste è sicuramente la Caccia di Kraven, una storia molto cupa in cui Kraven il cacciatore ha preso il posto di Peter Parker sotto la maschera di Spider-man. Questo story-arc è scritto da John Marc DeMatteis che ha sceneggiato anche la storia che è oggetto di questa recensione ovvero Spider-man: Bambino Dentro.

Difficilmente i lettori che si stanno approcciando ultimamente al mondo del fumetto americano, per via dei vari cinecomics, conoscono questa storia, ma sopratutto il team creativo che l’ha prodotta. J.M. DeMatteis è uno scrittore che ha avuto esperienze in tutte le case editrici principali del fumetto americano, ma è col personaggio di Spider-man che è stato celebrato come uno sceneggiatore eccellente e in grado di scrivere Peter Parker, l’Uomo Ragno e tutti i personaggi di contorno, come nessuno aveva mai fatto. Ai disegni di Bambino Dentro vi è Sal Buscema, storico disegnatore di Spider-man e, a detta di molti, il migliore ad aver mai ritratto la figura dell’Uomo Ragno.

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Molti lettori sono spaventati all’idea di approcciarsi ad una storia di più di 20 anni fa, chi per la continuity che c’è dietro, chi perché magari ha paura di rimanere annoiato da un fumetto che ha ormai diversi anni sulle spalle, ma in realtà non c’e nulla da temere. Spider-man: Bambino Dentro è una storia con una narrazione ancora attuale e che comunque può ampliamente soddisfare il palato dei giovani lettori, per quanto concerne la paura di non cogliere sfumature di trama per via della continuity, beh all’inizio del volume edito da Panini Comics vi è un ottimo editoriale che vi spiega il setting della storia. Ma bando ai convenevoli, andiamo al sodo.


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Spider-man: Bambino Dentro ha 3 protagonisti: l’Uomo Ragno, Harry Osborn e Vermin a.k.a. Edward Whelan, tutti e tre i personaggi sono legati da due elementi che poi si collegano in maniera ineluttabile: il tormento causato dai fantasmi del passato e la famiglia, partiamo con ordine col primo elemento.

Sappiamo che Peter Parker ha sempre dovuto convivere col senso di colpa delle morti causate dai suoi villain come ad esempio quella di Zio Ben e di Gwen Stacy, quindi nel momento in cui viene a sapere che Vermin, una creatura animalesca e brutale, è scappata dall’ospedale psichiatrico in cui era rinchiuso, comincia ad entrare in una fase di stress intenso, dove l’unica cosa cui riesce a pensare è di fermare Vermin prima che possa nuocere a qualcuno, è una sua responsabilità e se qualcosa di brutto accade è colpa sua, come si ripeterà più volta nel corso della storia.

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Harry Osborn invece è perseguitato, principalmente, dal fantasma di suo padre, morto tempo addietro a causa del suo aliante (ve lo ricordate il finale del primo Spider-man di Sam Raimi? Pressoché uguale). Norman rinfaccia a suo figlio di essere un debole, di reagire contro l’Uomo Ragno, colui che ha “ucciso” suo padre. In questo periodo Harry si è fatto una famiglia con Liz Allen, da cui ha anche avuto un figlio, chiamato Norman in onore del padre. Il giovane Osborn rinnega la malvagità che suo padre ha causato mentre era in vita, rinnega di essere stato da lui maltrattato durante la sua infanzia e questa situazione porta Harry alla pazzia, ad avere scatti di ira contro suo figlio o contro sua moglie. Ma la goccia che farà traboccare il vaso sarà quando gli apparirà anche lo “spettro” di Spider-man che gli ricorderà quanto malvagio fosse il vecchio Norman Osborn, e Harry continuando a rinnegare e a credere fermamente nel suo retaggio, deciderà di vestire i panni del Goblin, cadendo nella completa follia.

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Vermin invece è una creatura, diventata tale a causa di un esperimento a cui il Barone Zemo lo ha sottoposto. La personalità animalesca si va a sovrapporre a quella di Edward Whelan, che però emerge momentaneamente sotto forma di bambino. Vermin infatti, dopo essere scappato, inizia a dialogare con questo bambino ovvero con se stesso, per capire chi è veramente, a partire dalla ricerca della sua famiglia.

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Con ciò ci colleghiamo quindi al secondo elemento cardine di questa storia, la famiglia. Spider-man è completamente immerso in uno stato di stress e caos, alla minima azione egli agisce con una reazione violenta (sia nelle parole che nei gesti), e infatti basta poco per portarlo completamente in tilt: vedere le tombe dei suoi genitori. Questa storia è strettamente collegata a Spider-man: la Caccia di Kraven, parte dello stress di Peter è dato dall’esperienza che ha vissuto in quella storia e vedere le lapidi dei genitori gli fa credere che anche la loro morte sia colpa sua. Harry Osborn continua a voler “redimere” nella sua testa la figura di suo padre, ma diventare il Goblin non fa che peggiorare le cose. Vermin, trovata la sua famiglia, non si darà pace. Dimostra di non voler compiere atti violenti e brutali per il semplice gusto di farli, ma perché ha paura e nessuno lo protegge, gli manca una figura materna alle spalle che inizialmente identificherà nella Dottoressa Kafka, ma nel momento in cui si ritroverà faccia a faccia con i suoi genitori, qualcosa di cattivo scatterà nella sua psiche. Questi tre fili narrativi convergeranno… ma culmineranno tutti con una redenzione?

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Con questi discorsi abbiamo solo scalfito la trama di Spider-Man: Bambino Dentro, che si evolverà in maniera sorprendente e sopratutto lasciando al lettore un idea chiara dei personaggi, che sembrano essere reali. Questa storia è stata da poco ripubblicata in volume da Panini Comics, per la collana Spider-man Collection, che contiene non solo le 6 parti dello story-arc che da’ il titolo a questa raccolta, ma anche il prologo e capitolo aggiuntivi che chiudono il cerchio della narrazione.

CONCLUSIONI: Spider-Man: Bambino Dentro è una storia che mostra tre personaggi al limite, rendendoli veri, reali agli occhi del lettore per via delle loro sofferenze legate a tormenti del passato e alla famiglia, un volume che sicuramente non può mancare nella libreria di un fan di Spider-man, ma anche di un lettore di fumetto in generale.

VOTO FINALE:

SCHEDA FUMETTO

  • DATA RILASCIO: 08.06.2017
  • SOGGETTO: Jean Marc DeMatteis
  • SCENEGGIATURA: Jean Marc DeMatteis
  • DISEGNI: Sal Buscema
  • COLORI: Bob Sharen
  • CASA EDITRICE: Marvel/ Panini Comics
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