UNIVERSI IN ESPANSIONE PARTE 1: STAR WARS

Manuel Enrico 11 Gen 2016

Per prima cosa, tranquilli,non fatevi ingannare dal titolo, non si tratta di un articolo di astrofisica (l’aula del professor Hawking è a sinistra in fondo al corridoio, comunque), ma parleremo comunque di universi in espansione, o, per esser più precisi, di universi espansi.

Non so a quanti di voi sia capitato di vedere un film, o leggere un libro e trovarlo appassionante, venirne così rapiti per la trama stupenda o per i personaggi ben delineati, considerarlo un capolavoro al punto che ne avreste voluto ancora; quante volete avreste voluto un nuovo volume in cui si narrava il passato di quel particolare personaggio, oppure una nuovo film in cui si scopriva cosa sarebbe successo in futuro ai protagonisti? A me è successo spesso, e pare che sia capitato a diverse persone, visto che da questa particolare curiosità dei fan sono nati i cosiddetti universi espansi.

Questa altisonante definizione serve a indicare tutto ciò che nasce come corollario ad un’idea, presentata in una determinata forma (film, telefilm, videogioco, libro o anche fumetto) che abbia riscosso un tale successo da spingere i creatori a continuare ad approfondirne la storia ricorrendo anche ad altri formati. Considerate un film, o anche un telefilm, che crei una base di fan bella nutrita: sarebbe da pazzi non accontentare questi appassionati con altre storie, anche solo per un fatto puramente economico.

Proprio questo aspetto, però, spesso rappresenta un ostacolo; partendo ad esempio da un film ben riuscito, potrebbe servire un sostanzioso impegno economico per riproporre la medesima ambientazione con storie nuove ed accattivanti, rischiando di incappare in uno scivolone deludendo le crescenti aspettative dei fan. Per evitare questa minaccia, spesso si ricorre a uno spostamento su un media diverso, meno oneroso e di più rapida esecuzione, come un libro od un fumetto, avvalendosi di scrittori che sappiano raccontare storie apprezzate da molti e in grado di muoversi agevolmente su un territorio parzialmente già creato e con dei punti saldi che possano limitarne la creatività.

L’esempio classico di questa realtà si può ritrovare proprio nel più celebre degli universi espansi, quello di Star Wars.

Quando nei cinema di tutto il mondo uscì Il ritorno dello jedi, i fan erano al contempo eccitati per la nuova pellicola e rassegnati alla fine delle storie raccontate nella galassia creata da George Lucas. Le avventure di Luke e Han avevano fatto breccia nel cuore di moltissimi appassionati, per nulla pronti a rinunciare a nuove storie dei propri beniamini; iniziarono a fioccare lettere a redazioni di giornali, a sedi di importanti case editrici e allo stesso Lucas, tutte con un unico scopo: dateci ancora storie di Star Wars!

Un simile accanimento non poteva passare inosservato, se non per il rispetto ai fan almeno per il potenziale economico che lo animava. Fu così che nel 1991 venne interpellato uno scrittore di fantascienza, Timothy Zahn, e gli venne proposto un progetto ambizioso: iniziare un ciclo narrativo che raccontasse le avventure di Luke e soci dopo il finale della Trilogia Classica. Lo scrittore era inizialmente intimorito, scrivere un seguito di un successo planetario come quello di Star Wars rischiava di essere un’arma a doppio taglio; dopo una prima reticenza ad accettare, venne infine convinto. Da quella decisione di Zahn ebbe origine l’Universo Espanso per eccellenza.

Il primo passo fu la pubblicazione nel 1991 di Heir to the Empire (L’erede dell’Impero, arrivato in Italia nel 1993); in questo volume, Zahn ci porta avanti nel tempo, a cinque anni dopo la Battaglia di Endor. La Seconda Repubblica sta cercando di ricreare un ordine democratico nella Galassia, ma una sacca di irriducibili dell’Impero, comandati dal geniale Ammiraglio Thrawn, rischia di vanificare questo obiettivo. La narrazione profonda e dinamica di Zahn riesce a ricreare le atmosfere vissute guardando i film, se non addirittura renderle più vive; i personaggi storici interagiscono brillantemente con i nuovi arrivati, al punto che risulta difficile non immaginare tutti i personaggi come un tutt’uno organico già presente nelle pellicole. È proprio in questo volume che compaiono due personaggi fondamentali nell’Universo Espanso di Star Wars, l’Ammiraglio Thrawn e la misteriosa Mara Jade. L’erede dell’Impero fu un clamoroso successo, diventando rapidamente un best seller, fortunatamente seguito dagli altri due volumi che avrebbero composto la celebre Trilogia di Thrawn, nel 1992 uscì Dark Force Rising (Sfida alla Nuova Repubblica, in Italia nel 1994) e The last Comand nel 1993 (uscito in Italia nel 1995 col titolo L’ultima missione). Il successo dell’opera di Zahn portò la Lucas ad impegnarsi nel realizzare anche una versione a fumetti, con l’aiuto della Dark Horse, e che accrebbe enormemente il seguito dei fan di Star Wars per il nascente Universo Espanso.

Oltre ai fumetti iniziarono ad arrivare anche i videogames, i cd di musiche ispirate dai libri creati sulla base di Star Wars; il migliore esempio di questa triplice vita potrebbe essere L’ombra dell’Impero (The Shadow of the Empire, di Steve Perry, datato 1995). Questo progetto multi-piattaforma nacque per evitare che il rinnovato successo di Star Wars si arrestasse, pericolo che iniziava a manifestarsi; fu lo stesso Lucas, padre e padrone autoritario della sua creatura, a delineare personalmente alcuni dei dettagli della storia, come la presenza di un sindacato criminale e l’ambigua figura del suo capo, il Principe Xizor.

Steve Perry venne scelto vista il suo eccellente lavoro come sceneggiatore (era uno degli artefici di cartoni animati come Gargoyles e la serie animata di Batman), e non deluse le aspettative: la storia era bene inserita nel lore di Star Wars (si svolge tra episodio IV e V), con un personaggio che è difficile non apprezzare, Dash Rendar, una sorta di Han Solo ancora più canaglia. Non contenti di portare in libreria il loro progetto, Lucas e Perry lo replicano ancora sotto forma di videogioco, di fumetto e, per le prima volta, viene rilasciato anche un cd con apposite musiche da accompagnare alla lettura. Da quel momento l’Universo Espanso di Star Wars inizia a splendere, con numerose uscite di libri, giochi e serie animate, fino ad arrivare a una nuova trilogia prequel, cui seguirà quest’anno l’inizio di una terza trilogia. Qui inizia la nota dolente, perchè Lucas ha dato via libera affinché la trilogia che segue gli eventi del trittico di film originale possa muoversi verso direzioni inesplorate, rinnegando quasi trent’anni di vita editoriale (i tonfi che sentite sono i fan delusi che stanno collassando!)

Si conclude qui il nostro primo viaggio nella galassia degli universi espansi; settimana prossima vedremo come anche altri famosi marchi abbiano goduto di questa fortunata sorte!

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